Irc e invalidità civile
Buongiorno,
a fine 2021, causa tumore, ho subito una nefrectomia totale del rene sinistro con conseguente IRC cronica, attualmente in stadio 3b.
L'inps mi ha riconosciuto una percentuale di invalidità del 75%, rivedibile, la cui base (70%) è data dal codice 9323 (Neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale).
Considerato che la mia IRC non migliorerà (può solo peggiorare), mi chiedo se, in fase di futura revisione, c'è la possibilità che questa percentuale venga rivista al ribasso.
grazie.
a fine 2021, causa tumore, ho subito una nefrectomia totale del rene sinistro con conseguente IRC cronica, attualmente in stadio 3b.
L'inps mi ha riconosciuto una percentuale di invalidità del 75%, rivedibile, la cui base (70%) è data dal codice 9323 (Neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale).
Considerato che la mia IRC non migliorerà (può solo peggiorare), mi chiedo se, in fase di futura revisione, c'è la possibilità che questa percentuale venga rivista al ribasso.
grazie.
[#1]
Spett.le Utente,
la funzione renale residua è attualmente il riferimento per stabilire il grado percentuale di invalidità civile nel Suo caso.
Se la GFR dovesse rimanere superiore a 30 ml/min, la condizione non peggiorerebbe ed il grado di invalidità dovrebbe restare il medesimo, a meno di ulteriori nuove infermità.
Se invece sfortunatamente la GFR dovesse ridursi e fosse necessario procedere ad emodialisi, il grado percentuale aumenterebbe (da 91% a 100%).
Distinti Saluti.
la funzione renale residua è attualmente il riferimento per stabilire il grado percentuale di invalidità civile nel Suo caso.
Se la GFR dovesse rimanere superiore a 30 ml/min, la condizione non peggiorerebbe ed il grado di invalidità dovrebbe restare il medesimo, a meno di ulteriori nuove infermità.
Se invece sfortunatamente la GFR dovesse ridursi e fosse necessario procedere ad emodialisi, il grado percentuale aumenterebbe (da 91% a 100%).
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Grazie dottore. Il dubbio mi nasce dal fatto che, nelle tabelle inps, l'insufficienza renale ha dei propri valori di riferimento. Quindi il 70% derivante dalla patologia oncologica, seppur con esito favorevole (la nefrectomia ha completamente asportato il tumore), dovrebbe restare di base anche in fase di revisione ?
grazie ancora
grazie ancora
[#3]
Spett.le Utente,
le Tabelle utilizzabili per la valutazione delle percentuali di Invalidità Civile sono ancora quelle in allegato al D.M. 5-2-1992, che sono Tabelle di Legge, e non prevedono valutazioni per l'insufficienza renale se non in associazione con la sindrome nefrosica, e per la condizione in trattamento emodialitico.
Tutte le altre tabelle che sono state pubblicate nelle varie riviste, ed anche nelle circolari INPS, non hanno valore di Legge e son contestabili, ove vengano esplicitamente utilizzate.
Pertanto i valori di riferimento per l'insufficienza renale cronica, che probabilmente Lei ha avuto modo di leggere in qualche sito, possono essere disattesi, sia in aumento che in diminuzione, da chi effettua le revisioni (ed in tal senso i medici dell'AMIC dovrebbero vigilare su eventuali abusi).
Distinti Saluti.
le Tabelle utilizzabili per la valutazione delle percentuali di Invalidità Civile sono ancora quelle in allegato al D.M. 5-2-1992, che sono Tabelle di Legge, e non prevedono valutazioni per l'insufficienza renale se non in associazione con la sindrome nefrosica, e per la condizione in trattamento emodialitico.
Tutte le altre tabelle che sono state pubblicate nelle varie riviste, ed anche nelle circolari INPS, non hanno valore di Legge e son contestabili, ove vengano esplicitamente utilizzate.
Pertanto i valori di riferimento per l'insufficienza renale cronica, che probabilmente Lei ha avuto modo di leggere in qualche sito, possono essere disattesi, sia in aumento che in diminuzione, da chi effettua le revisioni (ed in tal senso i medici dell'AMIC dovrebbero vigilare su eventuali abusi).
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#4]
Utente
Dottore,
la ringrazio per le risposte. Il punto della mia domanda però era un altro, riferito alla percentuale 9323 (neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale). Questo codice ha un valor,e fisso, del 70%. Il mio dubbio quindi è: tra due anni ho la revisione. Questo valore può essere modificato oppure, dato che la mia "grave compromissione funzionale" resterà tale (se non peggio), il codice 9323 e quindi la percentuale del 70% non possono essere variati ?
grazie ancora per il supporto!
la ringrazio per le risposte. Il punto della mia domanda però era un altro, riferito alla percentuale 9323 (neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale). Questo codice ha un valor,e fisso, del 70%. Il mio dubbio quindi è: tra due anni ho la revisione. Questo valore può essere modificato oppure, dato che la mia "grave compromissione funzionale" resterà tale (se non peggio), il codice 9323 e quindi la percentuale del 70% non possono essere variati ?
grazie ancora per il supporto!
[#5]
Spett.le Utente,
senz'altro la voce "Neoplasie a prognosi favorevole, con grave compromissione funzionale" è soggetta a variazione nel tempo, tant'è che la Commissione ha ritenuto opportuno indicare la revisione a due anni, perché entro tale periodo possono ipotizzarsi variazioni cliniche e, di conseguenza, anche di incidenza funzionale dell'infermità.
