Pcr qualitativa
Buongiorno a tutti i Medici di MedicItalia.
Sono un ragazzo di 20 anni e 50 giorni fa ho avuto un rapporto a rischio, ma non troppo.. Durante la mia prima penetrazione protetta con una ragazza di colore (poco attendibile) mi si è rotto il preservativo; io me ne sono subito accorto e molto spaventato ho levato e buttato via tutto.
Essendo un po’ ipocondriaco, di fronte all’accaduto sono caduto nel panico perché pensavo avessi contratto l’HIV, e a distanza di 40 giorni mi sono recato in un Laboratorio Analisi nella mia città per effettuare il test ELISA. La Dottoressa di codesto laboratorio mi ha subito proposto un test della PCR Qualitativa, dicendo che ha una percentuale di fallimento molto ridotta per questo tipo di virus visto anche i 40 giorni che sono passati.
Questa mattina ho ritirato il test e la Dottoressa mi ha detto queste parole: “Deve stare tranquillo, Lei non ha assolutamente niente, se vuole il test Elisa lo può fare tra un po’, ma solo per precauzione e per Sua sicurezza”.
Dopo aver tirato un sospiro di sollievo sono qui a chiedervi: Una PCR qualitativa fatta dopo 40 giorni che percentuale di fallimento ha?
Visto il rapporto non esposto eccessivamente al rischio, mi consigliate sempre il test ELISA?
So che voi non siete statisti e che la medicina non si basa sulla matematica, ma voglio delle conferme per una mia salute mentale visto che da quel giorno non vivo più.
Devo continuare ad indagare sul contagio? O devo metterci una pietra sopra?
Vi ringrazio vivamente.
Sono un ragazzo di 20 anni e 50 giorni fa ho avuto un rapporto a rischio, ma non troppo.. Durante la mia prima penetrazione protetta con una ragazza di colore (poco attendibile) mi si è rotto il preservativo; io me ne sono subito accorto e molto spaventato ho levato e buttato via tutto.
Essendo un po’ ipocondriaco, di fronte all’accaduto sono caduto nel panico perché pensavo avessi contratto l’HIV, e a distanza di 40 giorni mi sono recato in un Laboratorio Analisi nella mia città per effettuare il test ELISA. La Dottoressa di codesto laboratorio mi ha subito proposto un test della PCR Qualitativa, dicendo che ha una percentuale di fallimento molto ridotta per questo tipo di virus visto anche i 40 giorni che sono passati.
Questa mattina ho ritirato il test e la Dottoressa mi ha detto queste parole: “Deve stare tranquillo, Lei non ha assolutamente niente, se vuole il test Elisa lo può fare tra un po’, ma solo per precauzione e per Sua sicurezza”.
Dopo aver tirato un sospiro di sollievo sono qui a chiedervi: Una PCR qualitativa fatta dopo 40 giorni che percentuale di fallimento ha?
Visto il rapporto non esposto eccessivamente al rischio, mi consigliate sempre il test ELISA?
So che voi non siete statisti e che la medicina non si basa sulla matematica, ma voglio delle conferme per una mia salute mentale visto che da quel giorno non vivo più.
Devo continuare ad indagare sul contagio? O devo metterci una pietra sopra?
Vi ringrazio vivamente.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Precisando che non mi occupo direttamente di PCR dell' HIV, la risposta che sento girare e' che la PCR e' sicura ma l'anticorpo anti HIV e' ancora piu' sicuro perche' piu' validato epidemiologicamente.
Ai tre mesi si faccia il test, verra' negativo, si togliera' il pensiero.
Ai tre mesi si faccia il test, verra' negativo, si togliera' il pensiero.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 29/05/2009.
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