Tumore al colon con metastasi ossee

Salve, mio padre, in seguito ad un mal di schiena persistente, ha fatto una rx dove si è posto il dubbio di vertebra d'avorio. Sono seguite scintigrafia ossea, Risonanza magnetica, ecografia addome, tac/pet e esami del sangue. Quello che è emerso " addensamento tissutale che avvolge a manicotto il tratto distale del sigma con localizzazioni scheletriche secondarie diffuse". Ora è in attesa di colonoscopia. Gli esami ematici evidenziano una alterazione del marker CA 50 (valore 27-si consideri che mio padre è un accanito fumatore) e i restanti marcatori tra cui il CEA tutti nella norma. Dall'ecografia e dalla Pet/Tac non sono emersi interessamenti agli altri organi (polmoni, fegato ecc.). Non ha sintomi, se non un senso di affaticamento e il mal di schiena, quest'ultimo si presenta in modo alternato, ovvero a volte si manifesta e a volte no. E' possibile che un tumore al colon non manifesti sintomi come dolore, sanguinamento, stipsi o altro e che abbia sviluppato solo metastasi ossee? Inoltre circa due anni fa è stato sottoposto ad intervento chirurgico per un volvolo intestinale. Vi ringrazio in attesa di cortese riscontro.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore
prima di fare valutazioni prognostiche è necessario avere la risposta istologica della colonscopia. Riguardo alla vertebra d'avorio e alle localizzazioni secondarie scheletriche la Radioterapia è il trattamento specifico in grado di ridurre i dolori e consolidare la stabilità delle ossa.
La assenza di sintomi intestinali potrebbe agevolare gli endoscopisti nella effettuazione non solo delle biopsie necessarie, ma anche della rimozione di eventuali parti vegetanti all'interno dell'intestino.
La prego nei prossimi tempi di fornire le notizie di quello a cui Suo padre sarà sottoposto.
cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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Gentile Dottor Bindi,
La ringrazio per la risposta, mio padre è ancora in attesa di colonoscopia che effettuera' tra pochi giorni in ospedale, non appena avremo la diagnosi provvedero' ad informarla.
L'oncologo al quale ci siamo rivolti ha detto che potrebbero essere anche due patologie diverse e non necessariamente al sigma debba essere un tumore. Mi chiedo allora se è possibile confondere le lesioni osteolitiche, attraverso la RM, con delle metastasi. E' possibile sia il morbo di Paget o altro problema non tumorale? Mio padre non presenta anemia e i valori del calcio sono nella norma. Il mal di chiena continua ma non ha piu' fitte di dolore acuto,. ora riferisce un dolore continuo ma sopportabile. Inoltre due anni fa è stato operato per un blocco intastinale causato da un volvolo. E' probabile sia una diverticolite al colon e alle ossa tutt'altra cosa? Grazie
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora, nell'attesa di conoscere gli esami che Suo padre ha in corso, ho riletto la sua storia. In particolare nel 2011 suo marito è stato operato più volte, a 32 anni, per un tumore astrocitoma del cervello. Gradirei notizie sul vostro ambiente di vita in particolare le situazioni di convivenza e di alimentazione del Vostro gruppo familiare. La ringrazio se potrà fornirmi informazioni dettagliate.
