Ernia c5 c6

Salve dottore, da circa 2 mesi soffro di dolori alla spalla e al braccio. Dopo una prima trance durata una decina di giorni, tutto sembrava essere tornato quasi alla normalità. Tuttavia dopo circa un mese sono ricomparsi i dolori e foricolii. Ho effettuato una rmn, il referto è il seguente: segni di rigidità del segmento rachideo con inversione della fisiologica lordosi; al livello C5C6 si apprezza la presenza di una voluminosa ernia discale con estrinsecazione postero laterale sinistra; protrusione discale posteriore c3c4; normale per morfologia e segnale il midollo spinale. Ho fatto una visita dal neurochirurgo il quale ha affermato che non vi era la necessità di intervento e mi ha dato una terapia consistente in mionevrasi, brufen e collare ( da premettere che già l'ortopedico mi aveva dato antinfiammatori). Ad oggi devo dire che le parestesie sono le stesse, ma i dolori "di giorno" sono diminuiti. Il problema mi si presenta di notte: i dolori non mi permettono di riposare e mi svegliano continuamente. La terapia non l'ho ancora terminata. Volevo sapere se questi dolori notturni spariranno ( di giorno sono sopportabili) a seguito della terapia e se la fisioterapia potrebbe aiutarmi. Dimenticavo dirLe che ho il polso un pò anestetizzato.
Grazie infinite per il servizio reso.
cordialmente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
senza vedere le immagini e senza valutare oggettivamente i Suoi sintomi, non è possibile esprimere alcun parere sulle indicazioni terapeutiche.
Una voluminosa ernia in C5-C6 va considerata attentamente, poichè può danneggiare le strutture nervose in quella sede.
Il dolore può essere controllato con farmaci che comunque non dovrebbero essere assunti per lungo tempo, ma se la causa è l'ernia che comprime la radice nervosa, la soluzione solitamente è chirurgica.
Il dolore può anche regredire, ma non sempre è un buon segno; infatti l'assenza di dolore può essere la conseguenza della sensibilità e quindi della capacità del cervello di riconoscere il dolore.
L'ulteriore compressione può anche determinare disturbi del movimento dell'arto interessato.
L'intervento,in mani esperte, è praticamente a rischio zero e,spesso, comunque inferiore al rischio di danni derivanti dalla cronica compressione.

Queste mie considerazioni ovviamente sono generiche e hanno solo valore informativo altrettanto generico, in assenza di qualsiasi dato oggettivo.

Con cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Migliaccio, anche per la Sua tempestività di riscontro. Come già detto nella mia precedente, il problema principale riguarda la notte o, quanto meno, stare disteso per un tempo leggermente prolungato. Auspico comunque che la terapia prescritta dal Suo collega sia efficace in quanto egli ha affermato che non vi sono compressioni midollari e che l'ernia descritta come voluminosa è una "bella ernietta". Ovviamente, nella denegata ipotesi che l'intervento si reputi necessario, dovrò sottopormi all'intervento anche se un pò a malincuore.
Ne approfitto per chiederLe se fisioterapia o similari possano essere d'aiuto nel mio caso (chiaramente per ciò che può dirmi).
Ringraziandola anticipatamente Le porgo cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Non certo bisogna attendere il danno midollare per intervenire!
Vede,caro signore, un'ernia del disco (cervicale,dorsale o lombare) può anche non essere operata e attendere del tempo affinchè i sintomi regrediscano.
Ciò può succedere senza complicanze e danni nervosi, ma se, nell'attesa della regressione dei sintomi, la sintomatologia è invalidante, se c'è la necessità di assumere a lungo dei farmaci antidolorifici, se si instaurano deficit neurologici, l'intervento, in quest'ultimo caso soprattutto, sarà necessario, ma l' efficacia potrebbe essere insoddisfacente.

A distanza non posso che esprimere pareri generali, ma l'unico consiglio che mi sento di darLe concretamente è quello di evitare nel modo più assoluto qualsiasi manipolazione in sede cervicale.

Cordiali saluti