Rottura tendine d'achille dx e limitazione funzionale caviglia piede
un incidente sul lavoro , mi sono rotto il tendine d'achille , l'inail mi ha riconosciuto , rottura tendine d'achille e limitazione funzionale caviglia piede , mi saprebbe dire quale punteggio di invalidita mi dovevano riconoscere, visto che presento queste tre caratteristiche e nel totale l'inail mi ha solo riconosciuto il 12%
Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8
Cicatrici cutanee deturpanti, non interessanti il volto ed il collo Fino a 12
limitazione funzionale caviglia Fino a 12.
grazie
Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8
Cicatrici cutanee deturpanti, non interessanti il volto ed il collo Fino a 12
limitazione funzionale caviglia Fino a 12.
grazie
[#1]
Spett.le Utente,
è comprensibile che dopo aver ricevuto la valutazione dei postumi di infortunio INAIL ci si ponga il dubbio sulla congruità della percentuale di danno biologico che è stata riconosciuta.
E' quindi logico che l'interessato, per prima cosa, sapendo che esistono delle tabelle che riportano valori delle menomazioni, vada a leggere quali sono le percentuali delle voci attinenti alle infermità residuate, e subito le confronti col valore che l'Istituto ha loro assegnato.
Tuttavia, prima di provare a risponderLe, è d'obbligo precisare alcuni punti.
In primo luogo, come uno strumento musicale deve essere suonato da un musicista, altrimenti produce soltanto note stonate, così anche le tabelle allegate al D.M. 12 luglio 2000 sono uno strumento che deve essere utilizzato da un professionista medico-legale, che sappia interpretare correttamente il suggerimento tabellare, per giungere mediante l'applicazione della metodologia propria della disciplina, ad una giusta, o quantomeno equa, valutazione del danno alla salute del periziando.
Ancora, va sottolineato che, a differenza del passato (prima del D.M. in questione) le valutazioni erano espresse in termini di "riduzione della capacità lavorativa" (o meglio, della cosiddetta attitudine al lavoro), mentre attualmente il riferimento è il danno alla salute (danno biologico); ne deriva che, ad esempio, una menomazione che riduce la capacità lavorativa del 100% in genere determina un danno alla salute percentualmente molto inferiore, se si considera che il 100% del danno biologico si ha con una grave compromissione della vita, e non solo dell'attitudine al lavoro.
Infine, un ultimo dato che va considerato è quello delle menomazioni multiple monocrone, che devono essere sommate non con una somma aritmetica, bensì mediante una valutazione complessiva, in cui i valori delle singole menomazioni sono proporzionalmente e progressivamente ridotti rispetto all'originale valore tabellato.
E si badi bene: ove la voce tabellare riporti "fino a ..." non significa che la menomazione sia pari al valore indicato, che è da considerarsi il massimo per tale infermità (ad esempio, in caso di rottura del tendine di Achille, "fino ad 8" deve essere letto "da zero fino ad 8", dove sarà zero la rottura del tendine che abbia minor rilevanza, e sarà 8 la rottura del tendine che comporti la menomazione più rilevante possibile).
Ciò detto, in parte si può già dare risposta al Suo quesito, nel senso che la sola lettura della tabella e la somma aritmetica delle menomazioni percentuali che Lei riporta è certamente superiore alla valutazione complessiva a cui i sanitari dell'Istituto sono giunti nel Suo caso.
Tuttavia in questa sede non è possibile effettuare un'attendibile valutazione dell'equa percentuale del danno alla salute conseguente al Suo infortunio, in quanto per fare ciò è indispensabile un attento esame di tutta la documentazione sanitaria pertinente al caso, e soprattutto una visita diretta del periziando, mediante cui stabilire quali sono le effettive menomazioni (cioè il numero su cui ponderare il "fino a" della tabella).
Qualsiasi ipotesi di valutazione con espressione di un valore percentuale, effettuata senza tale metodologia, non rientra nei criteri su cui si basa la medicina legale e delle assicurazioni.
In conclusione, Le suggerisco, per chiarire il dubbio sulla correttezza della valutazione che ha ricevuto, di sottoporre il caso ad un Ente di Patronato, tenendo presente che è possibile, a mente del Testo Unico sugli infortuni lavorativi, presentare opposizione amministrativa o ricorso giudiziale avverso i provvedimenti dell'INAIL:
https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prestazioni/infortunio-sul-lavoro/lavoratore/opposizione-amministrativa-e-ricorso-giudiziale.html
Distinti Saluti.
è comprensibile che dopo aver ricevuto la valutazione dei postumi di infortunio INAIL ci si ponga il dubbio sulla congruità della percentuale di danno biologico che è stata riconosciuta.
E' quindi logico che l'interessato, per prima cosa, sapendo che esistono delle tabelle che riportano valori delle menomazioni, vada a leggere quali sono le percentuali delle voci attinenti alle infermità residuate, e subito le confronti col valore che l'Istituto ha loro assegnato.
Tuttavia, prima di provare a risponderLe, è d'obbligo precisare alcuni punti.
In primo luogo, come uno strumento musicale deve essere suonato da un musicista, altrimenti produce soltanto note stonate, così anche le tabelle allegate al D.M. 12 luglio 2000 sono uno strumento che deve essere utilizzato da un professionista medico-legale, che sappia interpretare correttamente il suggerimento tabellare, per giungere mediante l'applicazione della metodologia propria della disciplina, ad una giusta, o quantomeno equa, valutazione del danno alla salute del periziando.