cordiali saluti
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Gentile dottore, sono io che ringrazio Lei per la disponibilita'. Due settimane fa mio marito ha subito il terzo intervento al cervello, l'oncologo sospettava una seconda recidiva ma il neurochirurgo al termine dell'intervento si è espesso a favore di una necrosi post radioterapia. Siamo in attesa di esame istiologico per la conferma.Mi auguro sia cosi'. Viviamo a Napoli nella famosa "terra dei fuochi", facciamo attenzione all'alimentazione perchè dalle varie letture e ricerche abbiamo capito che quest'ultima gioca un ruolo importante. Mio padre è pensionato ma non passa tutto il giorno in poltrona, è una persona abbastanza attiva e per nulla sedentaria. Mio marito si occupa di falegnameria. Di piu' non so dirle. Mio padre continua a sentirsi discretamente, il mal di schiena è diventato sopportabile e non prende piu' antinfiammatori. Ha appetito e mangia regolarmente, fa la sua vita di sempre e non ha nessun disturbo intestinale. Dimenticavo di dirle che diversi anni fa ha contratto la brucellosi e da sempre lamenta mal di schiena ma non aveva mai fatto indagini strumentali. Possibile siano i segni della vecchia malattia infettiva? Leggo che è abbastanza insolito avere metastasi alle ossa partite dal colonsigma, che non siano prima arrivate al fegato e/o polmoni. In caso di conferma che possibilita' di cura ci sono? capisco che parlare di guarigione è impossibile ma spero si possa intervenire per andare avanti il piu' possibile. l'assenza di metastasi agli organi potrebbe deporre a favore? Sono molto spaventata, vivo in costante ansia per mio marito, ho un bimbo autistico che necessita di cure e attenzioni continue e ora l'idea che anche mio padre possa essersi ammalato mi butta definitivamente a terra. Grazie ancora per avermi risposto
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Buongiorno dottore, l'istiologico di mio marito è arrivato ed è purtroppo un Glioblastoma, a breve iniziera' Temodal e radio. L'istiologico di mio padre non è ancora pronto ma il chirurgo ha gia' detto che non è operabile, in quanto la malattia ha gia' dato metastasi ( solo ossee) dovrebbe eseguire chemioterapia che pero' dovrebbe fare in modo piu' "leggero" in quanto ha un enfisema polmonare e una lieve insufficienza renale. Per le metastasi fara' radioterapia per alleviare un po' il dolore. Mi hanno comunque detto che è tutto a scopo palliativo, mio padre ha quindi deciso per questo motivo di non fare chemio. Mi chiedevo se per il colon esiste qualche trattamento per tenere ferma la lesione e impedirgli di andare in occlusione. Ho letto di vari trattamenti come l'ipertermia, la termoablazione, la crioablazione e altre cose...possibile che nessuna di queste possa fare mio padre e frenare un po' l'avanzata della lesione al sigma? Sono molto sconfortata.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora. La situazione familiare che Lei descrive non è molto bella. Gli oncologi che seguono suo padre e suo marito le hanno già detto quali cure effettuare. Sostanzialmente si tratta di procedure classiche che nei due casi hanno scopi palliativi. Per quanto riguarda Suo marito i casi che ho trattato mi hanno sempre fatto soprassedere all'uso del Temudal perché non riscontravo sui miei pazienti un concreto giovamento. Detto questo non saprei che cosa altro consigliarle, in quanto nell'area territoriale in cui Lei vive non conosco casistiche mediche né testimonianze di persone che sono migliorate con le terapie non convenzionali.
Le posso indicare un libro che attua una dieta molto rigida abbinata a sistemi di disintossicazione intestinale. In America lo definiscono "il famigerato metodo Gerson", ma ha il pregio di aver restituito alla vita molti pazienti. Il vantaggio di questo metodo è che può essere fatto a casa senza spese e non interferisce con altre terapie. Chissà a volte la fortuna aiuta gli audaci, importante è avere fede, volontà e speranza.
Il libro di Charlotte Gerson si intitola "Guarire con il metodo Gerson". mi tenga informato. Cordiali saluti
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Gentile prof. Bindi, grazie per il consiglio., ho gia' eliminato la carne e latticini dalla dieta di mio marito e mio padre, acquistero' il libro e cerchero' di seguire questa indicazione.
Mio marito è in attesa di valutazione per effettuare Cyberknife e per ora sta bene, il suo oncologo vuole fare Temodal e io non saprei in alternativa cosa suggerire per evitare questo chemioterapico.
