Legamenti rachide cervicale
Gentili dottori
Mi permetto di esporvi il mio caso che sembra non avere soluzione e Vi sarò grato se avrete la pazienza e la cortesia di rispondermi.
Sono un ragazzo di 26 anni siciliano, che circa 6 anni fa ha avuto un incidente con la moto. Praticamente ho battuto la testa (avevo il casco) nello sportello di un camion che mi accingevo a superare. Proprio nel momento in cui stavo superando, il conducente fermo in mezzo la strada, apre lo sportello ed io vado a finirgli contro.
Inizialmente non ho riportato alcun disturbo, tanto è vero che non sono stato ricoverato in ospedale e sono tornato a casa guidando la moto normalmente. Dopo però 15 giorni dall'accaduto, improvvisamente e tutto in una notte, sono comparsi i seguenti sintomi: vertigini soggettive, cioè un senso perenne di essere come sopra una barca, nausea, disturbi alla visione (visione sfocata, ondulata e fotosensibilità) sensazione di nistagmo, dolore forte al collo. Il tutto accopmagnato da una febbre che non superava mai i 37.5 gradi.
Ho eseguito tantissimi esami diagnostici tra cui: esami di sangue con ricerca anticorpale di diversi agenti patogeni. L'unica cosa positiva era un IgG positivo per mononucleosi, come condizione di un'infezione pregressa; Angio-Tac Cranio e RMN Encefalo senza MDC, negative; Rx rachide cervicale + proiez. oblique e trans-orale, di cui il referto era: "attenuazione della fisiologica lordosi cervicale. Accentuate impronte discali a carico delle limitanti somatiche inferiori di C5 e superiore C6; accenno a riduzione di ampiezza dello spazio discale C5-C6 in sede posteriore e del corrispondente forame di coniugazione di sinsitra"; Tac rx cervicale, negativa; RMN rachide cervicale e dorsale di cui il referto (relativo al rachide cervicale) era praticamente identico a quello dell'rx; RMN alle rocche petrose e all'angolo ponto-cerebellare, anche questi negativi; esame otoneurologico con videoculografia, esame audiometrico, Vemps, pedana stabilometrica statica e dinamica, baropodometria, GPS, impedenzometria, potenziali evocati uditivi e visivi, tutti nella norma; TAC senza MDC alle rocche petrose ove si evince: "A destra: Ampliamneto dell'incisura del foro lacero-posteriore che mostra margini regolari. Detto reperto assume stretta contiguità con l'acquedotto del vestibolo, lievemente ampliato e del canale semicircolare posteriore in assenza di evidente interruzione di parete (che tra l'altro mi hanno detto essere un fatto anatomico che non ha alcuna attinenza con i miei disturbi)"; elettroencefalogramma, eco-color doppler ai vasi epiaortici, anche questi nella norma; visite neurologiche, e moltissime visite oculistiche, anche queste risultate nella norma.
Dopo sei anni di sofferenza, permangono ancora questo senso di instabilità perenne che, peraltro, ho sempre avvertito nella regione nucale, i disturbi alla visione soprattutto sensazione di nistagmo, visione confusa e ondulata degli oggetti, fotosensibilità (ho praticamente sempre la sensazione di essere abbagliato), sensazione di tensione agli occhi e forte dolore al collo. Inutile dire che la qualità della mia vita è pessima. In tutti questi anni, dal momento che molti medici (soprattutto fisiatri ed ortopedici) asserivano che questa sintomatologia dipendesse dal collo ( anche se mai specificandomi cosa fosse successo) l'unico beneficio l'ho avuto facendo attività fisica e in particolare nuoto. Dopo 4 anni di nuoto (ho cominciato a nuotare nel 2002) sono stato molto meglio, ma questo senso di instabilità, anche se notevolmente ridotto, permaneva sempre.
Purtroppo oggi la sintomatologia è peggiorata nuovamente in concomitanza con un viaggio in aereo pessimo in cui vi sono state fortissime turbolenze.
A gennaio di quest'anno ho eseguito un particolare tipo di RMN per esaminare i legamenti del rachide cervicale: l'esito è stato quello di un danno bilaterale al legamento trasverso dell'atlante di grado 1-2, e di un danno al legamento alare sempre dell'atlante di grado 3 a sinistra e di grado 2 a destra.
