Dolori toracici di origine dubbia

L'anno scorso ho chiesto un consulto riguardo dolori retrosternali, ottenendo risposte competenti ed efficaci. In particolare, mi si consigliava di accantonare le indagini cardiache a seguito dei numerosi test negativi effettuati e mi si consigliava di concentrarmi sulla malattia da reflusso esofageo della quale soffro, oltre a intraprendere una terapia di sostegno psicologica. Purtroppo, dopo un rallentamento delle crisi dolorose, queste sono ora riprese con alcune varianti. Tendono infatti a presentarsi in modo "subdolo" , con un'iniziale stanchezza e un senso di legnosità nelle gambe e nelle braccia (ho poca forza, a volte mi cadono gli oggetti) talvolta accompagnate da una forte sonnolenza. In seguito compare una sostanziale astenia che mi fa sentire "in pericolo", come in procinto di un grave peggioramento, anche se devo dire che riesco sempre, con fatica però mano a mano crescente, a riprendermi. Le crisi possono annunciarsi anche con forti giramenti di testa e un senso di svenimento che, associato a formicolii alle mani, in particolare ad anulare e mignolo di entrambi gli arti, perdurano per oltre un'ora. Dopo queste "premesse", compare in genere il dolore mobile parte alta del torace , con fitte corollarie alla pancia ed estensioni alle braccia, alla gola e ai denti, oltre che alla schiena; dolore che a volte passa prendendo un po' di calmante (EN, LEXOTAN), a volte perdura. Qundo mi trovo nella "fasi di dolore", acuto o meno, ho anche un forte fischio alle orecchie, la destra in particolare, e una sensazione di pressione nella testa, come se ci fosse del gas compresso all'interno, con fitte sporadiche di mal di testa. Ho provato a misurarmi la pressione in tali condizioni ma non ho mai trovato valori eccessivi, anche se tempo fa, in seguito a un monitoraggio, si erano evidenziati valori di minima attorno a 100 mm Hg nel corso della giornata, valori che in seguito non ho più riscontrato. Tornando al dolore, nessun antiacido o sucralfato ha effetto, tenuto presente che assumo tutti i giorni una pastiglia di ANTRA da 10 mg. Anche se la psicologa dice che ciò è collegato a una serie di ansie e angosce da separazione di cui soffro, ho serie difficoltà a credere non esista una reale base patologica. Aggiungo che qualche volta il dolore è passato addirittura bevendo del vino.
Mi hanno parlato anche di spasmo esofageo, potreste darmi un parere?
Può davvero essere tutto psicosomatico?
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
La sintomatologia che lei descrive può essere definita psicosomatica solo dopo aver escluso le eventuali patologie organiche. Lei è stato già rassicurato sulla normalità dell'apparato cardiaco e probabilmente, sulla base di quanto riferisce, non sembrano esserci problematiche gastroenterologiche. Si rivolga ad un bravo internista che possa escludere eventuali altre problematiche, peraltro poco probabili, e in caso di ulteriore negatività accetti la natura psicosomatica dei suoi disturbi.

Dott. Roberto Mangiarotti

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