Artrodesi in alif l5_s1

Buongiorno, sono Denise Perotto una donna di 38 anni che ormai da due anni e mezzo soffre di lombosciatalgia cronica. Le racconterò in breve la mia storia: il 4 agosto del 2010 ho subito un'infortunio sul lavoro e da quel giorno la mia vita é stata un'inferno. Dopo varie visite e dopo aver provato anche con terapie farmacologiche con cortisone e antiinfiammatori e anti dolorifici, hanno deciso di intervenire chirurgicamente sull'ernia discale in sede L5-S1 (anche perché non posso fare uso di molti anti infiammatori avendo già avuto in passato problemi di ulcera ed una piccola emoraggia).L'intervento sembrava riuscito abbastanza bene ma dopo 7 mesi circa dall'operazione le cose sono pian piano peggiorate. Dopo una risonanza magnetica eseguita dopo l'intervento scopro che alcuni tralci fibrocicatriziali aderiscono al sacco durale e si estendono verso la radice nervosa dx e compare anche un'altra piccola ernia postero-laterale dx L5-S1. Anche quest'ultima impronta appena il sacco durale e tende ad improntare la radice nervosa dx. Nell' EMG invece il risultato é questo: - Esplorati i mm peroneo lungo, pedidio, gastronemio di dx. Non attività a riposo, pum con incremento della polifasia, transizione ridotta e singole oscillazioni allo sforzo. CONCLUSIONE: sofferenza cronica delle radici L5 ed S1 di dx senza attuale denervazione in atto. Da un'ultima visita fisiatrica l'esame obbiettivo é questo: -Rachide mobile, modesto dolore profondo, al passaggio L-S sia in ortosatsi che in decubito prono, modesto deficit stenico all'arto inferiore destro. Io sono abbastanza preoccupata anche perché avverto sempre un dolore nella zona lombare irradiato alla gamba destra ma la cosa peggiore é che sollevando anche una pentola d'acqua o un peso superiore ai 3-4 KG.circa sento un forte dolore alla schiena e sento delle scosse in tutta la gamba destra irradiate fino alle dita dei piedi. Premetto infine che il mio lavoro é di magazziniera e che ancor prima dell'infortunio avevo una prescrizione medica la quale diceva che non potevo movimentare carichi superiori a 10 KG. avendo già piccoli problemi di ernie discali. Il datore di lavoro mi ha comunque adibito ad uno dei lavori peggiori facendomi sollevare anche 20-22 kg. e qua é comnciato il mio calvario. E' impossibile per me riprendere una vita normale sia nell'ambito lavorativo sia nei lavoretti di casa ed anche in una leggera attivaità sportiva, cosa che prima praticavo molto . C’è anche chi mi consiglia un nuovo intervento per via addominale (ALIF), di artrodesi fissa per liberare la radice e nel contempo di fissazione del disco l5-s1 perché ormai molto riassorbito. Temo per la mobilità della colonna e di un'ulteriore ricaduta. Avrei preferito una stabilizzazione lombare ma di tipo mobile.Ho una gran paura ed essendo già in lista per l'intervento che sarà a breve Le chiedo cosa ne pensa. La ringrazio fin d'ora per la Sua disponibilità. Cordiali saluti. Denise Perotto
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.ra
direi che se la sintomatologia persiste e non è trattabile evidentemente qualcosa si deve fare . Una stabilizzazione del tratto L5-S1 con viti e barre è routine ma non capisco perche con un alif piuttoso che con tlif o plif ossia innnesto di cage entrata posteriore o laterale che permetterebbe anche la lisi delle aderenze, piutttoso che un accesso anteriore non privo di rischi aggiuntivi. cordialmente
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sinceramente non riesco a capirlo nemmeno io, anche perchè in tal caso sarebbe comunque un'artrodesi fissa e sinceramente io optavo più per una stabilizzazione ibrida. La ringrazio comunque per il consiglio .Cordiali saluti. Denise
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Sulla stabilizzazione conconcordo....artrodesi e viti e barre ma l'artrodesi la effettuerei per via posteriore o posterolaterale e non anteriore.cordialmene