Amianto
Egregi Dottori, da bambino nei primi anni 80 avevo ricevuto in regalo una bella collezione di minerali contenente tra gli altri un minerale di amianto bianco filamentoso di 5 cm che tenevo esposto con gli altri aperto in libreria e che ogni tanto ammiravo tra le mani e ho provato anche a dare fuoco a qualche filamento, si sfaldava tra le mani... come è possibile che abbiano inserito questo minerale tra gli altri? Per qualche anno penso è rimasto nella mia stanza.Ora a distanza di 40 anni circa sono seriamente preoccupato, anche perché l’eternit era ovunque anche in cortile, qualche volta ho spostato delle lastre e una l’avevo pure rotta a martellate... da anni sono sinceramente preoccupato, ma l’unica cosa che ho potuto fare è stata smettere di fumare e stare il più lontano possibile dall’eternit,che mi terrorizza davvero... ringrazio e porgo distinti saluti
[#1]
Gentile utente,
In Italia l’amianto (produzione, vendita e uso) è vietato solo dal 1992. Questo è il motivo per cui negli anni ottanta lei se lo è ritrovato nella sua collezione di minerali!
Il cosiddetto amianto bianco (amianto serpentino o crisotilo) è meno dannoso di altre varietà (es. crocidolite, amosite ecc.) e secondo alcuni studi (finanziati da industrie dell’amianto) non dovrebbe essere classificato come cancerogeno.
Detto questo, tutte le organizzazioni scientifiche internazionali lo considerano giustamente cancerogeno sulla base di importanti studi epidemiologici ritenendo che dovrebbe essere bandito nel suo utilizzo in tutto il mondo. Purtroppo ancora numerosi stati ne consentono produzione, vendita ed uso (l’impiego dell’amianto negli Usa era stato proibito dal 1989. L’Agenzia di protezione dell’ambiente degli Stati Uniti ha reso nel 2018 di nuovo legale l’utilizzo dell’amianto nei materiali per l’edilizia!!).
Nel suo caso mi sento di tranquillizzarla: in considerazione delle ridotte dimensioni del campione, ancorché a volte manipolato e sfaldato, e del fatto che i suoi altri contatti a rischio con l’amianto sono stati modesti e all’aperto, non ritengo che lei abbia oggi un rischio di contrarre un tumore amianto-mediato superiore alla popolazione in generale.
Cordiali saluti
In Italia l’amianto (produzione, vendita e uso) è vietato solo dal 1992. Questo è il motivo per cui negli anni ottanta lei se lo è ritrovato nella sua collezione di minerali!
Il cosiddetto amianto bianco (amianto serpentino o crisotilo) è meno dannoso di altre varietà (es. crocidolite, amosite ecc.) e secondo alcuni studi (finanziati da industrie dell’amianto) non dovrebbe essere classificato come cancerogeno.
Detto questo, tutte le organizzazioni scientifiche internazionali lo considerano giustamente cancerogeno sulla base di importanti studi epidemiologici ritenendo che dovrebbe essere bandito nel suo utilizzo in tutto il mondo. Purtroppo ancora numerosi stati ne consentono produzione, vendita ed uso (l’impiego dell’amianto negli Usa era stato proibito dal 1989. L’Agenzia di protezione dell’ambiente degli Stati Uniti ha reso nel 2018 di nuovo legale l’utilizzo dell’amianto nei materiali per l’edilizia!!).
Nel suo caso mi sento di tranquillizzarla: in considerazione delle ridotte dimensioni del campione, ancorché a volte manipolato e sfaldato, e del fatto che i suoi altri contatti a rischio con l’amianto sono stati modesti e all’aperto, non ritengo che lei abbia oggi un rischio di contrarre un tumore amianto-mediato superiore alla popolazione in generale.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio molto per la sollecita risposta, che mi tranquillizza molto. Queste sono le mie esperienze di contatto diretto, poi naturalmente c’è l’inquinamento ambientale che soprattutto in quegli anni coinvolge tutti, negli elementi visibili come tetti e tettoie, e in quelli meno visibili. Ad esempio nel salotto di casa mio padre aveva fatto
applicare al camino un pannello antifiamma del quale non potrò mai avere certezza: era un pannello biancastro ma compatto applicato sotto una trave di legno e a sua volta al di sotto era applicata una cappa di rame quindi rimaneva a vista un cm sui tre lati, che però non avevano aspetto fibroso, per quanto mi possa ricordare ... abbiamo alta probabilità che anche questo fosse amianto? Almeno in questo caso non andavamo a stuzzicarlo, immagino sia rimasto lì per qualche anno... grazie ancora e cordiali saluti.
applicare al camino un pannello antifiamma del quale non potrò mai avere certezza: era un pannello biancastro ma compatto applicato sotto una trave di legno e a sua volta al di sotto era applicata una cappa di rame quindi rimaneva a vista un cm sui tre lati, che però non avevano aspetto fibroso, per quanto mi possa ricordare ... abbiamo alta probabilità che anche questo fosse amianto? Almeno in questo caso non andavamo a stuzzicarlo, immagino sia rimasto lì per qualche anno... grazie ancora e cordiali saluti.
[#3]
Gentile utente,
Non possiamo escludere che quel pannellino contenesse amianto. A quei tempi i pannelli in amianto venivano utilizzati anche come barriere antifiamma.
Probabilmente l’entità dell’emissione di fibre sarà stata minima poiché certamente l’amianto era inglobato con altro materiale per dargli consistenza.
Per quanto riguarda l’inquinamento da amianto purtroppo è una realtà con cui dovremo confrontarci ancora per molto tempo ma, io ritengo, senza allarmismi. La presenza di manufatti in cemento-amianto è ancora consistente ma è bene ricordare che se tali manufatti non sono ammalorati, di per se non disperdono fibre di amianto.
È di fondamentale importanza sapere che non bisogna rimuovere, forare, rompere, levigare, tagliare questi manufatti se non nel rispetto di tutte le norme di legge e di prevenzione affidandosi sempre a personale qualificato.
Cordiali saluti
Non possiamo escludere che quel pannellino contenesse amianto. A quei tempi i pannelli in amianto venivano utilizzati anche come barriere antifiamma.
Probabilmente l’entità dell’emissione di fibre sarà stata minima poiché certamente l’amianto era inglobato con altro materiale per dargli consistenza.
Per quanto riguarda l’inquinamento da amianto purtroppo è una realtà con cui dovremo confrontarci ancora per molto tempo ma, io ritengo, senza allarmismi. La presenza di manufatti in cemento-amianto è ancora consistente ma è bene ricordare che se tali manufatti non sono ammalorati, di per se non disperdono fibre di amianto.
È di fondamentale importanza sapere che non bisogna rimuovere, forare, rompere, levigare, tagliare questi manufatti se non nel rispetto di tutte le norme di legge e di prevenzione affidandosi sempre a personale qualificato.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 14/05/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.