Pensione invalidità
Salve,sono una ragazza di 24 anni trapiantata di rene,vi scrivo per chiedere un consulto in merito ad un dubbio su un'ulteriore revisione della mia invalidità civile,dopo aver fatto un ricorso in seguito ad una sospensione da parte dell'inps. Vi spiego brevemente la mia storia. Sono trapiantata da quasi 7 anni,ho un rigetto cronico,quindi un irc , in seguito a 3 rigetti acuti umorali,trattati con boli steroidi e plasmaferesi,ipertensione arteriosa in trattamento con due diversi antiipertensivi, gozzo multinodulare e forte anemia. In trattamento con neorecormon,ferro e folina, a breve dovrò asportare tiroide per un tir 3. Ora,succede che nel 2012 mi tolgono la pensione con la stessa diagnosi con cui me l'avevano riconosciuta,anzi con problematiche aggiuntive, mi richiamano a visita in gennaio,quando la mia pensione scadeva ad aprile,mi danno l'assegno di gennaio e febbraio,che poi mi richiederanno indietro,faccio a marzo 2012 una nuova visita , dopo due anni di attesa mi riconfermano l'80 % di invalidità,ieri mi arriva a casa la conferma e mi dicono gli arretrati,dovrò aspettare fine febbraio del corrente anno,per poter prendere i miei soldi, e sulla lettera leggo anche che a febbraio 2015,quindi fra un'anno,dovrò fare una nuova visita di revisione,la mia domanda è, COME È POSSIBILE? Con la mia patologia le cose potranno,purtroppo solo peggiorare,se mi confermano per due volte una pensione con queste patologie che non potranno mai rigredire come possono farmi passare nuovamente in visita? E sopratutto è possibile che mi chiedono di nuovo di riandare a visita? Attendo risposta,cordiali saluti.
[#1]
Spett.le Utente,
è facoltà della competente Commissione indicare nei verbali la necessità di revisione e la data in cui questa dovrà essere effettuata, nei casi che, a suo giudizio, siano da rivalutare dopo un certo periodo di tempo, in quanto sussistono possibilità di modificazione del grado di riduzione della capacità lavorativa dell'invalido civile.
Esistono tuttavia delle categorie di individui affetti da patologie tali, per cui le visite di revisione non sono previste, nel caso in cui le patologie da cui sono risultati affetti abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione.
Le 12 categorie sono contenute nel D.M. 2 agosto 2007, e fra queste risulta:
<... 3) Perdita della funzione emuntoria del rene, in trattamento dialitico, non trapiantabile.Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.Valutazione prognostica. Indicazione di trattamento dialitico in corso.....>
A rigori, il Suo caso non dovrebbe rientrare in tale fattispecie, poiché ha ottenuto il riconoscimento di riduzione permanente della capacità lavorativa nella misura dell'80%, e non dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione.
Se ritiene comunque di dover presentare ricorso, si rivolga ad un Ente di Patronato per la necessaria assistenza.
Disntini Saluti.
è facoltà della competente Commissione indicare nei verbali la necessità di revisione e la data in cui questa dovrà essere effettuata, nei casi che, a suo giudizio, siano da rivalutare dopo un certo periodo di tempo, in quanto sussistono possibilità di modificazione del grado di riduzione della capacità lavorativa dell'invalido civile.
Esistono tuttavia delle categorie di individui affetti da patologie tali, per cui le visite di revisione non sono previste, nel caso in cui le patologie da cui sono risultati affetti abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione.
Le 12 categorie sono contenute nel D.M. 2 agosto 2007, e fra queste risulta:
<... 3) Perdita della funzione emuntoria del rene, in trattamento dialitico, non trapiantabile.Diagnosi della specifica condizione patologica causa di grave compromissione dell'autonomia personale.Valutazione prognostica. Indicazione di trattamento dialitico in corso.....>
A rigori, il Suo caso non dovrebbe rientrare in tale fattispecie, poiché ha ottenuto il riconoscimento di riduzione permanente della capacità lavorativa nella misura dell'80%, e non dell'indennità di accompagnamento o di comunicazione.
Se ritiene comunque di dover presentare ricorso, si rivolga ad un Ente di Patronato per la necessaria assistenza.
Disntini Saluti.
[#2]
Utente
Quindi mi scusi dottore,devo aspettarmi ogni tre anni che questa pensione mi venga tolta e che quindi ogni tre anni dovrò cominciare sempre tutto daccapo? O che addirittura ci possa essere la possibilità che questa mi vengantolta del tutto?
Mi scusi per l'ignoranza ma non capisco proprio,cordiali saluti.
Mi scusi per l'ignoranza ma non capisco proprio,cordiali saluti.
[#3]
Spett.le Utente,
da quanto riferisce non necessariamente dovrà effettuare una visita di revisione ogni tre anni, ma dovrà certamente effettuarne una nel 2015.