Ma cosa significa grado 1, grado 2 grado 3? I legamenti sono rotti o solo danneggiati? E’ necessario un intervento chirurgico per la stabilizzazione del rachide cervicale? Purtroppo nessun medico ad oggi ha saputo rispondere a tale domanda.
Io vorrei gentilmente sapere se tale danno giustifica tutta questa sintomatologia e se esiste qualche tipo di terapia da fare.
Ringraziando anticipatamente tutti coloro che avranno la cortesia di rispondermi, pongo cordiali saluti.
Mi permetto di esporvi il mio caso che sembra non avere soluzione e Vi sarò grato se avrete la pazienza e la cortesia di rispondermi.
Sono un ragazzo di 26 anni siciliano, che circa 6 anni fa ha avuto un incidente con la moto. Praticamente ho battuto la testa (avevo il casco) nello sportello di un camion che mi accingevo a superare. Proprio nel momento in cui stavo superando, il conducente fermo in mezzo la strada, apre lo sportello ed io vado a finirgli contro.
Inizialmente non ho riportato alcun disturbo, tanto è vero che non sono stato ricoverato in ospedale e sono tornato a casa guidando la moto normalmente. Dopo però 15 giorni dall'accaduto, improvvisamente e tutto in una notte, sono comparsi i seguenti sintomi: vertigini soggettive, cioè un senso perenne di essere come sopra una barca, nausea, disturbi alla visione (visione sfocata, ondulata e fotosensibilità) sensazione di nistagmo, dolore forte al collo. Il tutto accopmagnato da una febbre che non superava mai i 37.5 gradi.
Ho eseguito tantissimi esami diagnostici tra cui: esami di sangue con ricerca anticorpale di diversi agenti patogeni. L'unica cosa positiva era un IgG positivo per mononucleosi, come condizione di un'infezione pregressa; Angio-Tac Cranio e RMN Encefalo senza MDC, negative; Rx rachide cervicale + proiez. oblique e trans-orale, di cui il referto era: "attenuazione della fisiologica lordosi cervicale. Accentuate impronte discali a carico delle limitanti somatiche inferiori di C5 e superiore C6; accenno a riduzione di ampiezza dello spazio discale C5-C6 in sede posteriore e del corrispondente forame di coniugazione di sinsitra"; Tac rx cervicale, negativa; RMN rachide cervicale e dorsale di cui il referto (relativo al rachide cervicale) era praticamente identico a quello dell'rx; RMN alle rocche petrose e all'angolo ponto-cerebellare, anche questi negativi; esame otoneurologico con videoculografia, esame audiometrico, Vemps, pedana stabilometrica statica e dinamica, baropodometria, GPS, impedenzometria, potenziali evocati uditivi e visivi, tutti nella norma; TAC senza MDC alle rocche petrose ove si evince: "A destra: Ampliamneto dell'incisura del foro lacero-posteriore che mostra margini regolari. Detto reperto assume stretta contiguità con l'acquedotto del vestibolo, lievemente ampliato e del canale semicircolare posteriore in assenza di evidente interruzione di parete (che tra l'altro mi hanno detto essere un fatto anatomico che non ha alcuna attinenza con i miei disturbi)"; elettroencefalogramma, eco-color doppler ai vasi epiaortici, anche questi nella norma; visite neurologiche, e moltissime visite oculistiche, anche queste risultate nella norma.
Dopo sei anni di sofferenza, permangono ancora questo senso di instabilità perenne che, peraltro, ho sempre avvertito nella regione nucale, i disturbi alla visione soprattutto sensazione di nistagmo, visione confusa e ondulata degli oggetti, fotosensibilità (ho praticamente sempre la sensazione di essere abbagliato), sensazione di tensione agli occhi e forte dolore al collo. Inutile dire che la qualità della mia vita è pessima. In tutti questi anni, dal momento che molti medici (soprattutto fisiatri ed ortopedici) asserivano che questa sintomatologia dipendesse dal collo ( anche se mai specificandomi cosa fosse successo) l'unico beneficio l'ho avuto facendo attività fisica e in particolare nuoto. Dopo 4 anni di nuoto (ho cominciato a nuotare nel 2002) sono stato molto meglio, ma questo senso di instabilità, anche se notevolmente ridotto, permaneva sempre.
Purtroppo oggi la sintomatologia è peggiorata nuovamente in concomitanza con un viaggio in aereo pessimo in cui vi sono state fortissime turbolenze.
