Voluminosa ernia espulsa l4 l5

Buongiorno, chiedo un consulto per il mio compagno al quale, a seguito di una forte lombo-sciatalgia che lo ha bloccato a letto a fine Settembre, è stata diagnosticata, tramite risonanza magnetica, una VOLUMINOSA ernia del disco ESPULSA, livello L4 - L5.
Passata la fase di dolore acuto, grazie a iniezioni di antidolorifici, attualmente riesce a camminare, pur persistendo lievi dolori alla schiena e talvolta alla gamba coinvolta, la destra.
Ha effettuato qualche seduta da un osteopata e si è poi rivolto a un neuro radiologo che gli ha consigliato la pratica della discolisi, trattamento (costoso) per la disidratazione dell'ernia.
Gli è stato riferito che il trattamento in oggetto dovrebbe funzionare all'80% e che ha tempi di ripresa decisamente ridotti rispetto all'intervento chirurgico, intervento che, a sua volta, non escludererebbe eventuali recidive in seguito.
Ora quello che cerchiamo è un parere: data la situazione e trattandosi di ernia comunque voluminosa ed espulsa, se pur senza grossi problemi di deambulazione e con piccoli doloretti passeggeri, quale sarebbe la scelta più opportuna? La discolisi potrebbe effettivamente funzionare? O non farebbe altro che posticipare un intervento chirurgico inevitabile? O addirittura potrebbe rendere l intervento chirurgico più complesso?
Capisco che per fornire un parere fondato occorrerebbe visionare la risonanza, ma non essendo ciò possibile on line, vorremmo solo cercare di capire se la disco lisi possa effettivamente essere adottata anche se l ernia è espulsa.
Aggiungo che trattasi di soggetto giovane, di soli 27 anni e la cui preoccupazione principale è ovviamente quella di riprendere la propria vita quotidiana soprattutto per quanto riguarda il lavoro.
Attendo un vs riscontro in merito.
Cordiali saluti

A.M
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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
Prima di prendere una decisione,è forse meglio ripetere tra un pò la RMN; potrebbe non essere ,per il momento,necessario fare nessuna "procedura" invasiva.Anche in ragione della giovane età del paziente.
Inoltre è sempre utile,a mio avviso, un parere di uno specialista esperto in chirurgia vertebrale,anche per una valutazione sul "futuro " funzionamento" del IV disco intervertebrale e su eventuali prospettive terapeutiche
Un cordiale saluto
Paul Tenenbaum
Neurochirurgo

Paul Tenenbaum