Ancora, va sottolineato che, a differenza del passato (prima del D.M. in questione) le valutazioni erano espresse in termini di "riduzione della capacità lavorativa" (o meglio, della cosiddetta attitudine al lavoro), mentre attualmente il riferimento è il danno alla salute (danno biologico); ne deriva che, ad esempio, una menomazione che riduce la capacità lavorativa del 100% in genere determina un danno alla salute percentualmente molto inferiore, se si considera che il 100% del danno biologico si ha con una grave compromissione della vita, e non solo dell'attitudine al lavoro.
Infine, un ultimo dato che va considerato è quello delle menomazioni multiple monocrone, che devono essere sommate non con una somma aritmetica, bensì mediante una valutazione complessiva, in cui i valori delle singole menomazioni sono proporzionalmente e progressivamente ridotti rispetto all'originale valore tabellato.
E si badi bene: ove la voce tabellare riporti "fino a ..." non significa che la menomazione sia pari al valore indicato, che è da considerarsi il massimo per tale infermità (ad esempio, in caso di rottura del tendine di Achille, "fino ad 8" deve essere letto "da zero fino ad 8", dove sarà zero la rottura del tendine che abbia minor rilevanza, e sarà 8 la rottura del tendine che comporti la menomazione più rilevante possibile).
Ciò detto, in parte si può già dare risposta al Suo quesito, nel senso che la sola lettura della tabella e la somma aritmetica delle menomazioni percentuali che Lei riporta è certamente superiore alla valutazione complessiva a cui i sanitari dell'Istituto sono giunti nel Suo caso.
Tuttavia in questa sede non è possibile effettuare un'attendibile valutazione dell'equa percentuale del danno alla salute conseguente al Suo infortunio, in quanto per fare ciò è indispensabile un attento esame di tutta la documentazione sanitaria pertinente al caso, e soprattutto una visita diretta del periziando, mediante cui stabilire quali sono le effettive menomazioni (cioè il numero su cui ponderare il "fino a" della tabella).
Qualsiasi ipotesi di valutazione con espressione di un valore percentuale, effettuata senza tale metodologia, non rientra nei criteri su cui si basa la medicina legale e delle assicurazioni.
In conclusione, Le suggerisco, per chiarire il dubbio sulla correttezza della valutazione che ha ricevuto, di sottoporre il caso ad un Ente di Patronato, tenendo presente che è possibile, a mente del Testo Unico sugli infortuni lavorativi, presentare opposizione amministrativa o ricorso giudiziale avverso i provvedimenti dell'INAIL:
https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prestazioni/infortunio-sul-lavoro/lavoratore/opposizione-amministrativa-e-ricorso-giudiziale.html
Distinti Saluti.
[#2]
Utente
Nel 2003 ricostruzione del LCA ginocchio sx ( Napoli) - nell'agosto 2017 episodi ripetuti di versamenti articolari dopo
trauma distorsivo; nel novembre 2017 riscontro di stafilococco e Pseudomonas nel liquido articolare del ginocchio sx -
Esiti Artrite settica ginocchio sx (bonifica artroscopica del novembre 2017 dopo riscontro di Stafilococco e Pseudomonas
aeruginosa )
esiti tenoraffia t achilleo dx del 2015 trattata chirurgicamente -
al controllo odierno il ginocchio sx è asciutto , flesso di 5 /8 circa , mobile in flessione fino 85 circa con blocco
meccanico , scrosci alla mobilizzazione con dolenzia diffusa ; in atto cute in ordine , non segni apparenti di flogosi ;
limitazione deambulatoria -
TT dx diffusamente impastata , mobile per 2/4 circa con segni di insufficienza venosa cronica con segni clinici di
Algodistrofia
visionata la RMN del ginocchio sx -
consiglio : rx TT e piede dx 2p - ginnastica e piscina per mantenimento dell'articolarità residua del ginocchio sx e della TT
dx
Si valuterà in base all'evoluzione clinica ed alla limitazione funzionale del ginocchio sx ,previi esami che escludano fattori
infettivi in atto (scinti , biopsia ed es ematochimici )ev protesizzazione del ginocchio sx - alla TT dx cicli di FKT ed uso di
plantare su misura
trauma distorsivo; nel novembre 2017 riscontro di stafilococco e Pseudomonas nel liquido articolare del ginocchio sx -
Esiti Artrite settica ginocchio sx (bonifica artroscopica del novembre 2017 dopo riscontro di Stafilococco e Pseudomonas
aeruginosa )
esiti tenoraffia t achilleo dx del 2015 trattata chirurgicamente -
al controllo odierno il ginocchio sx è asciutto , flesso di 5 /8 circa , mobile in flessione fino 85 circa con blocco
meccanico , scrosci alla mobilizzazione con dolenzia diffusa ; in atto cute in ordine , non segni apparenti di flogosi ;
limitazione deambulatoria -
TT dx diffusamente impastata , mobile per 2/4 circa con segni di insufficienza venosa cronica con segni clinici di
Algodistrofia
visionata la RMN del ginocchio sx -
consiglio : rx TT e piede dx 2p - ginnastica e piscina per mantenimento dell'articolarità residua del ginocchio sx e della TT
dx
Si valuterà in base all'evoluzione clinica ed alla limitazione funzionale del ginocchio sx ,previi esami che escludano fattori
infettivi in atto (scinti , biopsia ed es ematochimici )ev protesizzazione del ginocchio sx - alla TT dx cicli di FKT ed uso di
plantare su misura
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 22.1k visite dal 09/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.