A gennaio di quest'anno ho eseguito un particolare tipo di RMN per esaminare i legamenti del rachide cervicale: l'esito è stato quello di un danno bilaterale al legamento trasverso dell'atlante di grado 1-2, e di un danno al legamento alare sempre dell'atlante di grado 3 a sinistra e di grado 2 a destra.
Ma cosa significa grado 1, grado 2 grado 3? I legamenti sono rotti o solo danneggiati? E’ necessario un intervento chirurgico per la stabilizzazione del rachide cervicale? Purtroppo nessun medico ad oggi ha saputo rispondere a tale domanda.
Io vorrei gentilmente sapere se tale danno giustifica tutta questa sintomatologia e se esiste qualche tipo di terapia da fare.
Ringraziando anticipatamente tutti coloro che avranno la cortesia di rispondermi, pongo cordiali saluti.
[#1]
Egr. signore di Palermo .
Il suo e' un caso molto complesso già visitando, facendo esami clinici, e valutando la documentazione medica, si immagini poter dire qualcosa on-line.
Comunque cercherò di esserle di aiuto.
Ho letto attentamente il suo caso clinico e vedo che descrive tante analisi, esami strumentali e quant'altro ma non parla nè dei trattamenti eseguiti: nè farmacologici, nè fisiochinesici.
E molto difficile fare una valutazione, senza analizzare con attenzione e con minuziosità l'esame ispettivo e clinico-funzionale del rachide cervicale e degli arti superiori, valutare la stabilità e tutto il corredo clinico-sintomatologico
Cercherò di essere più chiaro possibile,dando qualche ragguaglio alla luce della mia lunga esperienza nello specifico.
Verosimilmente lei ha riportato un trauma distorsivo del rachide cervicale, come un “ colpo di frusta cervicale”, con l'insorgenza di quelle
"sindromi tardive " ampiamente descritte in letteratura.
Ovvero,vi è una riduzione della lordosi cervicale con rettilineizzazione del rachide cervicale, vi può essere o meno discopatia cervicale con protrusione discale.
E’ importante valutare il rachide cervicale e tutto il quadro clinico che è sempre complesso e polimorfo, la rxgrafia anche nelle proiezioni dinamiche
1° cosa da fare : è escludere qualsiasi turba di origine centrale e/o dovuta ad una patologia organica settoriale.
2° Se otoiatri, oculisti, neurologi dicono che non ha nulla per i loro settori.
3° Un consulto neurochirurgico si impone per valutare la stabilità del suo rachide cervicale.Da quanto mi dice è importante il parere di un collega neurochirurgo, ma escludo una lesione ai legamenti del collo, insorta tanto tempo dopo il trauma,circa gg. 15, la lesione capsulo-legamentosa con i disturbi del trauma avviene nell’istante del trauma.
Invece nella traumatologia del rachide cervicale : Spesso la sindrome vertiginoso-posturale con acufeni ed altre turbe otoiatriche, turbe neurovegetative,come turbe del sonno, dell'attenzione della memoria, turbe visive,alterazioni disfunzionali dell'artic. Temporo-mandibolari ed altro come cervicalgie persistenti e cefalalgie, sono esiti di un trauma distorsivo del rachide cervicale.
Per coinvolgimento del sistema nervoso del simpatico cervicale e dell'arteria vertebrale con interessamneto del sistema vestibolare che stanno nella regione nucale.
Deve rivolgersi ad uno specialista ortopedico valido per un controllo completo e ad un fisiatra esperto anche in Medicina Manuale, che sappia fare oltre la massoterapia, la chinesi graduale e , se occorre qualche mobilizzazione articolare, sempre se necessaria . Sono importanti gli esami radiografici e la rmn .
Mi faccia sapere e Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo // Fisiatra
Università di Messina
Il suo e' un caso molto complesso già visitando, facendo esami clinici, e valutando la documentazione medica, si immagini poter dire qualcosa on-line.
Comunque cercherò di esserle di aiuto.
Ho letto attentamente il suo caso clinico e vedo che descrive tante analisi, esami strumentali e quant'altro ma non parla nè dei trattamenti eseguiti: nè farmacologici, nè fisiochinesici.
