Infortunio o malattia professionale
Buonasera
Sono affetto da fascite plantare cronica il che mi tiene fermo dal lavoro.
Il 20 giugno ho subito una caduta dalle scale al lavoro procurandomi una distorsione di 2 grado al piede DX, INAIL mi ha mandato a fare riabilitazione cosi come suggerito dal mio ortopedico che mi segue e che mi opererà per la fascia plantare.
La riabilitazione inizialmente viene valutata dal medico fisiatra del poliambulatorio il quale visitandomi a suggerito a INAIL di potermi fare una ecocolordopler e un EMG arti inferiori ed un 2 ciclo di idrokinesiterapia se persiste dolore.
INAIL non ne ha voluto sapere chiudendomi infortunio il 16 agosto nonostante io avevo dei dolori atroci e piede/caviglia gonfia.
Ricorro alla mutua, nel frattempo chiamo ufficio personale per poter rientrare ma devo fare visita medica competente 22/08, esco dalla visita con una inidoneità di 1 mese per via della fatica a deambulare.
Il 22/09 faccio nuovamente visita dal Medico Competente il quale mi da delle limitazioni che il datore di lavoro si trova costretto a mettermi, in aspettativa retribuita.
Fino a prossima revisione 22/11.
Il 25/09 sento ortopedico per continui dolori atroci.
Il 05/10 vengo visitato dal ortopedico che mi riscontra che probabilmente ce lo schiacciamento del nervo mediale e mi prescrive una EMG.
Il 11/10 faccio visita al neurologo che mi esegue la EMG confermando lo schiacciamento del nervo mediale (sindrome tunnel tarsale).
Oggi 12/10 sono andato da ortopedico confermandomi: Il paziente ha eseguito esame elettromiografico che evidenzia
sindrome del tunnel tarsale piede dx.
Paziente già in lista operatoria (fine novembre/ inizio dicembre) per Fascite plantare cronica.
In concomitanza alla fasciotomia sarà eseguita anche neurolisi del nervo tibiale posteriore e dei suoi rami terminali al tunnel tarsale piede dx.
Le ho chiesto se sindrome tunnel tarsale è qualcosa che ha a che vedere con l'infortunio, trauma distorsivo del 20/06, la sua risposta è che secondo lui più che infortunio sarebbe Malattia Professionale.
Non so che fare se riaprire infortunio o avviare pratiche per malattia professionale e se tale patologia rientra nelle MP di INAIL
Perchè ho fatto una ricerca su internet e dice che posso riaprirlo solo in caso della ripresa del lavoro ma nel mio caso è impossibile per via della non idoneità e della messa in aspettativa da parte del datore si lavoro.
Grazie a chi mi risponderà
Sono affetto da fascite plantare cronica il che mi tiene fermo dal lavoro.
Il 20 giugno ho subito una caduta dalle scale al lavoro procurandomi una distorsione di 2 grado al piede DX, INAIL mi ha mandato a fare riabilitazione cosi come suggerito dal mio ortopedico che mi segue e che mi opererà per la fascia plantare.
La riabilitazione inizialmente viene valutata dal medico fisiatra del poliambulatorio il quale visitandomi a suggerito a INAIL di potermi fare una ecocolordopler e un EMG arti inferiori ed un 2 ciclo di idrokinesiterapia se persiste dolore.
INAIL non ne ha voluto sapere chiudendomi infortunio il 16 agosto nonostante io avevo dei dolori atroci e piede/caviglia gonfia.
Ricorro alla mutua, nel frattempo chiamo ufficio personale per poter rientrare ma devo fare visita medica competente 22/08, esco dalla visita con una inidoneità di 1 mese per via della fatica a deambulare.
Il 22/09 faccio nuovamente visita dal Medico Competente il quale mi da delle limitazioni che il datore di lavoro si trova costretto a mettermi, in aspettativa retribuita.
Fino a prossima revisione 22/11.
Il 25/09 sento ortopedico per continui dolori atroci.
Il 05/10 vengo visitato dal ortopedico che mi riscontra che probabilmente ce lo schiacciamento del nervo mediale e mi prescrive una EMG.
Il 11/10 faccio visita al neurologo che mi esegue la EMG confermando lo schiacciamento del nervo mediale (sindrome tunnel tarsale).
Oggi 12/10 sono andato da ortopedico confermandomi: Il paziente ha eseguito esame elettromiografico che evidenzia
sindrome del tunnel tarsale piede dx.
Paziente già in lista operatoria (fine novembre/ inizio dicembre) per Fascite plantare cronica.
In concomitanza alla fasciotomia sarà eseguita anche neurolisi del nervo tibiale posteriore e dei suoi rami terminali al tunnel tarsale piede dx.
Le ho chiesto se sindrome tunnel tarsale è qualcosa che ha a che vedere con l'infortunio, trauma distorsivo del 20/06, la sua risposta è che secondo lui più che infortunio sarebbe Malattia Professionale.
