Ipereosinofilia dopo terapia con fattori di crescita

Gentile dottore sono la mamma di una bimba di tre anni con diversi problemi dalla nascita mai fatta una diagnosi si parla di malattia rara e di bambina sindromica. Io la contatto per avere lucidazioni su un ipereosinofilia comparsa ormai da quasi 8 mesi e adesso sempre più importante. Denise ha fatto fattori di crescita per più di un anno per una neutropenia e ricorrenti sepsi in quanto portatrice di catetere venoso per alimentazione parenterale. Ora da qualche mese questo nuovo dato gli eosinofili arrivati a 5000 senza nessuna allergia anche se ige leggermente mosse . Ora vogliono farle un aspirato midollare. La mia domanda è può trattarsi di leucemia visto che ha fatto fattori di crescita? La pediatra che ci segue dice che bisogna escluderla ma dovrebbe avere altri esami sballati? Grazie aspetto una risposta scusi ma sono preoccupata
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Carissima Signora,
"si parla di malattia rara e di bambina sindromica"
A quale malattia rara o a quale sindrome hanno pensato gli ematologi che l'hanno - presumo - seguita?

"Denise ha fatto fattori di crescita per più di un anno per una neutropenia e ricorrenti sepsi in quanto portatrice di catetere venoso per alimentazione parenterale".

Dunque la piccola Denise presentava una SNG, cioè una neutropenia cronica grave?

"Ora da qualche mese questo nuovo dato gli eosinofili arrivati a 5000.......Ora vogliono farle un aspirato midollare".

Cara signora, non vi sono evidenze che l'uso di fattori stimolanti G-CSF like, anche per periodi prolungati, predisponga alla insorgenza di leucemie, nella fattispecie di tipo eosinofilico.
Tuttavia sono sicuro che gli ematologi sappiano delle così dette SIE Reattive a tutti quei fattori, da individuare, che determinano il rilascio di citochine eosinofilopoietiche sostanzialmente individuabili nella IL3; IL5; IL9 ed nel fattore stimolante le colonie granulocitarie che sua figlia ha effettuato per lungo periodo.
Tutti queste citokine sono capaci di esercitare una stimolazione sui precursori midollari mieloidi con conseguente aumento in circolo, in modo persistente e cospicuo, di eosinofili POLICLONALI.

In quanto al consigliato aspirato midollare, io opterei piuttosto per una biopsia osteomidollare da cresta iliaca in anestesia totale di brevissina durata, che è capace di fornire in mano a un ottimo istopatologo, molti più spunti ed elementi di indagine.

Sono pressocchè sicuro che sarà dimostrata la policlonalità della ipereosinofilia escludendo così ogni dubbio sulla presenza di una leucemia eosinofila cronica.

Il mio consiglio,finalmente, in questi casi complicati e vivendo Ella al Nord, è sempre di fare riferimento alla illustre U.O. di Ematologia del Policlinico S. Matteo di Pavia, sempre all'avanguardia nella diagnostica e nelle opzioni terapeutiche.
Se vorrà mi faccia pure sapere.....
Buonanotte e cordialità.