E molto difficile fare una valutazione, senza analizzare con attenzione e con minuziosità l'esame ispettivo e clinico-funzionale del rachide cervicale e degli arti superiori, valutare la stabilità e tutto il corredo clinico-sintomatologico
Cercherò di essere più chiaro possibile,dando qualche ragguaglio alla luce della mia lunga esperienza nello specifico.
Verosimilmente lei ha riportato un trauma distorsivo del rachide cervicale, come un “ colpo di frusta cervicale”, con l'insorgenza di quelle
"sindromi tardive " ampiamente descritte in letteratura.
Ovvero,vi è una riduzione della lordosi cervicale con rettilineizzazione del rachide cervicale, vi può essere o meno discopatia cervicale con protrusione discale.
E’ importante valutare il rachide cervicale e tutto il quadro clinico che è sempre complesso e polimorfo, la rxgrafia anche nelle proiezioni dinamiche
1° cosa da fare : è escludere qualsiasi turba di origine centrale e/o dovuta ad una patologia organica settoriale.
2° Se otoiatri, oculisti, neurologi dicono che non ha nulla per i loro settori.
3° Un consulto neurochirurgico si impone per valutare la stabilità del suo rachide cervicale.Da quanto mi dice è importante il parere di un collega neurochirurgo, ma escludo una lesione ai legamenti del collo, insorta tanto tempo dopo il trauma,circa gg. 15, la lesione capsulo-legamentosa con i disturbi del trauma avviene nell’istante del trauma.
Invece nella traumatologia del rachide cervicale : Spesso la sindrome vertiginoso-posturale con acufeni ed altre turbe otoiatriche, turbe neurovegetative,come turbe del sonno, dell'attenzione della memoria, turbe visive,alterazioni disfunzionali dell'artic. Temporo-mandibolari ed altro come cervicalgie persistenti e cefalalgie, sono esiti di un trauma distorsivo del rachide cervicale.
Per coinvolgimento del sistema nervoso del simpatico cervicale e dell'arteria vertebrale con interessamneto del sistema vestibolare che stanno nella regione nucale.
Deve rivolgersi ad uno specialista ortopedico valido per un controllo completo e ad un fisiatra esperto anche in Medicina Manuale, che sappia fare oltre la massoterapia, la chinesi graduale e , se occorre qualche mobilizzazione articolare, sempre se necessaria . Sono importanti gli esami radiografici e la rmn .
Mi faccia sapere e Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo // Fisiatra
Università di Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Gent.mo Prof. Caruso,
La ringrazio per la sua gentile e tempestiva risposta.
Purtroppo ciò che dice Lei è vero, non ho mai esegutio una fisiochinesi mirata al mio problema perchè nessuno mai mi ha saputo consigliare il da farsi. Ho eseguito infatti moltissimi esami diagnostici ma senza mai effettuare una terapia valida.
Otoiatri, otoneurologi, oculisti e neurologi dicono che dal loro punto di vista non c'è nulla di patologico.
Ho dimenticato a scrivere che nell'ottobre del 2006 ho eseguito rx rachide cervicale: pr standard + trans-orale + oblique + dinamiche (massima flessione ed estensione) e il referto è stato: "Rachide esplorato in asse. Non si rilevano lesioni osse traumatiche. Regolari appaiono i rapporti articolari intermetamerici sia a riposo che nelle proiezioni dinamiche. Note di unco-artrosi con qualche appuntimento osteofitario marginale. Forami di coniugazione liberi".
Ho eseguito già 8 sedute di mobilizzazioni articolari ma senza risultati. Anzi rilevo ora una maggiore instabilità del rachide ma non so se dovuta a tali mobilizzazioni.
Su consiglio dello gnatologo ho anche portato un bite per un paio di mesi per correggere un morso aperto ma senza apprezzabili risultati sulla sintomatologia.
Seguendo il suo consiglio, sono in attesa della valutazione neurochirurgica dopo la quale mi permetterò di disturbarla ancora per farle sapere e decidere per eventuale consulto diretto con Lei.
Distinti Saluti
La ringrazio per la sua gentile e tempestiva risposta.
Purtroppo ciò che dice Lei è vero, non ho mai esegutio una fisiochinesi mirata al mio problema perchè nessuno mai mi ha saputo consigliare il da farsi. Ho eseguito infatti moltissimi esami diagnostici ma senza mai effettuare una terapia valida.