Mio padre lamenta dolori alla schiena e a breve fara' radioterapia. Al colloquio con il medico mi ha detto che, dopo questa unica seduta che andra' a fare sulla L3, dovra' effettuare ( tra un mese) anche una radioterapia metabolica per le altre lesioni. Mio padre ha un'insufficienza renale e ho paura che peggiori con il farmaco radioattivo. Non esiste un'altra radioterapia per bloccare le altre lesioni? Inoltre ha effettuato una tac di recente, si evidenzia ancora una marcata alterazione densiometrica di L3 con presenza di viti metalliche. Il chirurgo dice che hanno sbagliato a refertare e non ha viti metalliche. Mi chiedo se dopo la cementificazione ossea che ha subito sulla L3 sia ancora possibile avere tanto dolore e alterazione di segnale con la tac. La vertebropalstica non doveva "distruggere" anche le cellule neoplastiche oltre a mettere in sicurezza la vertebra da un eventuale crollo? La ringrazio per la sua disponibilita' e la saluto cordialmennte.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora Il caso di Suo marito è, tra virgolette, più semplice La tecnica radioterapica del Cyberknife è estremamente avanzata e con piacere ho saputo che anche in Campania è attiva dal 2013. E' la sola terapia possibile soprattutto se Suo marito è già stato sottoposto a radioterapia tradizionale. Il Temudal gli sarà prescritto dopo la radioterapia e farà la cura a casa in quanto sono pasticche. Lei dovrà conoscere gli effetti tossici del farmaco che troverà nel foglietto illustrativo ed osservare la eventuale insorgenza precoce in modo da sospenderlo immediatamente appena ha qualche dubbio.
Suo Padre potrà fare la seduta unica di radioterapia sulla L3 e successivamente controllare le sue condizioni fisiche in quanto la radioterapia metabolica che Le hanno proposto necessita di persone in condizioni tali da sopportare una irradiazione a tutto il sistema osseo. Il protocollo è molto interessante ma necessita di una organizzazione di monitoraggio del paziente per evitare che una complicazione faccia peggiorare lo stato di salute del paziente. Queste sono tutte risposte che i medici dovranno darle per assicurare il risultato palliativo senza fare danni. Quando organizzavo tali trattamenti avevo a disposizione i letti nel reparto e il servizio domiciliare. Riguardo alle "Viti metalliche fantasma" quando ha fatto la vertebroplastica?. Cordiali saluti
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Gentile Dottore, la vertebloplastica l'ha fatta il 5 luglio, durante questa operazione è stato prelevato un frustolo per l'esame bioptico.
Di seguito le riporto la diagnosi che hanno effettuato su tale frammento:

Frustolo bioptico di tessuto osseo con gli spazi midollari che risultano interamente sostituiti da un tessuto fibroso nell'ambito del quale sono presenti elementi epiteliali che risultano immunoistochimicamente per pancitocheratina e che sono disposti in nidi solidi nell'ambito di questo tessuto fibroso. Effettuate inoltre altre metodiche immunoistochimiche per citocheratina 20 e CDX 2 risultate ambedue negative.
Pertanto trattasi di neoplasia carcinomatosa poco differenziata, immunofenotipicamente non intestinale.

Ora l'oncologo mi ha detto che vuole far riesaminare i vetrini perchè non gli è chiara la situazione, Lei cosa ne pensa? Se l'esame bioptico è negativo perche' scrivono che si tratta di una neoplasia ? se non è intestinale che cellule sono? Mio padre ha eseguito una settimana fa una nuova tac Total Body con e senza contrasto e oltre al Sigma non non si evidenziano in nessun altro organo anomalie.

Nell'attesa di un suo cortese parere la saluto cordialmente
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signora, Il quadro di suo padre è chiaro: trattasi da una neoplasia del colon con metastasi in modo da predisporre eventuali cure aggiuntive.
Quello che mi preme farle capire è che deve porre assoluta attenzione alla possibilità di utilizzare la alimentazione vegetale ed integrale e le tecniche di depurazione come metodi in grado di ristabilire la funzionalità dell'organismo sano. La malattia tumorale è in un certo modo definita, quello che non si conosce è la consistenza della validità della parte non ammalata. Questa ultima rappresenta l'ago della bilancia. Solo con il suo potenziamento ci sono possibilità di miglioramento. Cordiali saluti