Valutazione danno esiti frattura epifisi distale ulna radio arto dx

Buongiorno,
mia figlia di 9 anni in seguito ad una caduta ha riportato la frattura epifisi distale ulna e radio arto dx, eseguita manovra di riduzione e confezionamento AG brachio metacrapale dx.

Gessatura per 30 giorni, alla rimozione 30 giorni di riposo di cui 15 giorni con tutore full-time + altri 15 giorni con tutore part-time.

Adesso è il momento di fare la visita dal medico legale dell'assicurazione.

Volevo capire quanti punti di IP si possono attribuire per un danno biologico del genere, dato che l'assicurazione mi ha dato una franchigia di 3 punti.

Spulciando un pò su internet ho visto che da tabelle inail per questo danno biologico il punteggio dovrebbe essere il 4%.

Mi confermate questo punteggio?
Su cosa il medico legale si basa per attribuire il punteggio corretto?
In questo caso può essere attribuito anche un danno morale?

Ho fatto questo quesito per capire se quando andrò alla visita la valutazione sarà congrua al danno subito.

Eventualmente se il medico legale mi attribuisci il punteggio minimo di franchigia posso fare ricorso per farmi riconoscere il punteggio corretto come da tabelle?


Nel ringraziandovi anticipatamente per un'eventuale risposta porgo cordiali saluti.
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 4.1k 241
Spett.le Utente,

premesso che da come è impostato il quesito il settore di pertinenza pare essere l'Assicurazione Privata per Infortuni, ci sono alcuni punti che mi permetto di chiarirLe.
La prima questione riguarda la sussistenza o meno di un danno biologico dopo la guarigione clinica: infatti una guarigione può avvenire senza postumi apprezzabili, con ripristino dello stato anatomico e funzionale antecedente all'evento lesivo: in tale caso il danno biologico non sussiste, e si conviene assegnare un punteggio di "zero".
Se invece residuano postumi valutabili dal punto di vista Medico-Legale, questi saranno inquadrati nel settore di pertinenza secondo i criteri valutativi che esso prevede: la responsabilità civile ha le proprie metodologie, e così pure gli infortuni lavorativi INAIL; ed infine le Assicurazioni Private prevedono nella polizza un capitolo che riguarda la valutazione del danno, specificando quali siano le tabelle di riferimento (INAIL oppure ANIA), ed appunto la franchigia da applicare.
A proposito delle tabelle INAIL, va verificato se esse sono le tabelle di cui al DPR 1124/65 (quelle comunemente adottate) o quelle recenti di cui al DM 12 luglio 2000 (nelle quali il riferimento è il danno biologico).
Tuttavia se Lei ha letto tale tabelle, nello "spulciare" forse non ha osservato che le voci 234 e 235 descrivono:
-esiti di frattura di radio (o di ulna) VIZIOSAMENTE CONSOLIDATA, in assenza o con sfumata compromissione funzionale.
Ciò significa che una frattura di radio (o di ulna) BEN CONSOLIDATA non rientra in tali voci.
Inoltre la Tabella attribuisce alle voci un punteggio non fisso, ma variabile "FINO a 4": ciò significa che il punteggio può essere 4 o minore di 4, ovvero 3, 2, od anche 1.
Il Medico Legale fiduciario dell'Assicurazione in sede di visita diretta dovrebbe effettuare un esame clinico, valutando il braccio destro al temine del periodo riabilitativo. Oltre ciò, dovrebbe prendere visione degli accertamenti radiologici eseguiti, ed infine formulare la valutazione del caso, che comunicherà al liquidatore, che a sua volta Le farà una proposta per chiudere il caso.
Le Assicurazioni Private infortuni solitamente prevedono indennizzo per le sole conseguenze fisiche dirette ed esclusive dell'infortunio, e con esclusione di danni morali e materiali.
Ove la proposta non sia per Lei soddisfacente, le polizze assicurative prevedono il ricorso ad un arbitrato fra il medico fiduciario della Compagnia, un Suo medico di parte, ed un terzo arbitro.
Questa è una procedura che personalmente sconsiglio ai miei clienti, in quanto comporta a Suo carico l'onorario del Suo medico di parte e la metà dell'onorario del terzo arbitro, col rischio che l'arbitrato sia sfavorevole e poi alla fine non riceva alcun indennizzo.
Meglio una trattativa privata col liquidatore, dalla quale ottenere qualcosa sfruttando il rapporto di clientela per i futuri rinnovi della polizza.
Questo è quanto posso farLe presente, per il caso che ha descritto.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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