Otoiatri, otoneurologi, oculisti e neurologi dicono che dal loro punto di vista non c'è nulla di patologico.
Ho dimenticato a scrivere che nell'ottobre del 2006 ho eseguito rx rachide cervicale: pr standard + trans-orale + oblique + dinamiche (massima flessione ed estensione) e il referto è stato: "Rachide esplorato in asse. Non si rilevano lesioni osse traumatiche. Regolari appaiono i rapporti articolari intermetamerici sia a riposo che nelle proiezioni dinamiche. Note di unco-artrosi con qualche appuntimento osteofitario marginale. Forami di coniugazione liberi".
Ho eseguito già 8 sedute di mobilizzazioni articolari ma senza risultati. Anzi rilevo ora una maggiore instabilità del rachide ma non so se dovuta a tali mobilizzazioni.
Su consiglio dello gnatologo ho anche portato un bite per un paio di mesi per correggere un morso aperto ma senza apprezzabili risultati sulla sintomatologia.
Seguendo il suo consiglio, sono in attesa della valutazione neurochirurgica dopo la quale mi permetterò di disturbarla ancora per farle sapere e decidere per eventuale consulto diretto con Lei.
Distinti Saluti
[#3]
Egr. giovane di Palermo.
lei descrivendomi solo adesso le rxgrafie dinamiche con la trans-orale recenti, con la comparsa di note artrosiche ed osteofiti ma con forami di coniugazione liberi, mi pone in dovere di illustrarla più possibile, in quanto mi conferma quanto le avevo accennato,in virtù del suo stato che dura da oltre sei anni.
Se, come lei mi dice, alcuni colleghi superspecialisti hanno escluso l'interessamento diretto dell'app. otoiatrico,odontoiatrico, neurologico centrale e visivo, allora bisogna focalizzare l’interesse diagnostico e terapeutico sul rachide cervicale.
Il problema suo è proprio come le avevo già detto : un’alterazione della lordosi cervicale, un'uncoartrosi con discopatia cervicale, con un molteplice corteo sintomatologico inerente proprio il distretto cervicale rachideo. Esegua il consulto neurochirurgico, ma anche una patologia lesionale intralegamentosa e/o capsulo-legamentosa non è chirurgica, se non vi è consequenziale instabilità articolare del collo. Ed il suo collo non è instabile, come si evince dai referti delle rx dinamiche.Certamente ha riportato allora un trauma distorsivo con distrazione e parziale lacerazione di qualche legamento nucale con guarigione poi spontanea in fibrosi .
Per comprendere la complessità dei vari quadri patologici che si possono instaurare a seguito di una patologia infiammatoria e/o degenerativa del rachide cervicale, “ la cervicale “ come molti intendono, o come nel suo caso “ un colpo di frusta cervicale “ , o trauma da contraccolpo o trauma distorsivo del rachide cervicale “ è necessario fare diverse considerazioni di carattere superspecialistico che lo confonderebbero ed annoierebbero.
Le posso dire, cercando di essere più comprensibile possibile, non potendo prescindere da alcune terminologie che :
Nella nuca vi sono diverse strutture organiche funzionali molto complesse : come le varie articolazioni e l'apparato capsulo-mio-legamentoso che hanno intime connessioni con strutture importanti esistenti quali il sistema nervoso del simpatico cervicale e l'arteria vertebrale che è l'unica struttura vascolare del corpo umano che decorre dentro un segmento scheletrico, e questa arteria è la principale vascolarizzazione del sistema vestibolare dell’orecchio e che i muscoli ed i legamenti del collo presiedono alla stabilizzazione passiva ed al controllo attivo del rachide cervicale e per la numerosa presenza dei propriocettori cervicali , ovvero dei “ sensori, dei fusibili “, localizzati nel distretto muscolare posteriore del collo, contribuiscono al controllo tonico e posturale del capo, del tronco e degli arti ed al mantenimento dell'equilibrio
Infatti in virtù degli stretti legami esistenti tra il sistema propriocettivo cervicale, il sistema visivo ed il sistema vestibolare dell’orecchio , rappresentano delle centraline con dei rami nervosi che si integrano a livello dell’encefalo, cioè a livello del cervello, per contribuire al mantenimento della postura, dell'equilibrio ed alla rappresentazione statica e dinamica dello schema corporeo, in maniera che praticamente la muscolatura del rachide cervicale insieme al sistema vestibolare e visivo si trova a far parte di un circuito chiuso .
