Dolore lancinante simil-afta molto più forte

Salve, stamani 26/10 mi sono svegliato con un dolore forte nella "arcata sx" tra i denti di sopra e di sotto (scusate i termini ma non ho studiato medicina). In realtà il dolore è sì diffuso in quella zona, ma l'origine è più verso il basso, quasi di lato al penultimo dente (il dente del giudizio non ce l'ho in quella parte). Oltre al dolore, appena mi sono svegliato, ho come avvertito "un gonfiore-una presenza nuova", sento uno strofinamento che non c'è mai stato. Mi fa male se lo tocco con le dita o lingua (con la lingua riesco solo a sfiorarlo). Non mi sembrano ci sia "punte" segno di nascita di un eventuale dente del giudizio. Nel corso della giornata il dolore era sopportabile, ma stasera verso le 22 è diventato insostenibile, mi fanno male anche un po' l'orecchio, la ghiandola che si trova in quella zona e ho anche una sensazione di "prurito" e gonfiore nettissime.
All'inizio pensavo ad una afta visto che ne ho avute in passato e il dolore era abbastanza simile. Pensavo che magari essendo in quella zona era semplicemente più fastidiosa e dolorosa, ma adesso credo che non possa essere un'afta visto il dolore che sento. Ho usato froben e afta-med senza alcun risultato. Per cercare di dormire prenderò un tachidol sperando serva a qualcosa (non posso prendere fans), ma vorrei sapere cosa mi consigliate di fare per cercare di capire cosa possa essere e secondo voi, così a occhio, cosa può essere.
Vi ringrazio, saluti
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Dr. Dario Spinelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Esperto in medicina del sonno 1.1k 22 2
Potrebbe essere un ascesso. Deve fare una visita odontoiatrica

Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it

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Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Gentile utente,
a giudicare dalla sua descrizione e dalla sintomatologia che riferisce e l'rraggiamento della zona, potrebbe essere provocato da un dente che presenta un infiammazione pulpare (pulpite) oppure da un infiammazione proveniente da un dente del giudizio incluso nella porzione ossea o parzialmente incluso (per quest ultimo è necessaria un ortopantomografia). In ogni caso è bene che si sottoponga ad una visita odontoiatrica al più presto in quanto la sola terapia farmacologica non è sufficiente a garantire in questi casi una guarigione definitiva. Cordialmente.

Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte. Stanotte sono quasi impazzito per il dolore e ho fatto nottata. Poi magicamente verso le 7 mi è sparito. Sono andato un'ora fa dal dentista che mi ha detto che era un ascesso che è scoppiato. Mi ha prescritto 6 giorni di augmentin. E mi ha consigliato la rimozione del dente del giudizio (che non mi è mai "spuntato") in chirurgia maxillo-facciale (che non so cosa sia). Mi ha detto che c'è il rischio di "anestesia perenne" se viene toccato male il nervo ma che prima dell'operazione fanno tutti gli esami per accertarsi della posizione di nervo e dente e dei rischi correlati.

Concordate con la terapia? Ci sono altre indicazioni in caso di ascesso?

E riguardo l'operazione cosa ne pensate? In 30 anni è la prima volta che mi dà fastidio, meglio intervenire subito o prima verificare con che frequenza mi causa problemi? Nel senso... se mi viene ogni 30 anni faccio volentieri a meno dell'operazione.
Grazie ancora e saluti
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Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Buon giorno,
la condizione necessaria per formulare una diagnosi e un'idonea terapia è l'esame clinico e radiologico, dunque ipotizzando che quanto anticipato sia stato correttamente eseguito, mi trovo in linea con quanto gli è stato detto.
L'indicazione in caso di ascesso è la terapia endodontica ma se il problema da lei riscontrato è a carico del dente del giudizio la terapia di elezione è l'estrazione (chirurgica in caso di inclusione dentale,totale o parziale).
Il rischio dato dall' estrazione di un dente del giudizio inferiore è attendibile ma poco frequente, solo se il nervo alveolare dovesse trovarsi in mutuo contatto con le radici del dente da estrarre. In tali casi la programmazione dell' intervento deve essere inizialmente e primariamente pianificata attraverso l'utilizzo di tc dental scan (tomografia computerizzata) o meglio tc cone beam ( tomografia volumetrica di ultima generazione), al fine di evidenziare con elevata precisione i rapporti che il nervo contrae con le radici del del dente.
Questo protocollo permette di ridurre al minimo i rischi di eventuali lesione del nervo alveolare. In ultimo è preferibile sottoporsi all' intervento in quanto potrebbe verificarsi una riacutizzazione dell' infiammazione che potrebbe provocare danni a livello osseo.
Cordialità.