Informare il paziente della gravità della malattia?
Sto tremando a scrivere queste parole, ma ho bisogno di sapere cosa ne pensate in base alla Vostra esperienza.
Mia madre è stata operata per un carcinoma mammario, con quadrantectomia sn e dissezione ascellare, oggi abbiamo effettuato una PET dalla quale risulta:
"Focale intenso iperaccumulo del tracciante a carico di numerosi noduli solidi parenchimali polmonari bilateralmente, il maggiore segmento basale del lobo inferiore dx. Area di iperaccumulo del tracciante in sede perilare sn, in prossimità dell'emergenza del bronco per il lobo polmonare superiore sn. Area di intenso iperaccumulo del tracciante a carico delle porzioni posteriori di D10. Focale iperaccumulo del tracciante a livello dell'acromion scapolare sn e della teca cranica in sede fronto-parietale sn. Piu' tenue focale iperaccumulo del tracciante a carico dell'emisoma sn di L4. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre aree di alterata distribuzione del tracciante nelle regione corporee indagate.
Mia madre ha 73 anni, ha reagito bene alla notizia iniziale del tumore ed all'intervento, anche perchè per come è fatta lei, non vuole far soffrire noi figli.
Vi chiedo se è giusto informare mia madre della gravità della situazione?
Quanto è grave la situazione?
Quanto potrà vivere mia madre e con quale qualità della vita?
Mia madre è stata operata il 13 Agosto e per mille vicissitudini subite, solo oggi siamo riusciti a stabilire che ci sono delle metastasi, quindi non abbiamo ancora iniziato la chemioterapia, tutto questo ritardo ha causato ulteriori danni?
Grazie per tutti gli utili consigli che vorrete donarmi, ne ho un bisogno infinito.
Un figlio innamorato della propia madre.
Mia madre è stata operata per un carcinoma mammario, con quadrantectomia sn e dissezione ascellare, oggi abbiamo effettuato una PET dalla quale risulta:
"Focale intenso iperaccumulo del tracciante a carico di numerosi noduli solidi parenchimali polmonari bilateralmente, il maggiore segmento basale del lobo inferiore dx. Area di iperaccumulo del tracciante in sede perilare sn, in prossimità dell'emergenza del bronco per il lobo polmonare superiore sn. Area di intenso iperaccumulo del tracciante a carico delle porzioni posteriori di D10. Focale iperaccumulo del tracciante a livello dell'acromion scapolare sn e della teca cranica in sede fronto-parietale sn. Piu' tenue focale iperaccumulo del tracciante a carico dell'emisoma sn di L4. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5 mm) non si documentano altre aree di alterata distribuzione del tracciante nelle regione corporee indagate.
Mia madre ha 73 anni, ha reagito bene alla notizia iniziale del tumore ed all'intervento, anche perchè per come è fatta lei, non vuole far soffrire noi figli.
Vi chiedo se è giusto informare mia madre della gravità della situazione?
Quanto è grave la situazione?
Quanto potrà vivere mia madre e con quale qualità della vita?
Mia madre è stata operata il 13 Agosto e per mille vicissitudini subite, solo oggi siamo riusciti a stabilire che ci sono delle metastasi, quindi non abbiamo ancora iniziato la chemioterapia, tutto questo ritardo ha causato ulteriori danni?
Grazie per tutti gli utili consigli che vorrete donarmi, ne ho un bisogno infinito.
Un figlio innamorato della propia madre.
[#1]
Gentile Utente,
la situazione inutile nasconderlo è assai seria, ma non è possibile stabilire come evolverà riguardo i tempi. Le neoplasie mammarie hanno un amplissimo armamentario terapeutico e senza dubbio occorre iniziare il prima possibile un trattamento adeguato all'esame istologico ed alle caratteristiche delle cellule tumorali. A mio avviso sarebbe bene informare la paziente dell'iter che si deve intraprendere per darle la spinta per iniziare e continuare un percorso che si sperà sarà il più lungo possibile. Il trattamento da impostare sicuramente sarà chemioterapico (più o meno ormonoterapia in base allo stato dei recettori ormonali della neoplasia) ed abbinerei ai trattamento farmacologici l'ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it). Senza indugiare oltre.
un caro saluto
la situazione inutile nasconderlo è assai seria, ma non è possibile stabilire come evolverà riguardo i tempi. Le neoplasie mammarie hanno un amplissimo armamentario terapeutico e senza dubbio occorre iniziare il prima possibile un trattamento adeguato all'esame istologico ed alle caratteristiche delle cellule tumorali. A mio avviso sarebbe bene informare la paziente dell'iter che si deve intraprendere per darle la spinta per iniziare e continuare un percorso che si sperà sarà il più lungo possibile. Il trattamento da impostare sicuramente sarà chemioterapico (più o meno ormonoterapia in base allo stato dei recettori ormonali della neoplasia) ed abbinerei ai trattamento farmacologici l'ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it). Senza indugiare oltre.
un caro saluto
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Ex utente
Grazie Dottore, oggi ci hanno assegnato la terapia:
"Paclitaxel settimanale per almeno 12 somministrazioni in associazione a trastuzumab settimanale.
Utile avvio di bifosfonati."
Concorda con questa terapia?
Ho informato mamma dell'iter da seguire, senza comunque dirle della gravità della malattia.
Spero che riusciremo ad ottenere presto le cure senza ulteriori ritardi.
Io voglio essere positivo, altrimenti non riusciro' ad aiutare mamma nel migliore dei modi.
Nella sua carriera ha visto casi di pazienti che reagiscono bene e fanno regredire il male?
Posso parlare dell'ipertermia con il mio oncologo?
Grazie mille ancora.
"Paclitaxel settimanale per almeno 12 somministrazioni in associazione a trastuzumab settimanale.
Utile avvio di bifosfonati."
Concorda con questa terapia?
Ho informato mamma dell'iter da seguire, senza comunque dirle della gravità della malattia.
Spero che riusciremo ad ottenere presto le cure senza ulteriori ritardi.
Io voglio essere positivo, altrimenti non riusciro' ad aiutare mamma nel migliore dei modi.
Nella sua carriera ha visto casi di pazienti che reagiscono bene e fanno regredire il male?
Posso parlare dell'ipertermia con il mio oncologo?
Grazie mille ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 04/10/2010.
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