Aggravamento scoliosi causa attività lavorativa
Buongiorno sono stata operata in giovane età con stabilizzazione tratto dorsale della colonna.
per scoliosi di circa 70 gradi.
Dopo l'intervento la curva era a circa 37 gradi.
Rimosso barra dopo circa un anno.
Per molti anni sono stata bene.
Da dieci anni svolgo lavori di pulizie a tempo pieno.
Ho effettuato risonanza e RX.
Evidenziano ernie (si tutto il tratto) oltre a osteofiti e artrosi.
La curva inoltre è a 57 gradi.
Sono in attesa di visita con neurochirurgo ortopedico.
Chiedo: è possibile che l'attività lavorativa abbia aggravato la mia situazione?
Si potrebbe procedere con richiesta di malattia professionale?
Ringrazio e auguro buona giornata
per scoliosi di circa 70 gradi.
Dopo l'intervento la curva era a circa 37 gradi.
Rimosso barra dopo circa un anno.
Per molti anni sono stata bene.
Da dieci anni svolgo lavori di pulizie a tempo pieno.
Ho effettuato risonanza e RX.
Evidenziano ernie (si tutto il tratto) oltre a osteofiti e artrosi.
La curva inoltre è a 57 gradi.
Sono in attesa di visita con neurochirurgo ortopedico.
Chiedo: è possibile che l'attività lavorativa abbia aggravato la mia situazione?
Si potrebbe procedere con richiesta di malattia professionale?
Ringrazio e auguro buona giornata
Spett.le Utente,
l'infermità che riferisce non è attualmente riportata nelle Tabelle INAIL delle malattie professionali per l'attività lavorativa di "operatore addetto aalle pulizie", e quindi l'eventuale riconoscimento di patologia da lavoro comporta l'onere della prova a carico dell'assicurato richiedente.
In sintesi, per poter procedere è indispensabile una relazione medica che analizzi in dettaglio l'attività lavorativa che Lei ha svolto, sia dal punto di vista qualitativo (dettagli delle operazioni di competenza, posizioni e carichi sulla colonna vertebrale), sia quantitativo (frequenza delle operazioni, turni lavorativi ed orari, assenze dal lavoro per malattia, ferie godute, ecc...), ed alla fine concluda che esiste un nesso di causalità positivo fra l'attività lavorativa da Lei svolta e la Sua attuale condizione di infermità.
Come può ben comprendere, si tratta di una procedura onerosa e non semplice, per la quale tuttavia può trovare informazioni ed aiuto presso gli Enti di Patronato.
Disitnit Saluti.
l'infermità che riferisce non è attualmente riportata nelle Tabelle INAIL delle malattie professionali per l'attività lavorativa di "operatore addetto aalle pulizie", e quindi l'eventuale riconoscimento di patologia da lavoro comporta l'onere della prova a carico dell'assicurato richiedente.
In sintesi, per poter procedere è indispensabile una relazione medica che analizzi in dettaglio l'attività lavorativa che Lei ha svolto, sia dal punto di vista qualitativo (dettagli delle operazioni di competenza, posizioni e carichi sulla colonna vertebrale), sia quantitativo (frequenza delle operazioni, turni lavorativi ed orari, assenze dal lavoro per malattia, ferie godute, ecc...), ed alla fine concluda che esiste un nesso di causalità positivo fra l'attività lavorativa da Lei svolta e la Sua attuale condizione di infermità.
Come può ben comprendere, si tratta di una procedura onerosa e non semplice, per la quale tuttavia può trovare informazioni ed aiuto presso gli Enti di Patronato.
Disitnit Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Utente
L'attività di pulizie locali implica l'uso di scope , spazzoloni , secchi , scale per la pulizia dei vetri con i conseguenti movimenti. Per La pulizia delle aree produttive utilizzo oltre alla scopa manuale ,anche una spazzatrice dove sto seduta (con conseguenti vibrazioni ) e una lavapavimenti che spingo . Con queste informazioni che parere potrebbere darmi ? La ringrazio per l'attenzione
Spett.le Utente,
le informazioni che ha riportato non sono sufficienti per un parere attendibile: come gia' Le ho scritto, si rivolga ad un Ente di Patronato per la completa valutazione del caso.
Distinti Saluti.
le informazioni che ha riportato non sono sufficienti per un parere attendibile: come gia' Le ho scritto, si rivolga ad un Ente di Patronato per la completa valutazione del caso.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Utente
Grazie mille per la risposta . A settembre ho la visita e poi mi rivolgerò a un patronato.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 526 visite dal 22/08/2025.
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