Negato accompagnamento
Gent.mi,
buongiorno, sono la figlia unica di due genitori ultra ottantenni con problemi di autosufficienza per i quali quest'anno ho fatto richiesta di invalidità e accompagnamento.
Ho una bimba piccolissima e non riesco più ad occuparmi di loro per tutte le loro esigenze, dato che lavoro tutto il giorno.
Veniamo al punto,
mamma è stata riconosciuta invalida al 100% ma le è stato negato l'accompagnamento.
Vi riepilogo l'esito della valutazione multi dimensionale :
ADL 3/6 riefrita attuale necessità di assistenza nel'iginie eprsonale, nell'abbigliamento, incontinenza doppia occasionale.
IADL 1/8 riferita attuale dipendenza necessità di assistenza nelle capacità di usare telefono, fare acquisti, pulizie domestiche quotidiane, cucinare, assumere correttamente farmaci, compiere trasferimenti in sede extra abitativa, gestire il denaro.
MMSE 18/30
5 -GDS 0/5
Si raccomanda attenta supervisone sulla corretta alimentazione ed aiuto per quelle ADL e IADL per le quale necessita assistenza.
Si consiglia di frequentare un centro diurno integrato cosi da riservare alle restanti ore la necessaria supervisione ed assistenza a domicilio
ecco invece verbale commissiome emdica
grave scoliosi, poliatrosi, depressione, epatopatia esotossica, demenza senile
esame obiettivo : condizioni generali mediocri,p.p deambulazione autonomi, con uso di 1 bastone, fatua, parzialmente orientata s-t critica.
diagnosi : decadimento cognitivo moderato in demenza senile, grave scoliosi e spondiloartrosi, epatopatia esotosica.
risultato?? il solo fatto di poter parzialmente deambulare la renderebbe quindi autonoma??? non sa nemmeno in che mese siamo, ne può cucinare od uscire di casa, è sempre aggressiva poichè in assenza di mio padre beve e più volte è stata portata in ambulanza al ps per abuso di alcool!!!senza contare che anche mio padre è in grave situazione e vivono solo della loro pensione!
Cosa posso fare?posso sperare nel ricorso?
Grazie mille
Francesca
buongiorno, sono la figlia unica di due genitori ultra ottantenni con problemi di autosufficienza per i quali quest'anno ho fatto richiesta di invalidità e accompagnamento.
Ho una bimba piccolissima e non riesco più ad occuparmi di loro per tutte le loro esigenze, dato che lavoro tutto il giorno.
Veniamo al punto,
mamma è stata riconosciuta invalida al 100% ma le è stato negato l'accompagnamento.
Vi riepilogo l'esito della valutazione multi dimensionale :
ADL 3/6 riefrita attuale necessità di assistenza nel'iginie eprsonale, nell'abbigliamento, incontinenza doppia occasionale.
IADL 1/8 riferita attuale dipendenza necessità di assistenza nelle capacità di usare telefono, fare acquisti, pulizie domestiche quotidiane, cucinare, assumere correttamente farmaci, compiere trasferimenti in sede extra abitativa, gestire il denaro.
MMSE 18/30
5 -GDS 0/5
Si raccomanda attenta supervisone sulla corretta alimentazione ed aiuto per quelle ADL e IADL per le quale necessita assistenza.
Si consiglia di frequentare un centro diurno integrato cosi da riservare alle restanti ore la necessaria supervisione ed assistenza a domicilio
ecco invece verbale commissiome emdica
grave scoliosi, poliatrosi, depressione, epatopatia esotossica, demenza senile
esame obiettivo : condizioni generali mediocri,p.p deambulazione autonomi, con uso di 1 bastone, fatua, parzialmente orientata s-t critica.
diagnosi : decadimento cognitivo moderato in demenza senile, grave scoliosi e spondiloartrosi, epatopatia esotosica.
risultato?? il solo fatto di poter parzialmente deambulare la renderebbe quindi autonoma??? non sa nemmeno in che mese siamo, ne può cucinare od uscire di casa, è sempre aggressiva poichè in assenza di mio padre beve e più volte è stata portata in ambulanza al ps per abuso di alcool!!!senza contare che anche mio padre è in grave situazione e vivono solo della loro pensione!
Cosa posso fare?posso sperare nel ricorso?
Grazie mille
Francesca
[#1]
Buonasera Francesca,
ho preso visione della documentazione relativa a sua madre. La disamina complessiva della documentazione - rilievi di cui alla valutazione multidimensionale con ADL pari a 3/6 e IADL pari a 1/8, con necessità di attenta supervisione anche per quelle attività in cui non richiede assistenza diretta - deporrebbero per la necessità di assistenza continuativa tale da soddisfare i requisiti per la domanda di accompagnamento. Tale ipotesi sembrerebbe peraltro confermata dall'obiettività rilevata alla visita Inps, che attesta scadimento delle condizioni generali e decadimento cognitivo con parziale disorientamento s-t e atteggiamento fatuo, condizioni per le quali vi è necessità di assistenza continuativa.
Le consiglio di rivolgersi a un medico legale di patronato per valutazione diretta sulla paziente ed eventuale ricorso. Ciò, nell'ipotesi in cui la paziente sia stata recentemente valutata in ambito Inps; diversamente (nel caso di valutazione multidimensionale datata ) sarebbe opportuno effettuare un'ulteriore visita geriatrica finalizzata ad una domanda di aggravamento che accelererebbe i tempi rispetto ad un eventuale ricorso.
Cordiali saluti
ho preso visione della documentazione relativa a sua madre. La disamina complessiva della documentazione - rilievi di cui alla valutazione multidimensionale con ADL pari a 3/6 e IADL pari a 1/8, con necessità di attenta supervisione anche per quelle attività in cui non richiede assistenza diretta - deporrebbero per la necessità di assistenza continuativa tale da soddisfare i requisiti per la domanda di accompagnamento. Tale ipotesi sembrerebbe peraltro confermata dall'obiettività rilevata alla visita Inps, che attesta scadimento delle condizioni generali e decadimento cognitivo con parziale disorientamento s-t e atteggiamento fatuo, condizioni per le quali vi è necessità di assistenza continuativa.
Le consiglio di rivolgersi a un medico legale di patronato per valutazione diretta sulla paziente ed eventuale ricorso. Ciò, nell'ipotesi in cui la paziente sia stata recentemente valutata in ambito Inps; diversamente (nel caso di valutazione multidimensionale datata ) sarebbe opportuno effettuare un'ulteriore visita geriatrica finalizzata ad una domanda di aggravamento che accelererebbe i tempi rispetto ad un eventuale ricorso.
Cordiali saluti
Dr. Fabio Guerriero
Specialista in Geriatria
Dottore di Ricerca in Medicina Interna e Terapia Medica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 27.1k visite dal 10/03/2016.
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