Adenocarcinoma polmonare, dolore
Salve, mia madre, 61 anni, è affetta da adenocarcinoma polmonare broncogeno al polmone destro. La stadiazione è T4 (per interessamento del mediastino), N 1 o 2 M0.
E' trattata con alimta+cisplatinum, 4 trattamento ogni 21 giorni con un controllo che sarà fatto con la TAC a fine maggio o i primi di giugno.
A livello di sintomi dalla diagnosi (primi di febbraio) e dall'inizio della terapia (3 marzo) è migliorata, come forza, appetito, con una diminuzone della tosse e dei dolori che aveva alla spalla (per l'interessamento pleurico, a detta del medico).
I dolori appunto sono diminuiti essndo più radi, in ogni caso non hanno mai reso necessari antidolorifici, passando (a suo dire) anche spesso dopo massaggi.
Il giorno 6 aprile ha fatto una RX toracico per controllare la situazione di massima e soprattutto la presenza di eventuali versamenti pleurici (non presenti). Gli addensamenti non apparivano modificati, e non ve ne erano di nuovi.
Tuttavia ieri ha avuto dei dolori di nuovo, dopo più di 2 settimana di assenza, poi passati, e stasera, cosa che mi preoccupa, alcuni dolori a sinistra, sempre comunque non eccessivi (senza necessità di antidolorifici).
Può essere la formazione di lesioni al lobo sinistro? Anche se alla RX non ne risultavano 25 giorni fa? Oppure un irradiamento dei nervi? Prima della diagnosi tra i primi sintomi c'erano dolori a collo e testa, a destra, anche se al cervello non vi è nulla, e recentemente a volte il dolore prendeva, sempre a destra, il seno.
Inutile dire che la speranza mia e dei medici è invece di una regressione o perlomeno un blocco del male.
Grazie molte.
E' trattata con alimta+cisplatinum, 4 trattamento ogni 21 giorni con un controllo che sarà fatto con la TAC a fine maggio o i primi di giugno.
A livello di sintomi dalla diagnosi (primi di febbraio) e dall'inizio della terapia (3 marzo) è migliorata, come forza, appetito, con una diminuzone della tosse e dei dolori che aveva alla spalla (per l'interessamento pleurico, a detta del medico).
I dolori appunto sono diminuiti essndo più radi, in ogni caso non hanno mai reso necessari antidolorifici, passando (a suo dire) anche spesso dopo massaggi.
Il giorno 6 aprile ha fatto una RX toracico per controllare la situazione di massima e soprattutto la presenza di eventuali versamenti pleurici (non presenti). Gli addensamenti non apparivano modificati, e non ve ne erano di nuovi.
Tuttavia ieri ha avuto dei dolori di nuovo, dopo più di 2 settimana di assenza, poi passati, e stasera, cosa che mi preoccupa, alcuni dolori a sinistra, sempre comunque non eccessivi (senza necessità di antidolorifici).
Può essere la formazione di lesioni al lobo sinistro? Anche se alla RX non ne risultavano 25 giorni fa? Oppure un irradiamento dei nervi? Prima della diagnosi tra i primi sintomi c'erano dolori a collo e testa, a destra, anche se al cervello non vi è nulla, e recentemente a volte il dolore prendeva, sempre a destra, il seno.
Inutile dire che la speranza mia e dei medici è invece di una regressione o perlomeno un blocco del male.
Grazie molte.
[#2]
Utente
Certo, la ringrazio, oggi c'è l'ultima chemioterapia, e il 4 giugno è stata già fissata la TAC.
Solo una domanda. La RX effettuata il 6 aprile, dopo la seconda chemioterapia, denotava una assenza di nuovi addensamenti. Era stata fatta per controllare se c'era un versamento, che non c'era
L'oncologa ha detto che in generale era positivo, ma chiedo: la RX non può essere accurata vero?
Una RX in caso di regressione o avanzamento potrebbe vederli?
Possiamo pensare che una regressione (o avanzamento) possano esserci stati anche se la RX non li ha potuto osservare?
