Ernia discale, quale riabilitazione

buongiorno, vorrei un consulto che non riguarda me, ma mia sorella di 38 anni che ha avuto problemi di ernia.Dopo la risonanza magnetica del 16/01/2009 le è stata riscontrata un ernia discale,vi invio referto della risonanza:
esame effettuato mediante utilizzo di acquisizione secondo piano sagittale con tecnica SE-FFE,T1/T2 pesante.Verticalizzazione antalgica del rachide,con perdita della fisiologica curvatura in lordosi.Presenza di fenomeni degenerativi discali con ipointensità strutturale e ridotta altezza discale L5/S1compatibilmente con perdita del contenuto idrico del nucleo. Ernia discale posteriore mediana paramediana DX, a livello L5/S1 con evidenti segni di compressione estrinseca sul saccco durale e sulla radice DX.Canale vertebrale di ampiezza nei limiti del normale. Non si osservano alterazioni strutturali e del segnale, di tipo focale a carico dei metameri esaminati.Normale rappresentazione del collo midollare e della cauda.
dopo questo, ha fatto delle infiltrazioni , in data 09/02/2009e successivamente il 25/02/2009 presso Ospedale dell'Aquila.(iniezione sostanza terapia articolazione o legamenti tc lombosacrale senza m.d.c.le riporto il testo del certificato rilasciato dall'ospedale).
Mia sorella ,comunque, adesso sta bene,il dolore non c'è più e cammina normalmente; la domanda è questa:poichè si tratta del primo episodio di ernia, in seguito può accadere di nuovo che ci sia altro episodio di questo genere? premetto che lei soffre di dolori alla schiena, ma che non ha mai approfondito il problema (della schiena). Grazie , per chi voglia rispondermi.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
gentile utente

la risposta è si, sua sorella dovrebbe attenersi ad alcune norme comportamentali (dieta, esercizio fisico, movimentazione corretta dei carichi) per ridurre le probabilità di un nuovo episodio.

Cordiali saluti

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Ringraziamo (io e mia sorella che legge l'e-mail) il dott.Benedetto per la risposta.Vorremmo porgerle un'altra domanda:a quale specialista(ortpedico. fisiatra o fisioterapista, o altro specialista) possiamo rivolgerci per fare esercizio fisico e imparare una movimentazione corretta dei carichi?Abbiamo molta confusione,in merito e non vorremmo prendere iniziative sbagliate.Per quanto riguarda la dieta, mia sorella, è già seguita da un dietologo.(cmq le invio le sue misure: altezza 1,70 peso 65 kg ).
Prima dell'episodio dell'ernia mia sorella svolgeva attività fisica costante : acquagym 3 volte alla settimana e ginnastica corretiva posturale presso un palestra privata.
La domanda suddetta e rivolta anche a medici di altre discipline. Grazie in anticipo per le vostre risposte.Saluti
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentili signori,

credo che un un buon centro di fisioterapia abbia al suo interno le competenze per fare della riabilitazione ed imparare alcune norme comportamentali.


cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, con qualche mese di ritardo vorrei un nuovo consulto, per mia sorella, ringraziandovi anticipatamente per la risposta che vorrete darci. Il 5/09/2009 mia sorella si è sottoposta nuovamente a RM rachide lombosacrale, in quanto il dolore alla schiena(questo dopo le vacanze) continuava a persistere, non d'intensità come la prima volta,ma in modo lieve, continuo e fastidioso.Vi invio referto:esame effettuato mediante utilizzo di sequenze T1 e T2 pesate secondo piani sagittali e T2 pesate secondo piani assiali.L'esame è stato posto a confronto Rm del 16/01/2009.Netta riduzione della fisiologica lordosi lombare.A livello L5-S1 si conferma la presenza di un'ernia discale postero mediana,livemente ridotta, rispetto al precedente controllo, ma con maggior estrinsicazione sinistra. A tale livello si osserva riduzione dell'intensità di segnale del disco intersomatico nelle sequenze T2 pesate in relazione a disidratazione del nucleo polso. Bulging discale L3-L4 ed L4-L5con impronta sul sacco durale:canale vertebrale conservato in ampiezza. non alterazione patologica a livello del cono midollare e della cauda.La domanda è questa: é un discopatia degenerativa?e cosa fare per allievare o quantomeno migliorare la qualità di vita di mia sorella? il medico di base ha consigliato visita ortopedica per eventuale leggero busto ortopedico. oppure visita nuova al neurochirurgo per intervento chirurgico.Non sappiamo cosa fare.Grazie e saluti
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Vada dal neurochirurgo. Saprà indicarle la terapia conservativa più adatta o porre l'eventuale indicazione all'intervento.


Cordialmenete
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.Prima della visita al neurochirurgo potrebbe ,gentilmente, spiegarci in cosa consiste la terapia coservativa?Grazie e saluti.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Conservativa vuol direnon ricorrere alla chirurgia. Si intendono conservative le terapie farmacologiche, fisiche (uso di calore, correnti TENS, etc..) e l'uso di ginnastiche mirate come ad esempio la Mc Kenzie