Per il sistema propriocettivo localizzato nei muscoli posteriori cervicali, vulnerato in varia maniera ed in diverse entità da un trauma, inviando informazioni propriocettive deformate al cervello ed alterando il fisiologico programma motorio, determina un'alterazione dell'equilibrio e dell'atteggiamento posturale corporeo. Ecco perché una lesione irritativa del sistema propriocettivo cervicale, dovuta ad una sollecitazione meccanica dell'apparato mio-legamentoso del collo, rappresenta la base patogenetica delle alterazioni delle vie vestibolo - cervico -spinali .
Un altro disturbo di carattere otoiatrico, che si può instaurare a seguito di un colpo di frusta cervicale, è rappresentato dalla distrazione traumatica delle strutture coinvolgenti l'arteria vertebrale, con alterazione del vaso stesso e riduzione dell'apporto ematico all'apparato uditivo con conseguenti turbe dell'equilibrio su base emodinamica . Nella letteratura specializzata, facendo un ‘escursus delle manifestazioni cliniche di minor gravità,verificabili a seguito di un colpo di frusta cervicale, si possono riscontrare :
La cervicalgia o la cervico-brachialgia, La sindrome spalla – mano,la sindr. vertiginoso-posturale con turbe otoiatriche , La sindr. simpatosica, tante turbe di carattere neurovegetativo, come turbe del sonno, della memoria, dell’attenzione, della concentrazione, dell’umore ecc., le turbe visive, le cefalee, la disfunzione dell’Articol.Temporo-mandibolare
Ecco perché inizialmente una collaborazione multispecialistica tra ortopedici - fisiatri - neurologi otoiatri - oculisti - neurochirurghi risulta essenziale per risolvere i diversi quadri clinici, interessanti vari distretti anatomo-funzionali, che possono derivare dalla patologia traumatica.
Tanti altri esami diagnostici vanno eseguiti, se necessari e dopo consulti superspecialistici.
* Es. rx statico e dinamico * Ecografia dei muscoli lunghi del collo * Ecodoppler delle arterie vertebrali * Es. cocleo-vestibolare * Es.stabilometrico *Es.elettronistagmografico
* Esame elettromiografico * R.m.n.
Non è un problema odontoiatrico, nè risolvono nulla nè i byte nè i plantari, nè le ortesi.
Ma il problema va inquadrato e trattato, come i tanti
“ traumi distrattivi e distorsivi del rachide cervicale, come i tanti colpi di frusta cervicali “ più o meno seri, più o meno manifesti funzionalmente, che poi presentano un quadro clinico simile, ma molto differenziato tra loro.
con cure farmacologiche e sopratutto fisiochinesiche specifiche, costanti e mirate.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
lei descrivendomi solo adesso le rxgrafie dinamiche con la trans-orale recenti, con la comparsa di note artrosiche ed osteofiti ma con forami di coniugazione liberi, mi pone in dovere di illustrarla più possibile, in quanto mi conferma quanto le avevo accennato,in virtù del suo stato che dura da oltre sei anni.
Se, come lei mi dice, alcuni colleghi superspecialisti hanno escluso l'interessamento diretto dell'app. otoiatrico,odontoiatrico, neurologico centrale e visivo, allora bisogna focalizzare l’interesse diagnostico e terapeutico sul rachide cervicale.
Il problema suo è proprio come le avevo già detto : un’alterazione della lordosi cervicale, un'uncoartrosi con discopatia cervicale, con un molteplice corteo sintomatologico inerente proprio il distretto cervicale rachideo. Esegua il consulto neurochirurgico, ma anche una patologia lesionale intralegamentosa e/o capsulo-legamentosa non è chirurgica, se non vi è consequenziale instabilità articolare del collo. Ed il suo collo non è instabile, come si evince dai referti delle rx dinamiche.Certamente ha riportato allora un trauma distorsivo con distrazione e parziale lacerazione di qualche legamento nucale con guarigione poi spontanea in fibrosi .
Per comprendere la complessità dei vari quadri patologici che si possono instaurare a seguito di una patologia infiammatoria e/o degenerativa del rachide cervicale, “ la cervicale “ come molti intendono, o come nel suo caso “ un colpo di frusta cervicale “ , o trauma da contraccolpo o trauma distorsivo del rachide cervicale “ è necessario fare diverse considerazioni di carattere superspecialistico che lo confonderebbero ed annoierebbero.
