Mal di gola, tampone faringeo negativo e cura antibiotica
Buon giorno, per circa 10 giorni ho sofferto di un forte mal di gola, ora in via di risoluzione. a seguito di un consulto medico da tre giorni ho iniziato ad assumere l'antibiotico KLACID 500 per 2 volte al giorno. ora i risultati del tampone faringeo hanno evidenziato una flora batterica nella norma, pertanto si presume che la faringite sia stata causata da un virus. mi chiedo se è opportuno continuare ad assumere un antibiotico, o invece è opportuno sospenderlo. in quest'ultimo caso, la sospensione dopo 6 assunzioni (3 giorni) può essere comunque dannosa? grazie in anticipo per l'attenzione
[#1]
Gentile utente,
in alcuni (non molti casi) i risultati del tampone faringeo possono essere inesatti, ad esempio, può essere falso negativo (cioè risultare negativo, mentre l'infezione è batterica), soprattutto a causa della modalità di esecuzione.
L'antibiotico può essere dannoso nel caso della malattia non batterica perché favorisce la creazione delle resistenze dei batteri all'antibiotico; invece sospenderlo prima del tempo può essere dannoso per il rischio di non eradicare l'infezione.
Dunque, è importante la diagnosi, ma la diagnosi non deve basarsi solo sul tampone faringeo.
Se Lei ha solo ritirato l'esame e non si è confrontato ancora con il Suo medico, allora non si può ancora concludere niente.
Se il mal di gola è in risoluzione dopo i primi giorni della terapia antibiotica, allora non si può escludere che la terapia antibiotica ha avuto effetto, e che si trattava di una infezione batterica.
E comunque, prima di ricorrere al tampone faringeo e all'antibiotico, ci voleva anche un valido sospetto, basato su sintomi e segni clinici, che si tratta di una infezione batterica, e questi sintomi non sono solo il mal di gola. (Quali sintomi Lei ha avuto (o ha) oltre al mal di gola ? Il medico L'ha visitato, guardando la faringe ? ).
Dunque, ci vuole la valutazione del Suo medico, non basta il risultato dell'analisi.
in alcuni (non molti casi) i risultati del tampone faringeo possono essere inesatti, ad esempio, può essere falso negativo (cioè risultare negativo, mentre l'infezione è batterica), soprattutto a causa della modalità di esecuzione.
L'antibiotico può essere dannoso nel caso della malattia non batterica perché favorisce la creazione delle resistenze dei batteri all'antibiotico; invece sospenderlo prima del tempo può essere dannoso per il rischio di non eradicare l'infezione.
Dunque, è importante la diagnosi, ma la diagnosi non deve basarsi solo sul tampone faringeo.
Se Lei ha solo ritirato l'esame e non si è confrontato ancora con il Suo medico, allora non si può ancora concludere niente.
Se il mal di gola è in risoluzione dopo i primi giorni della terapia antibiotica, allora non si può escludere che la terapia antibiotica ha avuto effetto, e che si trattava di una infezione batterica.
E comunque, prima di ricorrere al tampone faringeo e all'antibiotico, ci voleva anche un valido sospetto, basato su sintomi e segni clinici, che si tratta di una infezione batterica, e questi sintomi non sono solo il mal di gola. (Quali sintomi Lei ha avuto (o ha) oltre al mal di gola ? Il medico L'ha visitato, guardando la faringe ? ).
Dunque, ci vuole la valutazione del Suo medico, non basta il risultato dell'analisi.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
La ringrazio innanzitutto per la risposta celere, sto proseguendo con la terapia indicata in quanto noto un leggero miglioramento. Il medico di base mi ha visitato e prescritto la cura, il tampone l'ho eseguito senza prescrizione presso un laboratorio d'analisi. i sintomi sono forte arrossamento della faringe con dolore e gonfiore ai linfonodi del collo. non ho placche alla gola. il tampone l'ho eseguito per il semplice fatto che circa 9 mesi fa con sintomi analoghi, mi fu prescritta una cura a base di antibiotici e solo successivamente dopo un grave peggioramento delle mie condizioni ho scoperto che si trattava di mononucleosi dopo aver eseguito i dovuti accertamenti.
[#3]
Ex utente
solo per precisare ulteriormente specifico che la temperatura corporea massima è stata di 37 gradi e che circa 15 giorni fa ho sofferto di influenza da virus gastrointestinale. le mie paure sono legate ad una possibile ricaduta da mononucleosi anche se non sono a conoscenza dell'eventuale possibilità che possa trattarsi nuovamente di tale malattia. grazie
[#4]
La ricaduta della mononucleosi non è da escludere, ma bisogna fare gli accertamenti adeguati. Rivolgersi magari non solo al medico di base, ma anche all'infettivologo.
La mononucleosi può associarsi ad una sovrainfezione batterica, e in tal caso si spiega l'attenuazione del mal di gola e dello stato generale in parte come l'effetto dell'antibiotico, ma nella scelta della terapia antibiotica bisogna essere cauti, perché alcuni antibiotici, specialmente nella mononucleosi, possono contribuire alla comparsa dei fenomeni simil-allergici. Quale antibiotico è stato prescritto ?
Dall'altra parte, l'attenuazione del mal di gola può far parte del decorso naturale della mononucleosi, nella quale tale sintomo corrisponde solo alla prima fase della malattia.
La mononucleosi può associarsi ad una sovrainfezione batterica, e in tal caso si spiega l'attenuazione del mal di gola e dello stato generale in parte come l'effetto dell'antibiotico, ma nella scelta della terapia antibiotica bisogna essere cauti, perché alcuni antibiotici, specialmente nella mononucleosi, possono contribuire alla comparsa dei fenomeni simil-allergici. Quale antibiotico è stato prescritto ?
Dall'altra parte, l'attenuazione del mal di gola può far parte del decorso naturale della mononucleosi, nella quale tale sintomo corrisponde solo alla prima fase della malattia.
[#5]
Ex utente
La ringrazio nuovamente, specifico che l'antibiotico è il klacid 500 (claritromicina) lo stesso che presi la scorsa volta durante la fase acuta della mononucleosi, spero che non rientri tra quelli che potrebbero darmi nuovamente problemi, anche se al momento non manifesto reazioni simil allergiche. seguirò senzaltro il suo consiglio e mi rivolgerò ad un infettivologo.
[#6]
Grazie, effettivamente Lei ha specificato l'antibiotico già all'inizio.
Il Klacid (claritromicina) fa parte del gruppo di antibiotici chiamati "macrolidi", i quali, nella mononucleosi, sono preferibili rispetto ad altri tipi d antibiotici (sempre se c'è una real necessità di un antibiotico).
Gli antibiotici che, nella mononucleosi, possono essere più problematici, sono le Penicilline (e, secondo me, anche gli altri beta-lattamici, perché hanno una struttura simile).
Il Klacid (claritromicina) fa parte del gruppo di antibiotici chiamati "macrolidi", i quali, nella mononucleosi, sono preferibili rispetto ad altri tipi d antibiotici (sempre se c'è una real necessità di un antibiotico).
Gli antibiotici che, nella mononucleosi, possono essere più problematici, sono le Penicilline (e, secondo me, anche gli altri beta-lattamici, perché hanno una struttura simile).
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 42.6k visite dal 04/04/2015.
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