Il farmaco pensando che la ricomparsa sia dovuta
Mia figlia (20 anni) ha un'ossiuriasi recidivante.
Un primo episodio all'età di 3 anni si è risolto con la terapia consigliata dal pediatra. Da allora non ha avuto più disturbi fino a due anni fa, quando nota gli ossiuri nelle feci.
Prende il Mebendazolo ripetendo il trattamento dopo 2 o 3 settimane. Sembrava risolto ma a dopo circa 8 mesi il problema si ripresenta. Prende nuovamente il farmaco pensando che la ricomparsa sia dovuta a qualche errore come ad esempio l'avere sbagliato la data di assunzione della seconda dose, e/o l'avere dimenticato qualche volta di lavare le mani prima di mangiare.
Sembrava tutto definitivamente risolto ma ancora una volta dopo circa 8 mesi mia figlia avverte i sintomi della parassitosi e rileva la presenza di ossiuri nelle feci.
A questo punto la convinco ad andare dall'infettivologo. L'esame delle feci è positivo per lei (sono ossiuri) e negativo per gli altri familiari (noi non avevamo sintomi). Il medico prescrive a lei sola un farmaco a base di Pirantel Pamoato da ripetere dopo 14 giorni.
Ci informa dettagliatamente sulle norme igieniche da seguire. Seguiamo scrupolosamente le indicazioni. Due settimane dopo l'assunzione della seconda dose, le analisi delle feci sono negative ma dopo solo un mese e mezzo il problema si ripresenta.
Mia figlia è comprensibilmente stressata. Cosa si può fare?
Colonscopia? (L'idea la terrorizza!) Radiografia? Provare con un altro farmaco?
Ringrazio di cuore chi mi vorrà dare un consiglio.
Un primo episodio all'età di 3 anni si è risolto con la terapia consigliata dal pediatra. Da allora non ha avuto più disturbi fino a due anni fa, quando nota gli ossiuri nelle feci.
Prende il Mebendazolo ripetendo il trattamento dopo 2 o 3 settimane. Sembrava risolto ma a dopo circa 8 mesi il problema si ripresenta. Prende nuovamente il farmaco pensando che la ricomparsa sia dovuta a qualche errore come ad esempio l'avere sbagliato la data di assunzione della seconda dose, e/o l'avere dimenticato qualche volta di lavare le mani prima di mangiare.
Sembrava tutto definitivamente risolto ma ancora una volta dopo circa 8 mesi mia figlia avverte i sintomi della parassitosi e rileva la presenza di ossiuri nelle feci.
A questo punto la convinco ad andare dall'infettivologo. L'esame delle feci è positivo per lei (sono ossiuri) e negativo per gli altri familiari (noi non avevamo sintomi). Il medico prescrive a lei sola un farmaco a base di Pirantel Pamoato da ripetere dopo 14 giorni.
Ci informa dettagliatamente sulle norme igieniche da seguire. Seguiamo scrupolosamente le indicazioni. Due settimane dopo l'assunzione della seconda dose, le analisi delle feci sono negative ma dopo solo un mese e mezzo il problema si ripresenta.
Mia figlia è comprensibilmente stressata. Cosa si può fare?
Colonscopia? (L'idea la terrorizza!) Radiografia? Provare con un altro farmaco?
Ringrazio di cuore chi mi vorrà dare un consiglio.
gentile Utente, evidentemente vi è una fonte di contagio che favorisce la contaminazione (ad es. contatto con terriccio per hobby di giardinaggio, contatto con bambini spesso portatori di ossiuri, abitudine a mettersi le mani in bocca ecc). Ovviamente è solo una possibilità ma va esclusa attentamente. Accertarsi inoltre che la terapia venga assunta da tutti i conviventi (non solo familiari).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
Utente
Grazie per la sua attenzione. Seguiremo il suo consiglio per quel che riguarda la terapia. A proposito della fonte di contagio, potrebbe essere la nostra gatta che mia figlia bacia continuamente?
La ringrazio per la disponibilità.
La ringrazio per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.4k visite dal 12/01/2009.
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