Le posso dire, cercando di essere più comprensibile possibile, non potendo prescindere da alcune terminologie che :
Nella nuca vi sono diverse strutture organiche funzionali molto complesse : come le varie articolazioni e l'apparato capsulo-mio-legamentoso che hanno intime connessioni con strutture importanti esistenti quali il sistema nervoso del simpatico cervicale e l'arteria vertebrale che è l'unica struttura vascolare del corpo umano che decorre dentro un segmento scheletrico, e questa arteria è la principale vascolarizzazione del sistema vestibolare dell’orecchio e che i muscoli ed i legamenti del collo presiedono alla stabilizzazione passiva ed al controllo attivo del rachide cervicale e per la numerosa presenza dei propriocettori cervicali , ovvero dei “ sensori, dei fusibili “, localizzati nel distretto muscolare posteriore del collo, contribuiscono al controllo tonico e posturale del capo, del tronco e degli arti ed al mantenimento dell'equilibrio
Infatti in virtù degli stretti legami esistenti tra il sistema propriocettivo cervicale, il sistema visivo ed il sistema vestibolare dell’orecchio , rappresentano delle centraline con dei rami nervosi che si integrano a livello dell’encefalo, cioè a livello del cervello, per contribuire al mantenimento della postura, dell'equilibrio ed alla rappresentazione statica e dinamica dello schema corporeo, in maniera che praticamente la muscolatura del rachide cervicale insieme al sistema vestibolare e visivo si trova a far parte di un circuito chiuso .
Per il sistema propriocettivo localizzato nei muscoli posteriori cervicali, vulnerato in varia maniera ed in diverse entità da un trauma, inviando informazioni propriocettive deformate al cervello ed alterando il fisiologico programma motorio, determina un'alterazione dell'equilibrio e dell'atteggiamento posturale corporeo. Ecco perché una lesione irritativa del sistema propriocettivo cervicale, dovuta ad una sollecitazione meccanica dell'apparato mio-legamentoso del collo, rappresenta la base patogenetica delle alterazioni delle vie vestibolo - cervico -spinali .
Un altro disturbo di carattere otoiatrico, che si può instaurare a seguito di un colpo di frusta cervicale, è rappresentato dalla distrazione traumatica delle strutture coinvolgenti l'arteria vertebrale, con alterazione del vaso stesso e riduzione dell'apporto ematico all'apparato uditivo con conseguenti turbe dell'equilibrio su base emodinamica . Nella letteratura specializzata, facendo un ‘escursus delle manifestazioni cliniche di minor gravità,verificabili a seguito di un colpo di frusta cervicale, si possono riscontrare :
La cervicalgia o la cervico-brachialgia, La sindrome spalla – mano,la sindr. vertiginoso-posturale con turbe otoiatriche , La sindr. simpatosica, tante turbe di carattere neurovegetativo, come turbe del sonno, della memoria, dell’attenzione, della concentrazione, dell’umore ecc., le turbe visive, le cefalee, la disfunzione dell’Articol.Temporo-mandibolare
Ecco perché inizialmente una collaborazione multispecialistica tra ortopedici - fisiatri - neurologi otoiatri - oculisti - neurochirurghi risulta essenziale per risolvere i diversi quadri clinici, interessanti vari distretti anatomo-funzionali, che possono derivare dalla patologia traumatica.
Tanti altri esami diagnostici vanno eseguiti, se necessari e dopo consulti superspecialistici.
* Es. rx statico e dinamico * Ecografia dei muscoli lunghi del collo * Ecodoppler delle arterie vertebrali * Es. cocleo-vestibolare * Es.stabilometrico *Es.elettronistagmografico
* Esame elettromiografico * R.m.n.
Non è un problema odontoiatrico, nè risolvono nulla nè i byte nè i plantari, nè le ortesi.
Ma il problema va inquadrato e trattato, come i tanti
“ traumi distrattivi e distorsivi del rachide cervicale, come i tanti colpi di frusta cervicali “ più o meno seri, più o meno manifesti funzionalmente, che poi presentano un quadro clinico simile, ma molto differenziato tra loro.
con cure farmacologiche e sopratutto fisiochinesiche specifiche, costanti e mirate.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 34k visite dal 07/03/2007.
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