Può immaginare la nostra angoscia quotidiana, ogni piccolo sintomo mette in allarme, non so se attribuirlo alla chemio o a un peggioramento della malattia. I dolori non si sono ripetuti, mia madre si sente decisamente meglio rispetto al periodo della diagnosi, ha ripreso appetito, forza, esce, ma naturalmente non mi illudo molto.
La ringrazio molto
Cordialmente
Gianni
Solo una domanda. La RX effettuata il 6 aprile, dopo la seconda chemioterapia, denotava una assenza di nuovi addensamenti. Era stata fatta per controllare se c'era un versamento, che non c'era
L'oncologa ha detto che in generale era positivo, ma chiedo: la RX non può essere accurata vero?
Una RX in caso di regressione o avanzamento potrebbe vederli?
Possiamo pensare che una regressione (o avanzamento) possano esserci stati anche se la RX non li ha potuto osservare?
Può immaginare la nostra angoscia quotidiana, ogni piccolo sintomo mette in allarme, non so se attribuirlo alla chemio o a un peggioramento della malattia. I dolori non si sono ripetuti, mia madre si sente decisamente meglio rispetto al periodo della diagnosi, ha ripreso appetito, forza, esce, ma naturalmente non mi illudo molto.
La ringrazio molto
Cordialmente
Gianni
[#3]
MI RENDO CONTO CHE ATTENDERE LA TC SPESSO CAUSA MOLTA ANSIA, MA AI MIEI TEPI MI HANNO INSEGNATO A CONFRONTARE PERE CON PERE E MELE CON MELE...
X CUI SE VUOLE VEDERE SE VI è UNA RISPOSTA DEVE RIPETERE L'ESAME BASALE
CERTO L'ASSENZA DI SINTOMI IN CORSO DI TERAPIA è SENZA DUBBIO UN BUON SEGNO
X CUI SE VUOLE VEDERE SE VI è UNA RISPOSTA DEVE RIPETERE L'ESAME BASALE
CERTO L'ASSENZA DI SINTOMI IN CORSO DI TERAPIA è SENZA DUBBIO UN BUON SEGNO
[#4]
Utente
La ringrazio molto. La RX del 6 aprile era stata comunque confrontata con quella fatta a febbraio, durante il ricovero per la diagnosi (erano stati fatti vari esami, non solo la TAC). E avevo letto che in caso di regressione, si poteva vedere anche dopo pochi cicli anche alla Rx, ma non è avvenuto.
In effetti i sintomi sono molto diminuiti, anche se non scomparsi: come ho detto mia madre si sente decisamente meglio rispetta a 4 mesi fa, con appetito, forza, la tosse è diminuita, i dolori dietro si presentano con molta meno frequenza (invece che quasi ogni giorno, ora è stata anche 2 settimane senza), però quello che mi angoscia è che da pochi giorni c'è come un bruciore, anche se lieve, più che un dolore come avevo scritto, a sinistra. Possibile la comparsa di lesioni anche nel lobo sano, che anche alla RX del 6 aprile risultava completamente pulito, e che già provochino fastidio?
Gli esami del sangue sono buoni, denotano solo alcuni effetti della terapia, come l'anemia.
A proposito della terapia, ho sentito che si usa anche un trio di elementi, ad esempio cisplatinum+alimta+avastin. A mia madre non è stato dato l'avastin, sarà perchè vogliono tenersi altre "cartucce" per una seconda linea? chiederemo comunque anche all'oncologa.
Scusi la mia ansia.
Cordialmente
Gianni
In effetti i sintomi sono molto diminuiti, anche se non scomparsi: come ho detto mia madre si sente decisamente meglio rispetta a 4 mesi fa, con appetito, forza, la tosse è diminuita, i dolori dietro si presentano con molta meno frequenza (invece che quasi ogni giorno, ora è stata anche 2 settimane senza), però quello che mi angoscia è che da pochi giorni c'è come un bruciore, anche se lieve, più che un dolore come avevo scritto, a sinistra. Possibile la comparsa di lesioni anche nel lobo sano, che anche alla RX del 6 aprile risultava completamente pulito, e che già provochino fastidio?
Gli esami del sangue sono buoni, denotano solo alcuni effetti della terapia, come l'anemia.
A proposito della terapia, ho sentito che si usa anche un trio di elementi, ad esempio cisplatinum+alimta+avastin. A mia madre non è stato dato l'avastin, sarà perchè vogliono tenersi altre "cartucce" per una seconda linea? chiederemo comunque anche all'oncologa.
Scusi la mia ansia.
Cordialmente
Gianni
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Possibile la comparsa di lesioni anche nel lobo sano, che anche alla RX del 6 aprile risultava completamente pulito, e che già provochino fastidio?
Lo dirà la TC nelle more non ci bagnamo prima che piove!!
La sua normale e comprensibile ansia deve solo trovare sbocco non nella paura dei nuovi sintomi, ma nello stare vicino a chi ha bisogno di sentirsi rasserenata e confortata dall'affetto dei propri cari.
Lo dirà la TC nelle more non ci bagnamo prima che piove!!
La sua normale e comprensibile ansia deve solo trovare sbocco non nella paura dei nuovi sintomi, ma nello stare vicino a chi ha bisogno di sentirsi rasserenata e confortata dall'affetto dei propri cari.
[#6]
Utente
Salve, scrivo perchè è stata effettuata la TAC, che evidenzia una efficacia della terapia di cisplatinum+alimta, infatti tutte le lesioni al polmone destro appaiono ridotte. Però viene anche evidenziata una piccola area iperdensa sfumata alla prima vertebra lombare. Questo mi lascia nella disperazione perchè all'inizio, venerdì scorso, ci era stato detto che non vedevano metastasi e che si trattava di fare il confronto con la TAC precedente per il polmone destro. Ero sollevato perchè come condizioni generali mia madre è molto migliorato, non ha alcun dolore, la tosse è quasi passata, esce, fa una vita pressochè normale.
Si dovrà fare scintigrafia presumo, ma sono quasi certo che si tratti di metastasi, vero? Può succedere che contemporaneamente a una efficacia sulle lesioni orginarie ci sia lo sviluppo di una metastasi?
Purtroppo non sono completamente profano e so che anche se si tratta di una metastasi unica e piccola significa comunque che le cellule tumorali sono in circolo e quindi è una notizia molto brutta.
L'oncologa aveva detto che in caso di risposta positiva della chemioterapia si potevano fare due sessioni in più, anche osservando che mia madre aveva sopportato abbastanza bene le chemio. Ora però non so come interpretare questi fatti con una regressione ai polmoni e la comparsa di questa probabile metastasi ossea. So che ci sono altri farmaci che si possono utilizzare, ad esempio l'Avastin, vero?
Vorrei solo non soffrisse e che a dicembre potesse vedere nascere il nipotino, figlio di mia sorella.
Vi ringrazio molto per una opinione.
Si dovrà fare scintigrafia presumo, ma sono quasi certo che si tratti di metastasi, vero? Può succedere che contemporaneamente a una efficacia sulle lesioni orginarie ci sia lo sviluppo di una metastasi?
Purtroppo non sono completamente profano e so che anche se si tratta di una metastasi unica e piccola significa comunque che le cellule tumorali sono in circolo e quindi è una notizia molto brutta.
L'oncologa aveva detto che in caso di risposta positiva della chemioterapia si potevano fare due sessioni in più, anche osservando che mia madre aveva sopportato abbastanza bene le chemio. Ora però non so come interpretare questi fatti con una regressione ai polmoni e la comparsa di questa probabile metastasi ossea. So che ci sono altri farmaci che si possono utilizzare, ad esempio l'Avastin, vero?
Vorrei solo non soffrisse e che a dicembre potesse vedere nascere il nipotino, figlio di mia sorella.
Vi ringrazio molto per una opinione.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6k visite dal 03/05/2010.
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