Ritardo nella sfera comunicativa

Salve, sono la mamma di un bambino di 18 mesi. Ho contratto durante il settimo mese di gravidanza, una toxoplasmosi, che purtroppo è stata trasmessa al mio bambino. Il bimbo ha fatto tutto gli esami del caso e fino ad ora è tutto nella norma, salvo per una visita che abbiamo effettuato ieri da un neuropsichiatra infantile. Il Dott. ha riscontrato un ritardo nella sfera comunicativa, a suo avviso, non dipesa dalla toxoplasmosi. Le spiego brevemente: il mio bambino non parla e non indica, se vuole un oggetto mi prende per mano e mi porta davanti all'oggetto che desidera. Per il resto è un bambino sereno, gioca molto con i suoi giocattoli, è sempre molto sorridente e affettuoso. Ama stare all'aria aperta e non ha nessun problema sia con il cibo che con il sonno. Capisce tutto quello che gli si dice ma effettivamente non si fa capire benissimo. La mia preoccupazione di fronte alla parola "ritardo" è forse un po eccessiva ma la mia paura è appunto che mio figlio possa avere dei seri problemi in futuro a livello di apprendimento o quantaltro. Secondo lei sono "problemi" recuperabili o generalmente questi bambini rimangono "un passo dietro agli altri"? Ringrazio per la risposta.. saluti
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
NO no assolutamente!! Si rassereni! "ritardo" significa ritardo e basta e non "ritardo mentale"..

Come scrivevo ad una signora poco fa (in un consulto simile in cui la sua piccola di oltre due anni dice solo una vocale..) questo tipo di ritardi sono dovuti a pigrizia principalmente dei genitori...che quando il piccolo indica un oggetto glielo danno senza ripeterne più volte il nome e senza aspettare che il piccolo provi a ripeterlo.

Se non ci sono deficit fisici (es udito)o psichici è solo una questione di tempo. Ci sono piccoli che stanno zitti zitti fino a quasi tre anni...e poi all'improvviso cominciano a fare discorsetti compiuti.

Quindi...pazienza..tanta pazienza ed applicazione all'apprendimento del linguaggio, da parte della famiglia.

Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi