Piede cavo e scarponi da sci forte dolore plantare

Vorrei sapere se quanto mi è successo ultimamente sciando
( ho piede cavo e collo del piede alto ) può essere associato al tipo di scarponi molto rigidi che non permettono una seppur moderata flessione plantare e che penso possano indurre ad una contrazione, per i continui traumi, dei muscoli plantari stessi. Mi accorgo che a volte tengo contratto l’alluce nello scarpone.

Ho 55 anni ed ho recentemente (5 1 2010) sciato dovendo poi smettere di sciare solo dopo 3 ore per forti dolori sotto la pianta del piede sx zona interna. Solitamente quando scio metto sempre delle cavigliere in quanto sono soggetto nella zona interna e plantare del piede ad un moderato rigonfiamento ,anche questa volta le ho indossate. Questa volta però è stato diverso, il dolore era forte al solo carico del peso sul piede. Molto sul piede sx e moderatamente e sopportabile al dx.Tolto lo scarpone la parte interessata al dolore non era gonfia ma era diventata turgida al tatto e molto dolorante. Non riuscivo a camminare e per alleviare il dolore dovevo dare peso all’esterno del piede. E’ stata una vera impresa poter scendere a valle, sono dovuto andare a spazza neve altrimenti il dolore era troppo intenso. A casa ho poi trattato la zona con arnica gel con leggero solievo dopo 2 giorni.
Altro fatto utile per il consulto è che a luglio del 2009 ho avuto una forte distorsione alla caviglia sx con micro distacco osseo zona malleolo. La caviglia non è ancora,ad oggi, completamente riabilitata. Avevo tenuto le stampelle per 10 giorni con fasciatura con rinforzi laterali.

Vorrei potere infine sapere quali rimedi possono essere presi nell'attività sciistica avendo le caratteristiche del mio piede sopra descritte. Come poter migliorare la stabilità podalica nella pratica di questo sport al fine di non avere traumi come quello riscontrato ?
Sono nelle condizioni di devo forse rinunciare a sciare a 55 anni ?
Grazie e mi scuso della lungaggine della descrizione ma penso utile per un consulto da lontano come quelli offerti dal servizio di medicitalia.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signore
se lei ha davvero una deformità del piede in cavismo è possibile che lo spazio nello scarpone non sia adeguato per morfolgia e struttura. Il materiale è molto rigido e la forma della suola molto piatta con il risultato che i carichi sono concentrati durante il gesto atletico dello sciare su pochi punti della pianta del piede e il "cielo" dello spazio all'interno dello scarpone comprime il dorso del piede.
In questi casi è bene valutare la possibilità di far eseguire degli scarponi su misura (dal costo piuttosto elevato) oppure curare la deformità
Ma di tutto questo ne dovrà discuter econ il suo ortopedico curante.
Cordialmente
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
Dr. Valassina La ringrazio della risposta. Posso confermare che ho il piede cavo ( mi è stato già diagnosticato)in passato ho usato plantari. Appurato per certo questo elemento le chiedo se possibile avere una sua opinione su questi 3 punti:
1)Posso ricorrere a delle solette nello scarpone magari usando una misura leggermente più comoda ho è una "fesseria" ? ( vorrei evitare di ricorrere a degli scarponi su misura dai costi proibitivi)
2)L'episodio che mi è capitato può associato con la recente distorsione (luglio 2009) della caviglia sx o non centra nulla ?.
3)Con la parola che ha usato nella sua riposta..."curare la deformità"...intende interventi chirurgici o altre attività ? Se trattasi del secondo caso potrebbe farmi qualche esempio.
La ringrazio anticipatamente delle risposte che riterrà volermi inviare.
Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Mi dispiace ma a distanza non è possibile rispondere a tutti questi quesiti che presumono piuttosto una valutazione clincia approfondita
Cordialità
Dr. A. Valassina
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ugualmente. Purtroppo a seguito di quanto segnalato ( non so se sia stato la causa scatenante o pura coincidenza)ho avvertito dolore al polpaccio della gamba sx.
Dopo accertamenti in ospadale ed ecodoppler venoso mi è stato diagnosticato il 11 01 2010 una "TVP" distale alla vena soleale del polpaccio. Sono ora in cura anticolagulante "TAO".
saluti e cordialità