Premesso che il beneficio economico che attualmente Le è stato concesso non dovrebbe essere la pensione di invalidità (per la quale è necessario il riconoscimento della totale e permanente inabilità lavorativa al 100%) bensì l'assegno di invalidità civile (per una riduzione della capacità lavorativa in misura dell'80% ), la conferma o la revoca di tale beneficio economico in sede di revisione è determinata dalla valutazione percentuale del grado di invalidità civile, nel senso che se per ipotesi alla futura visita di revisione fosse verificato un miglioramento clinico con riduzione della percentuale a meno del 74%, l'assegno di invalidità verrebbe sospeso; ove invece tale percentuale fosse pari al 74% o superiore, l'assegno verrebbe confermato; ove infine la percentuale fosse del 100%, verrebbe assegnata la pensione di invalidità civile.
Ciò, beninteso, in presenza dei requisiti reddituali necessari (il cui tetto viene aggiornato annualmente).
Distinti Saluti.
da quanto riferisce non necessariamente dovrà effettuare una visita di revisione ogni tre anni, ma dovrà certamente effettuarne una nel 2015.
Premesso che il beneficio economico che attualmente Le è stato concesso non dovrebbe essere la pensione di invalidità (per la quale è necessario il riconoscimento della totale e permanente inabilità lavorativa al 100%) bensì l'assegno di invalidità civile (per una riduzione della capacità lavorativa in misura dell'80% ), la conferma o la revoca di tale beneficio economico in sede di revisione è determinata dalla valutazione percentuale del grado di invalidità civile, nel senso che se per ipotesi alla futura visita di revisione fosse verificato un miglioramento clinico con riduzione della percentuale a meno del 74%, l'assegno di invalidità verrebbe sospeso; ove invece tale percentuale fosse pari al 74% o superiore, l'assegno verrebbe confermato; ove infine la percentuale fosse del 100%, verrebbe assegnata la pensione di invalidità civile.
Ciò, beninteso, in presenza dei requisiti reddituali necessari (il cui tetto viene aggiornato annualmente).
Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Mi scusi ma il fatto è che quando mi tolsero la invalidità civile,dissero appunto che secondo il medico legale che mi visitò,la mia percentuale doveva essere abbassata al 73% perchè secondo lei le mie condizioni di salute erano " migliorate" quando in realtà non era così,ma anzi erano sopraggiunte problematiche che prima non cerano, tanto è vero che ora con un ricorso mi hanno riconfermato l'80%, ciò che però forse non le ho spiegato bene è che la mia patologia,purtroppo, non potrà mai migliorare dalla situazione attuale,ma solo peggiorare,perchè la mia irc non potrà mai migliorare,ma il decorso purtroppo già è chiaro che sarà quello gia passato in precedenza,quindi dialisi e nuovo trapianto,per l'ipertensione invece nonostante le compresse che assumo,non potrà migliorare perchè,appena provano a togliere la terapia la mia pressione risale, e questo mi accadeva anche prima del trapianto,tanto è vero che ho dovuto fare un embolizzazione renale,perchè purtroppo era un problema legato al "rimasuglio" del rene che mi dava picchi di renina,e a quanto pare sta accadendo di nuovo da quello che dicono i medici,ma mentre prima stando in dialisi e non funzionando più per niente il rene poterono embolizzarlo,ora ovviamente fare una procedura di questo genere non è possibile,perchè seppure il rene non lavora al 100%,mi permette di andare avanti,l'anemia la stessa cosa non potrà regredire,perchè sono anemica da sempre,anche prima del trapianto e se smetto di fare il neorecormon dopo poco l'emoglobina scende di nuovo,infine la tiroide,sopraggiunta dopo il trapianto è una patologia che in famiglia,abbiamo un pò tutti, sia mamma che nonna hanno questi problemi,nonna l'ha dovuta asportare per un cancro, mamma ha il gozzo anche lei, ed io dovrò toglierla perchè corro il rischio di patologie maligne visti i numerosi noduli,sopratutto uno,di origine incerta. Ora non vorrei annoiarla,e mi scuso per il ripetermi, ma con le patologie da me sopra indicate,che MAI potranno regredire,come possono dirmi che ci possa essere la possibilità che qualcosa cambi in meglio, non mi fraintenda,ne sarei felicissima, ma so che non sarà mai così, quindi come possono farmi passare di nuovo in visita,sopratutto dopo un ricorso da me vinto? E poi ci potrà mai essere la possibilità che diventi permanente la mia invalidità o no? Cordiali saluti
[#5]
Spett.le Utente,
come Lei stessa ha constatato, la Commissione può indicare la necessità di una revisione nel 2015.
Per contestare tale indicazione, l'unica possibilità è quella di presentare ricorso giudiziale, e di far valere (come ha già fatto in passato) le Sue ragioni in tale sede.
Ancora Distinti Saluti.
come Lei stessa ha constatato, la Commissione può indicare la necessità di una revisione nel 2015.
Per contestare tale indicazione, l'unica possibilità è quella di presentare ricorso giudiziale, e di far valere (come ha già fatto in passato) le Sue ragioni in tale sede.
Ancora Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.7k visite dal 22/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.