Esostosi tibia

Buongiorno,
ho una esostosi tibiale scoperta nel 2013, la ho ricontrollata nel 2014 per vedere se fosse cresciuta, ma era rimasta delle stesse dimensioni. Da allora il mio medico mi ha detto che non era necessario un controllo annuale. Ho scoperto ora che una esostosi può evolvere malignamente, vi chiedo quindi se è il caso di effettuare un controllo, dato che il mio medico non lo ritiene opportuno.

[#1]
Prof. Andrea Angelini Ortopedico 183 25
Buongiorno.
In età adulta l'esostosi solitaria solitamente risulta invariata e non ha tendenza all'accrescimento. Può dare disturbi correlati con la posizione, soprattutto in relazione alle strutture circostanti (ad esempio nervi, vasi o strutture tendinee/muscolari).
La degenerazione (ossia l'evoluzione di questo tumore benigno verso forme a più elevata aggressività) è un evento raro in caso di esostosi solitaria. Esiste una variante chiamata malattia delle espostosi multiple che è una forma familiare caratterizzata da numerose espostosi in tutto il corpo e presenta invece una incidenza di degenerazione in età adulta più considerevole.
Tuttavia un solo controllo evolutivo (dal 2013 al 2014) ritengo sia insufficiente per confermare una stazionarietà. Ripeterei un esame radiografico a distanza ormai di 3 anni ed un controllo da un ortopedico specialista in oncologia muscoloscheletrica
Cordiali saluti

Prof. Andrea Angelini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Effettuerò una radiografia di controllo. La esostosi è singola, non ne ho multiple. Volevo chiederle ancora due cose:
1) Quali sono i sintomi che indicano una degenerazione maligna?
2) Pratico corsa quotidianamente, le sollecitazioni della gamba possono influire negativamente?
[#3]
Prof. Andrea Angelini Ortopedico 183 25
E' molto rara la degenerazione maligna in una esostosi solitaria. I sintomi di allerta sono la crescita in età adulta o la comparsa di dolore in assenza di altre cause.
Le sollecitazioni correlate con l'attività sportiva possono determinare delle reazioni infiammatorie da attrito quando i tendini o altre strutture muscolari siano strettamente vicine all'esostosi. Di conseguenza la risposta è affermativa, ma dipende essenzialmente dalla posizione nella tibia ed alle strutture anatomiche che si trovano vicine.
Cordiali saluti