Suzione del dito pollice
Sono la mamma di un bambino di 5 anni e mezzo circa che si succhia ancora il pollice. Nonostante i reiterati tentativi di farlo smettere, non ci sono riuscita. Adesso che è più grande lo succhia davanti alla televisione oppure quando è stato sgridato e si deve autoconsolare e per addormentarsi o appena sveglio. Vorrei trovare un metodo efficace che però non sia traumatico per lui che mi dice 'che non riesce a smettere'. Aggiungo che il metodo del premio: 'se non ti metti il dito in bocca ti regalo .. o ti faccio...' non ha mai funzionato. Grazie.
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Occorre intervenire per evitare i danni al palato... suppongo sia un bambino ansioso ed anche timido, insicuro. Provi a somministragli questi rimedi tenendo conto che sono innocui e del tutto privi di controindicazioni o effetti collaterali:
Gelsemium 9ch granuli in dose di 5 granuli al giorno
Come oligoelemento di 1 fialetta di Magnesio ogni due-tre giorni.
Senza sgridarlo o premiarlo, gli spieghi che tenere il pollice in bocca gli rovinerà i dentini e poi ci sarà bisogno dell'apparecchietto se non s'impegna in questo senso; ma lo dica non come una minaccia, bensì come una normale e serene informazione sulle conseguenze del suo comportamento. Lo stimoli contestualmente a parlare, a "sfogarsi", a reagire insomma se è stato sgridato o se percepisce qualche sua insicurezza.
Sono problemi comportamentali più freuqnti di quello che pensa; che se non passano con dolcezza e l'aiuto di rimedi omeopatici hanno senz'altro bisogno dell'aiuto qualificato di un neuropsichiatra infantile (no, non si spaventi per il termine...lo specialista conosce i problemi del comportamento e meglio di chiunque può consigliarle il modo più corretto per superarli, gestirli). Mi faccia sapere
Cordialmente
Agnesina Pozzi
Gelsemium 9ch granuli in dose di 5 granuli al giorno
Come oligoelemento di 1 fialetta di Magnesio ogni due-tre giorni.
Senza sgridarlo o premiarlo, gli spieghi che tenere il pollice in bocca gli rovinerà i dentini e poi ci sarà bisogno dell'apparecchietto se non s'impegna in questo senso; ma lo dica non come una minaccia, bensì come una normale e serene informazione sulle conseguenze del suo comportamento. Lo stimoli contestualmente a parlare, a "sfogarsi", a reagire insomma se è stato sgridato o se percepisce qualche sua insicurezza.
Sono problemi comportamentali più freuqnti di quello che pensa; che se non passano con dolcezza e l'aiuto di rimedi omeopatici hanno senz'altro bisogno dell'aiuto qualificato di un neuropsichiatra infantile (no, non si spaventi per il termine...lo specialista conosce i problemi del comportamento e meglio di chiunque può consigliarle il modo più corretto per superarli, gestirli). Mi faccia sapere
Cordialmente
Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 14/07/2008.
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