Linfonodi doloranti del collo

Salve, sono una ragazza di 19 anni e da circa 7 mesi, ho nella parte sinistra del collo, sotto la ghiandola, un linfonodo ingrossato, che di solito è un po' più gonfio e di solito diminuisce il suo spessore.
Non mi fa male e non mi da fastidio.
È lungo circa 3 dita di una mano in lunghezza, quasi come se fosse una "mandorla" però grande appunto 3 dita...non è quindi tondo o come una pallina.

Al momento sono un po' raffreddata e ho della tosse, quindi probabilmente la dimensione più grande sarà causato da questo, ma volevo avere un consulto medico, perché comunque questo linfonodo è più gonfio rispetto a quello destro da mesi.

Poi ho notato che sotto la mandibola destra ho una pallina, che penso sia un linfonodo, che se la tocco mi fa male, sopratutto se provo a muoverla e tastandomi anche nel lato sinistro, c'è sempre questa pallina ma che mi fa molto meno male rispetto a quella destra.
Le dimensioni di queste due sono abbastanza simili, quella destra è leggermente più grande, cambia solo il dolore.

Vorrei dire che prima di sentire questa pallina dolorante, ho passato i giorni seguenti a farmi tanti pensieri negativi su quel gigonfiamento che ho da circa 6 mesi, che la mia dottoressa di base mi aveva detto che non le sembrava ci fosse qualcosa di strano, ma il fatto che io continuo ad averlo fino ad ora, mi mette ansia.

La domanda che vorrei fare quindi è se tutto questo sia sintomo delle mie ansie e perciò c'è una somatizzazione da parte del mio corpo.
E quel rigonfiamento a forma di "madorla" sia un qualcosa che ho sempre avuto e che solo ora me ne sto accorgendo.

Grazie mille
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Prof. Bruno Silvestrini Farmacologo 152 5 37
Non cambia niente, ma per curiosità mi piacerebbe sapere se è il maschio di 21 anni, che figura in testa al quesito, o la ragazza di 19 anni che lo espone. Al centro di tutto c'è la Dottoressa di base, che se le ha detto di non preoccuparsi evidentemente l'ha visitata e la conosce. Liberissima di non fidarsene e di chiede un consulto, ma solo il Padreterno potrebbe rassicurarla senza conoscerla e visitarla. Da medico lontani, mi limito a dirle una parola di conforto, nel senso che da come espone il caso penso che la sua Dottoressa abbia ragione. Oltre non vado, perché sono un medico in pensione che visita solo su richiesta dei colleghi che mi chiedono, in casi dubbi, un parere.
Buona serata, tranquilla e serena.

Medico, Prof. On. Farmacologia, Univ. Sapienza, Roma
Pres. RIPRO, Impresa del Farmaco Naturale
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