Lussazione acromion claveare

Buongiorno, desidero chiedere un consulto riguardo ad un problematica che da qualche mese mi infonde diversi dubbi.
Nel mese di aprile u.s. sono stato coinvolto in un incidente stradale a seguito del quale ho riportato una lussazione acromion claveare di 3° grado spalla sx che al pronto soccorso inizialmente è stata diagnosticata come sublussazione. In particolare presso l’ospedale dove sono stato ricoverato mi è stato praticato un bendaggio “a otto” che ho portato per circa 20 giorni ma dopo la rimozione dello stesso ho constato la presenza di uno scalino sotto la pelle all’altezza della parte finale della clavicola. Dietro indicazione dell’ortopedico dell’ospedale ho iniziato la riabilitazione ottenendo eccellenti risultati, fatta eccezione dei seguenti disagi:
- Dolore moderato durante la notte allorquando involontariamente mi metto sul lato della spalla infortunata;
- “Struscio di osso durante la rotazione del braccio che presuppongo sia la conseguenza del contatto tra la clavicola e l’acromion attesa la rottura della massa legamentosa che li unisce;
- Saltuaria spossatezza della spalla nell’arco della giornata;
- Sporadica pesantezza sulla parte sporgente associata a isolate e lievissime fitte di dolore.
Alla luce di quanto sopra ho ritenuto opportuno sottopormi a visita medica presso uno specialista ortopedico di Bologna, il quale, purtroppo, dopo aver visionato la documentazione sanitaria e visitato lo scrivente mi ha diagnosticato una lussazione acromion claveare di 3° grado proponendomi un intervento chirurgico a cielo aperto secondo Weaver Dunn, con resezione della parte finale della clavicola per circa 1 cm e trasbordo del legamento finale dell’acromion sull’anzidetta parte di clavicola oggetto di resezione, ecc., da effettuarsi in Bologna verso il prossimo mese di settembre.
Sinceramente anch’io sono propenso all’intervento per un duplice motivo ovvero sia per stabilizzare la clavicola sia per risolvere il disagio estetico del c.d. scalino. A tal proposito mi sarebbe molto gradito il vostro prezioso parere al fine di meglio capire se:
- la tecnica che intenderebbe utilizzare il predetto specialista per l’intervento chirurgico è quella più seguita o se esistono tecniche che offrono una migliore riuscita;
- il c.d. scalino scompare dopo l’intervento e se posso riprendere normale attività sportiva;
- se l’intervento preclude eventuali malfunzionamenti della spalla o del braccio visto che al momento non ho a parte i disagi sopra elencati;
- è proprio necessaria la resezione della parte finale della clavicola che a dire il vero io desidererei fosse evitata visto che non ho particolari dolori.
- il mancato intervento chirurgico possa precludere in qualche modo la mia idoneità allo svolgimento dell'attività lavorativa, nel mio caso di tutore dell'ordine, oltre che sportiva. Ringrazio anticipatamente e porgo i miei più sentiti e cordiali saluti
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Dr. Mario Borroni Ortopedico 70 3
Gentile utente,
in merito al suo problema, le confermo che l'intervento prospettatole è tra i più utilizzati per il trattamento di tale patologia.
Ovviamente, il fatto che esistono numerosi interventi per il trattamento della lussazione AC è un segno di come non esista l'intervento migliore e che ognuno di questi interventi ha vantaggi e svantaggi, ma per una migliore comprensione la invito a ricontattare il suo specilaista di fiducia.
In caso di buona riuscita dell'intervento lo "scalino" si riduce (tuttavia è descritta in letteratura una certa percentuale di "recidiva") e la spalla torna a una normale funzionalità (ricordando sempre che non diventa "nuova", ma "riparata").
La tipologia dell'intervento descrittole prevede la resezione dell'estremo laterale di calvicola: pertanto è la scelta più corretta per evitare anche futuri dolori artrosici a livello dell'articolazione AC.
Il mancato intervento non preclude nulla, ma per esprimere una opinione più precisa in tal senso non si può precludere da un esame clinico specifico

a presto

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio di cuore per la esaustiva risposta anche se avrei gradito maggiori dettagli sui potenziali svantaggi derivanti dall'intervento chirurgico e ciò per la semplice ragione che ho recuperato la completa funzionalità del braccio, a parte i disagi già descritti.
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Dr. Mario Borroni Ortopedico 70 3
Gli svantaggi di tale procedura sono: in primo luogo il potenziale cediemnto della sutura dei legamento e quindi la recidiva della lussazione (10%); più raramente complicanze settiche.
Ma se la sintomatologia è davvero così lieve e la funzionalità della spalla è davvero così recuperata, forse andrebbe meglio ponderata la decisione di sottoporsi ad intervento chirurgico.
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio ancora di cuore. Terrò sicuramente in considerazione il suo prezioso e professionale consiglio anche se devo ammettere che al momento sono propenso per l'intervento chirurgico per le ragioni da me sopra meglio esplicitate. Desidero comunque complimentarmi con lei per la non comune professionalità e umanità dimostrata nel rispondere alla mia richiesta. GRAZIE INFINITAMENTE.