Seconda classe scheletrica iper divergente

Salve.
Sono una ragazza di 25 anni con una seconda classe scheletrica iper divergente, seconda classe dentale destra e sinistra. Moderato affollamento superiore e grave affollamento inferiore. Mancanza in arcata elemento 24. Deficit trasversale del palato con morso inversodestro e sinistro.Grave morso aperto anteriore e medio con interposizione linguale a riposo e in deglutizione ( che dovrò correggere con l’aiuto della logopedista dalla settimana prossima)
Aumentata distanza tra incisivi superiori e inferiori. Assimetria scheletrica con linea Inter incisiva inferiore e mento deviati a sinistra. Lieve incompetenza labiale a riposo e riferiti problemi su entrambe le articolazioni temporo mandibolari. Visibile in OPT l’elemento 48 in parziale inclusione osteo mucosa.
Ho scoperto tutto questo xk volevo mettere l’apparecchio linguale ed invece mi sono ritrovata ad avere consulti con il chirurgo maxillo facciale oltre che con l’ortodontista. L’approccio che mi è stato consigliato prevede una preparazione ortodontica in preparazione a 3’interventi quali: L espansione del palato, avanzamento della mandibola e il terzo la rotazione di non so di preciso cosa perché il mio chirurgo è sempre molto vago e sembra che debba usare io le sue pinze per far uscire le informazioni.Ecco perché scrivo qua, essendo sarda questa potrebbe essere un’oppurtunità per ricevere altri consigli ed info. La durata della terapia sarà superiore ai 3 anni e a parer loro sarebbe il caso di estrarre gli elementi 14,28,34,44,48. il chirurgo in questione ha tanti anni di esperienza ma non è riuscito a trasmettermi nessuna serenità a differnz dell’ortodontista che anche se mi ha esposto cose che avrei voluto evitare è stato esaustivo,specifico e rassicurante. Cosa ne pensate voi? Il chirurgo mi ha detto che c’e’ chi opera tutto in una volta ma a discapito dell’estetica. È vero? Perché se così non fosse Credo che sarebbe preferibile fare tutto in una volta senza dover subire 3 anestesie generali e 3 operazioni che comporterebbero un completo disastro mentale, fisico e sociale. Cioè preferisco soffrire tanto una volta ma sapendo che poi sarò serena. Piuttosto che dover affrontare un percorso il triplo destabilizzante. E poi secondo voi è normale che io debba decidere ora se iniziare il percorso ma il chirurgo mi parli degli interventi nello specifico solo nei giorni prima di questi e nel frattempo invece se mi vengono domande risponde ma non entra nel dettaglio? Cioè che approccio è? Sarò stupida ma prima di guardare in internet non avevo considerato che L operazione al palato avrebbe comportato una distanza tra i miei incisivi. Se non mi fossi imbattuta in quel video avrei dato conferma per iniziare la procedura e poi sarebbe successo.Non che non lo voglia fare ma comunque per una ragazza di 25 anni è un impatto duro e mi sembra indice di professionalità non omettere nemmeno le cose scontate.Confido nella risposta di qualcuno che posso avere altre idee o anche confermare queste. grazie
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395
Uno spunto di riflessione prima di procedere oltre.In casi come quello segnalato,ed in particolare mi riferisco alla laterodeviazione,va fatta una diagnosi differenziale se funzionale o strutturale,in quanto l'approccio clinico è totalmente differente.


https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/1010-asimmetria-mandibolare.html


Un altro spunto di riflessione è la eventuale presenza di un disordine temporo-mandibolare che in genere si accompagna ad una malocclusione con la torsione della mandibola(che nel suo caso "lavora male")


https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html


Se lei si riconosce nei sintomi del TMD,ed in presenza di asimmetria funzionale,l'approccio iniziale è di tipo gnatologico,e solo successivamente chururgico-ortodontico.





Per quanto riguarda la chirurgia di espansione del palato può essere evitata con la tecnica MSE II che dovrebbe conoscere il suo Ortodontista.

L'MSE II, Espansore Mascellare Scheletrico supportato da miniviti è stato sviluppato dal Prof. Won Moon, Direttore del Dipartimento di Ortodonzia dell’Università di California di Los Angeles (UCLA) ed utilizzato ormai da molti anni per espandere il mascellare superiore e il palato nell’adulto, senza necessità di ricorrere alla chirurgia, e nel bambino per ottenere un effetto ortopedico maggiore rispetto ai convenzionali espansori ad ancoraggio dentale.


Se ha domande chieda pure

Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Luigi De Socio,
Nessuno mi aveva mai parlato della tecnica MSE II, la ringrazio sentitamente per la sua risposta.
Non mi riconosco nei sintomi sopra elencati e non credo ci sia presenza di asimmetria funzionale.
Mi chiedevo se lei condivide l’idea del chirurgo per le altre due operazioni o se considererebbe possibile l’idea di far coincidere il tutto in 1.
La ringrazio in anticipo,
Cordiali saluti.
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395
Non conoscendo il caso clinico non posso fornirle una risposta esaustiva.
Ovviamente è necessario da parte di ortodontista e chirurgo una sinergia d'azione che prevede uno studio accurato che si basa su modelli di studio,telecranio con esame cefalometrico,VTO chirurgico e simulazione mediante set-up sui modelli e simulazione sul computer per visualizzare gli obiettivi da raggiungere.
Se è stata prevista una post-rotazione mandibolare con avanzamento,in base alla mia esperienza il tutto può essere fatto in un tempo chirurgico,fatta salva la possibilità di espansione del palato non chirurgica.
Se vuole approfondire meglio il problema può contattare il Prof.Sandro Pelo al Policlinico Gemelli di Roma.

Una buona serata