Sarà la condizione clinica riscontrabile fra due anni a determinare la conferma o la variazione del punteggio percentuale.
Distinti Saluti.
senz'altro la voce "Neoplasie a prognosi favorevole, con grave compromissione funzionale" è soggetta a variazione nel tempo, tant'è che la Commissione ha ritenuto opportuno indicare la revisione a due anni, perché entro tale periodo possono ipotizzarsi variazioni cliniche e, di conseguenza, anche di incidenza funzionale dell'infermità.
Sarà la condizione clinica riscontrabile fra due anni a determinare la conferma o la variazione del punteggio percentuale.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#6]
Utente
Dottore buongiorno,
approfitto della sua cortesia per chiederle una sua ulteriore opinione.
Considerata la mia situazione (irc al terzo stadio e invalidità civile al 75%) un anno fa avevo provato a fare domanda per l'assegno ordinario di invalidita (modello ss3) per attestare una riduzione della capacità lavorativa a meno di 1/3, ma la domanda mi è stata respinta (da quel che ho capito, data la prognosi oncologica favorevole).
Nel corso dell'anno mi si sono però "accumulate", putroppo, altre problematiche, in particolare:
- Problemi alla schiena (protusioni multiple) che mi stanno causando lombosciatalgia ricorrente e con necessità di trattamento
- Reflusso gastroesofageo che, data la mia irc, non può essere trattato cronicamente con inibitori della pompa protonica e per il quale mi è stato prospettata la necessità di intervento chirurgico
- Problemi di prostata e di minzione, al momento trattati con assunzione cronica di vesomni.
Tutto questo per chiederle: a sua sensazione, può esserci spazio per provare a risottomettere la domanda per l'assegno ordinario di invalidità oppure no?
grazie ancora per la sua cortesia e buona giornata
approfitto della sua cortesia per chiederle una sua ulteriore opinione.
Considerata la mia situazione (irc al terzo stadio e invalidità civile al 75%) un anno fa avevo provato a fare domanda per l'assegno ordinario di invalidita (modello ss3) per attestare una riduzione della capacità lavorativa a meno di 1/3, ma la domanda mi è stata respinta (da quel che ho capito, data la prognosi oncologica favorevole).
Nel corso dell'anno mi si sono però "accumulate", putroppo, altre problematiche, in particolare:
- Problemi alla schiena (protusioni multiple) che mi stanno causando lombosciatalgia ricorrente e con necessità di trattamento
- Reflusso gastroesofageo che, data la mia irc, non può essere trattato cronicamente con inibitori della pompa protonica e per il quale mi è stato prospettata la necessità di intervento chirurgico
- Problemi di prostata e di minzione, al momento trattati con assunzione cronica di vesomni.
Tutto questo per chiederle: a sua sensazione, può esserci spazio per provare a risottomettere la domanda per l'assegno ordinario di invalidità oppure no?
grazie ancora per la sua cortesia e buona giornata
[#7]
Spett.le Utente,
per poter ottenere l'assegno di invalidità INPS (Legge222/84, art.1) l'assicurato, oltre al requisito contributivo, deve avere una riduzione della capacità lavorativa <in occupazioni confacenti alle attitudini> ridotta a meno di un terzo.
Esiste dunque una differenza con l'invalidità civile, in cui la riduzione della capacità lavorativa considerata è quella cosiddetta "generica", concetto teorico che fa riferimento a mansioni ordinarie non specializzate comportanti impegno psicofisico nè lieve nè eccessivo (in sintesi: quello dell'operaio generico).
Quindi il punto cruciale della valutazione per poter fruire dell'assegno ex Legge 222/84, art.1 è l'analisi delle "occupazioni confacenti alle Sue attitudini".
A mio parere, se l'attività che Lei svolge è un'attività sedentaria svolta in ambiente protetto, sarà difficile che Le venga riconosciuto il beneficio economico.
Se invece si tratta di un'attività usurante o pesante, comportante notevole impegno fisico, uso di macchine o strumenti pericolosi, lavoro notturno, deambulazione o spostamenti di sede od all'aperto, sarebbe probabile ottenere il riconscimento.
Distinti Saluti.
per poter ottenere l'assegno di invalidità INPS (Legge222/84, art.1) l'assicurato, oltre al requisito contributivo, deve avere una riduzione della capacità lavorativa <in occupazioni confacenti alle attitudini> ridotta a meno di un terzo.
Esiste dunque una differenza con l'invalidità civile, in cui la riduzione della capacità lavorativa considerata è quella cosiddetta "generica", concetto teorico che fa riferimento a mansioni ordinarie non specializzate comportanti impegno psicofisico nè lieve nè eccessivo (in sintesi: quello dell'operaio generico).
Quindi il punto cruciale della valutazione per poter fruire dell'assegno ex Legge 222/84, art.1 è l'analisi delle "occupazioni confacenti alle Sue attitudini".
A mio parere, se l'attività che Lei svolge è un'attività sedentaria svolta in ambiente protetto, sarà difficile che Le venga riconosciuto il beneficio economico.
Se invece si tratta di un'attività usurante o pesante, comportante notevole impegno fisico, uso di macchine o strumenti pericolosi, lavoro notturno, deambulazione o spostamenti di sede od all'aperto, sarebbe probabile ottenere il riconscimento.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.4k visite dal 10/01/2024.
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