Patologie gastriche

Gentili dottori
sono una signora di 53 anni; da circa 5 anni, a seguito di un periodo lavorativo all'insegna dello stress, ho avuto la comparsa di disturbi gastrici quali senso di dolore e peso all'altezza dello stomaco e delle spalle con senso di fastidio retrosternale, a volte accompagnati da colpi di tosse, fastidio per alcuni odori intensi e frequenti eruttazioni. Pertanto mi è stata prescritta l'E.G.D.S. che, eseguita nel luglio 2007, ha dato il seguente risultato:
"Nulla di significativo in esogago, cardias discretamente continente. Stomaco con iperemia a chiazze della mucosa del corpo-fondo: biopsie, congestione parcellare in sede prepilorica. Biopsie anche per H.P. Nulla al bulbo e al secondo duodeno".
Le biopsie esguite hanno dato la seguente diagnosi:
1) "Due frammenti di mucosa gastrica antrale sede di flogosi cronica superficiale di grado lieve. Negativa la ricerca dell'H.P.;
2) Due frammenti di mucosa gastrica della regione corpo-antrale sede di flogosi cronica follicolare attiva di grado severo, con metaplasia intestinale morfologicamente completa di tipo multifocale. Positiva la ricerca dell'H.P. (+)".
Mi è stata prescritta pertanto la classica cura antibiotica per l'eradicazione dell'H.P. e il controllo sulle feci, a distanza, di tre mesi, è stato negativo.
Per la gastrite mi è stato prescritto il NEXIUM che, a cicli, prendo ma in dosaggio di 40 mg. perchè quello da 20 non è sufficiente. Nonostante tutto, però, i sintomi spesso sono presenti lo stesso, soprattutto nei periodi di stress!
Devo preoccuparmi, soprattutto per quella diagnosi di "...metaplasia...". E' il caso di ripetere la E.G.D.S. e, se sì, con che intervallo di tempo?
Mio nonno paterno è deceduto per un ca. gastrico...
Grazie per l'interessamento
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
le condizioni della mucosa gastrica con metaplasia intestinale vanno verificate periodicamente con indagine endoscopica - a distanza di oltre un anno è opportuno. Sulla scorta del quadro endoscopico sarà possibile anche perfezionare ulteriormente la terapia.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.