Non so che fare se riaprire infortunio o avviare pratiche per malattia professionale e se tale patologia rientra nelle MP di INAIL
Perchè ho fatto una ricerca su internet e dice che posso riaprirlo solo in caso della ripresa del lavoro ma nel mio caso è impossibile per via della non idoneità e della messa in aspettativa da parte del datore si lavoro.
Grazie a chi mi risponderà
[#1]
Spett.le Utente,
probabilmente c'è un misundestanding: la malattia professionale può essere invocata se esiste una causa che agisce in modo lento e progressivo sull'organismo. Tuttavia, non è sufficiente l'occasione di lavoro per sussistere: è necessario un rapporto casuale o concausale diretto tra la malattia professionale e il rischio di malattia.
Ora Lei non riporta quale attività lavorativa svolge, ma non sono a conoscenza di lavorazioni che espongano al rischio di fascite plantare, se non quella dell'uso continuo di scarpe antinfortunistiche non adatte alla conformazione del piede. Tale fattispecie comunque dovrebbe trovare conferma nella storia lavorativa e nei dati disponibili nella cartelle sanitarie e di rischio redatte dal Medico Competente della Sua azienda.
Peraltro la condizione è stata evidenziata in occasione di un infortunio, per cui le possibilità sono due:
- o esiste nesso causale con l'evento lesivo infortunistico, e la condizione va inquadrata come postumi di infortunio; in tale caso potrà riaprire la temporanea al cessare del periodo di aspettativa, quindi subito dopo la ripresa dell'attività lavorativa;
- o non esiste tale nesso, ed allora si può valutare, di concerto con il Medico Competente ed il Suo medico curante, l'istanza per malattia professionale.
Distinti Saluti.
probabilmente c'è un misundestanding: la malattia professionale può essere invocata se esiste una causa che agisce in modo lento e progressivo sull'organismo. Tuttavia, non è sufficiente l'occasione di lavoro per sussistere: è necessario un rapporto casuale o concausale diretto tra la malattia professionale e il rischio di malattia.
Ora Lei non riporta quale attività lavorativa svolge, ma non sono a conoscenza di lavorazioni che espongano al rischio di fascite plantare, se non quella dell'uso continuo di scarpe antinfortunistiche non adatte alla conformazione del piede. Tale fattispecie comunque dovrebbe trovare conferma nella storia lavorativa e nei dati disponibili nella cartelle sanitarie e di rischio redatte dal Medico Competente della Sua azienda.
Peraltro la condizione è stata evidenziata in occasione di un infortunio, per cui le possibilità sono due:
- o esiste nesso causale con l'evento lesivo infortunistico, e la condizione va inquadrata come postumi di infortunio; in tale caso potrà riaprire la temporanea al cessare del periodo di aspettativa, quindi subito dopo la ripresa dell'attività lavorativa;
- o non esiste tale nesso, ed allora si può valutare, di concerto con il Medico Competente ed il Suo medico curante, l'istanza per malattia professionale.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Buona sera Dottore, grazie per la risposta.
Sono Capolinea di una nota azienda alimentare, faccio turni notturni e diurni 8 ore da lunedi a venerdi e nel periodo di campagna del pomodoro a ciclo continuo.
quindi dovrei aspettare di chiudere Aspettativa poi riprendere il lavoro per poi recarmi al PS riaprire per poi essere operato giusto?
Sono Capolinea di una nota azienda alimentare, faccio turni notturni e diurni 8 ore da lunedi a venerdi e nel periodo di campagna del pomodoro a ciclo continuo.
quindi dovrei aspettare di chiudere Aspettativa poi riprendere il lavoro per poi recarmi al PS riaprire per poi essere operato giusto?
[#4]
"aspettare di chiudere Aspettativa poi riprendere il lavoro per poi recarmi al PS riaprire per poi essere operato giusto?"
Può riaprire la temporanea per prosecuzione dell'infortunio non solo il PS, ma anche il Suo Medico curante.
Distinti Saluti.
Può riaprire la temporanea per prosecuzione dell'infortunio non solo il PS, ma anche il Suo Medico curante.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#6]
Spett.le Utente,
a mio parere lo può fare anche senza rientrare in servizio, essendo cessato il periodo di aspettativa, e quindi risultando Lei in attualità di lavoro.
Poichè questo aspetto riguarda non tanto la medicina legale, ma piuttosto il Suo contratto lavorativo, provi ad avere conferma dalla gestione del personale della Sua azienda.
Distinti Saluti.
a mio parere lo può fare anche senza rientrare in servizio, essendo cessato il periodo di aspettativa, e quindi risultando Lei in attualità di lavoro.
Poichè questo aspetto riguarda non tanto la medicina legale, ma piuttosto il Suo contratto lavorativo, provi ad avere conferma dalla gestione del personale della Sua azienda.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 12/10/2023.
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