Possono svolgere drug test prima di fare la patente muletto

Buonasera,
Ho svolto visita preassuntiva come operatore falegname, dopo 15 giorni di lavoro mi hanno detto che vogliono farmi fare la pentente per muletto, mi chiedevo se non avendola ancora conseguiita possono farmi il drug prima di averla o solo dopo il conseguimento??

Altra cosa io sono stato consumatore abituale di cannabis soprattutto sapendo di non essere un lavoratore a rischio ma ad oggi ho avuto questa notizia ma ovviamente fino a ieri ho consumato quindi ovviamente rischio e cosa rischio.
E ritengo sia una cosa ingiusta che per una patente da mulettista, io che prima non avrei mao pensato di entrane in possesso ad oggi posso rischiare visto che la cannabis dura più di 30 gg.
Siamo un paese del 3 mondo su certi aspetti scusate lo sfogo.
Ma ho una famiglia e mi preoccupo del mio posto di lavoro visto che sono sempre stato presente e regolare al lavoro e o portato a termine ogni commessa richiesta
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
è normale e legittimo che l'azienda, prima di inviarla ad effettuare un corso per mulettista (che ha un costo), la sottoponga al test tossicologico previsto dalla legge (peraltro, senza tale test non potrebbe svolgere la prova pratica del corso).
In caso di positività non è previsto che lei perda il posto di lavoro. Non potrà effettuare il corso e continuerà nella sola mansione di falegname.
Mi permetta infine di dissentire sulla sua contrarietà al fatto che le è stato richiesto tale test.
L'azienda probabilmente ha la necessità di avere tra il proprio personale un certo numero di mulettisti. E' il suo datore di lavoro ad avere la responsabilità organizzativa dell'azienda e del personale ed è lui che decide chi è da formare per tale ruolo.
Infine, mi permetta, questo test, oltre che previsto per legge, tutela lei e i suoi colleghi (che come lei hanno una famiglia) da possibili gravi infortuni.
Mi creda, in questo campo l'Italia non è per nulla arretrata, è all'avanguardia.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Il mio dire che siamo indietro in Italia è sul fatto che secondo me un esame che fa risultare positivo una persona a distanza di 30 giorni come per il thc per me non è funzionale io sono dell'idea che se consumo e sono sotto effetto di cannabis sul luogo di lavoro allora vuol dire essere positivo ma se io ho consumato un mese fa è assurdo che a distanza di 30 giorni risulto come se fossi positivo...
Vuol dire che l'effetto è durato un mese e usando cannabis mi sembra impossibile. Ed è per quello la Germania america sono secondo me più avanti rispetto a noi. E sopratutto dopo un risultato positivo cmq al datore di lavoro da modo di creare intorno a te una situazione gravosa verso condizioni di licenziamento soprattutto se hai un contratto a 6 mesi con possibilità di indeterminato.
Mi scusi ma questo è il mio pensiero
Per me positività vuol dire essere fatto non idoneo incosciente su un altro pianeta durante l'orario di lavoro o alla guida di un auto, non nel week And a casa propria e soprattutto a distanza di 30 giorni.
Per me c'è molto da migliorare ma molto.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 119
Gentile utente,
Ad oggi non ci sono esami per determinare a quando risale l’ultima assunzione di sostanza stupefacente. Questo però non può farci desistere dal fare prevenzione sul posto di lavoro.
Se il soggetto trovato positivo non fosse un consumatore occasionale ma abituale o, peggio, tossicodipendente, sarebbe un pericolo anche se non assumesse la sostanza stupefacente subito prima di andare al lavoro. Numerosi e rigorosi studi scientifici confermano che il soggetto che fa uso abituale di sostanze stupefacenti o psicotrope, mantiene condizioni di ridotta prontezza nelle azioni, ridotta capacità di percepire condizioni di pericolo, ridotta capacità di reagire al pericolo.
La normativa italiana è, giustamente, molto garantista e non è sufficiente un singolo riscontro di positività per licenziare chicchessia. La procedura prevede diversi step a garanzia del dipendente e della sicurezza sul lavoro.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
Buonasera,
La ringrazio di tutte le sue delucidazioni molto chiare e precise.
Detto questo l'unica cosa che posso dire ma è una mia pura opinione personale è che sulla cannabis dovrebbero rivedere di molto sia i test che i danni provocati da essa, visto che a Parere mio l'alcol provoca molti più danni e sicuramente sotto il suo effetto si arriva a non essere per niente lucidi e i controlli sono secondo me inferiori sul lavoro.
E mi sembra che visto che sia legale è quasi tutto ok mentre la cannabis oltre a qualche beneficio noi come paese non lo tolleriamo ma penso che sia proprio un problema di chi ci governa e trovo assurdo che altri paesi come Germania ecc... si stanno aggiornando e svegliando su questo noi siamo ancora lì a vedere la cannabis come se fosse paragonata a cocaina eroina ecc.... non trovo giusto questo secondo me l'eccesso non va bene ma tra alcol e cannabis meno danni la seconda e forse anche dei benefici per alcune patologie.
Per me non funzione il sistema.
Il test deve essere immediato deve stabilire che io in quel preciso orario durante l'orario sono fatto non che ieri sera davanti ad un film ho fumato o bevuto un bicchiere di vino sono andato a letto dormito e sinceramente l'effetto di una mezz'oretta della cannabis no.n compromette di certo il giorno dopo questa cosa fa ridere.
Dal momento che sono in grado di stabilire ora e momento posso fare un test. Così è in accettabile
Questo per le droghe leggere ovviamente per il resto sono pienamente d'accordo