Postumi di trauma al piede

A fine maggio ho avuto un infortunio giocando a calcio.

Ho dato un calcio molto forte con il collo del piede destro al tallone di un avversario, che lo aveva messo davanti al pallone.

Subito dolore, il piede si è gonfiato ma non ho pensato a più di una forte contusione.

Per una quindicina di giorni ho avuto fastidio al piede anche per camminare, come un'infiammazione.

Poi mi è passato quasi tutto, tranne che la mattina quando mi sveglio mi sento il collo piede un po' incriccato, come se le ossicine che stanno dentro non fossero ben messe. Dopo un po' passa. Sensazione simile quando cambia il tempo.

Qualche giorno fa, dopo tre mesi di sostanziale inattività, ho provato a dare un calcio al pallone e mi è tornato il dolore, poco ma simile a quello che avevo, che è durato un paio di giorni. Forse si è gonfiato, ma poco.

Ho fatto radiografia che ho ritirato oggi che esclude fratture.

Cosa potrebbe essere? E' il caso di fare una risonanza?

Meglio un'osteopata o un ortopedico?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Un trauma violento sul dorso del piede, che non è costituito da un solo osso bensì da una dozzina di ossa variamente connesse tra loro, determina una reazione infiammatoria a livello di alcune/tutte le articolazioni interessate in conseguenza della contusione/distrazione di capsule articolari, legamenti, sinovie, ecc. Il fatto che la radiografia sia negativa è sicuramente un buon segno. Prima di ricorrere alla RMN (non ho elementi nè per dire di sì nè per dire di no) farei una visita specialistica ortopedica, ad esempio, fra gli altri, al Cardarelli ( http://www.ospedalecardarelli.it/pre/prestazione.asp?hw=1&prel=2&id_prestazione=1448 ) o agli Incurabili ( http://www.aslna1.napoli.it/calendario_prestazione.asp?off_pk=48833&ctr_pk=3872&str_codice=INCUR&descr_sint=visita%20ortopedica%20patologia%20spalla%20%20e%20piede&pre_cod_prest=VISOSP ). Sarà l'Ortopedico, dopo averLa interrogata e visitata a individuare sede e tipo di dolore e a decidere se occorra approfondire gli accertamenti con una RMN o altro. L'osteopata (che nella maggior parte dei casi non è un medico, anche se esistono al contrario medici che sono anche osteopati) lo terrei un attimo da parte, prima di avere ottenuto una diagnosi.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie.

Il mio timore, per esperienze precedenti, è che in assenza di dolori ben localizzati o di sintomi particolarmente gravi, l'ortopedico si limiti a prescrivermi la risonanza e a dirmi di tornare.

Mi è già capitato in passato per problemi di infiammazioni al ginocchio.

Forse mi farei comunque la RMN prima di andare dal medico, così lui ha gli elementi per valutare il tutto, senza che ci devo tornare.

E' un esame appropriato per un caso come il mio?

L'alternativa è che, in assenza di fratture, ricomincio ad allenarmi e vedo come va.
Posso rischiare di peggiorare le cose?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il mio pensiero Gliel'ho già esposto: quello che Le ho descritto è a mio avviso il comportamento corretto. E' ovvio che non è vincolante, per cui Lei è certamente libero di fare come preferisce, una volta che è provvisto degli elementi di conoscenza per scegliere.
Cordiali saluti