Escitalopram per dolori somatici????

Buongiorno,
Sono una ragazza di 24 anni e da marzo ho riscontrato debolezza muscolare, tremore forte alle gambe quando le alzo, ovviamente tutti gli esami neurologici sono nella norma.
(tranne riflessi molto vivaci e prova di Mingazzini con forti tremori alle gambe) la signora Neurologa ha così deciso che tutto è dipeso dalla somatizzazione dell ansia, ha deciso quindi di prescrivermi Escitalopram 10 mg iniziando con mezza compressa e poi dopo una settimana introdurre una intera.
Premetto non sono contro l utilizzo di psicofarmaci, ma ho delle domande da fare a cui la neurologa non ha saputo rispondere.
La prima domanda è: quindi se prendo questa medicina mi passano i tremori alle gambe quando le alzo, il senso di debolezza e i dolori muscolari??
?
La risposta della neurologa è stata eh no non proprio e qui arriviamo alla seconda domanda allora se non mi fa passare i disturbi alle gambe cosa mi serve??
Sostanzialmente capirei se avessi attacchi di panico e qualcuno mi dice prendi En o Xanax direi certo al bisogno per fermare lattacco di panico può starci.
Ma nel mio caso che sostanzialmente non so perché dovrei avere l’ansia perché la mia vita è così tranquilla se non è una cosa che mi fa passare i sintomi onestamente preferisco lavorare magari sulla psicoterapia che fa bene a tutti a prescindere.
Detto ciò ho dovuto chiedere alla neurologa ma scusi ma per quanto tempo?
La sua risposta è stata: Massi 3 mesi poi valuta tu
Ma in che senso?
Ripeto non sono contro i farmaci ma penso che quando qualcuno te li prescriva debba essere in grado di spiegartelo bene... per ciò chiedo a voi se potete rispondere alle mie domande così da capire e cercarmi di spiegare al meglio prima dell introduzione del farmaco.

Ah poi mi ha detto che NON DA effetti collaterali, mi sembra assurdo visto che pure la Tachipirina può dare effetti collaterali
Grazie se qualcuno risponderà.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
" non so perché dovrei avere l’ansia perché la mia vita è così tranquilla "

Forse c'è un po' di confusione. Intanto non vedo la diagnosi, "la somatizzazione dell'ansia" ahimé è un modo spreciso e improprio di indicare cose tra loro diverse. Quindi la diagnosi va definita. Da quello che scrive potrei pensare che si riferisca (la neurologa) ad una categoria in cui vede segni d'ansia (non sintomi) e sintomi invece corporei. Avere un disturbo d'ansia non presuppone alcuna causa alla base dell'ansia.

"Sostanzialmente capirei se avessi attacchi di panico e qualcuno mi dice prendi En o Xanax direi certo al bisogno per fermare lattacco di panico può starci."

No, invece no, questo tecnicamente non è vero e sarebbe un approccio sbagliato. Lei dice di non essere contro gli psicofarmaci, ma quest'affermazione fa presumere che Lei ne concepisca un uso "al limite" al bisogno e solo in caso di attacchi (quindi di cose piene e allarmanti). Il che è una visione che non ha a che vedere con l'uso principale dei farmaci psichiatrici, e in effetti richiama la visione che può avere chi soffre di alcune forme di ansia, ed è diffidente nei confronti di questo tipo di medicinali (senza sapere cosa fanno, ma perché non "vede" il cervello come fonte del proprio stato e invece vede i medicinali come qualcosa di minaccioso e non controllabile ).

Alla sua domanda, la risposta (posto che la diagnosi sia genericamente di disturbo somatoforme, o di disturbo d'ansia con sintomi somatici) sarebbe che il farmaco non passare "il dolore alle gambe", se mai "il dolore riferito alle gambe", che sono due cose diverse, perché il primo trae origina da un qualcosa nelle gambe, il secondo da un qualcosa nel sistema nervoso centrale encefalico. Avere un dolore riferito in una parte del corpo non significa in generale che ci sia qualcosa in quella parte, anche se rimaniamo fuori dalla psichiatria.

I 3 mesi come periodo di prova si, tornano, però nel frattempo si verificano le cose e si adeguano le dosi eventualmente. Effetti collaterali: "non ne dà" è un po' sbrigativo, diciamo che alcuni tende a darli, altri si riferiscono se capitano. La neurologa avrà voluto dire che raramente dà effetti tali da doversi preoccupare (ma anche questo è relativo, perché chi ha un disturbo di questo tipo tipicamente riferisce una serie di effetti per meccanismi che dipendono dal disturbo stesso).

"onestamente preferisco lavorare magari sulla psicoterapia che fa bene a tutti a prescindere."
No, non è vero. Inoltre "la psicoterapia", così come "gli psicofarmaci" non significa niente, sono categorie che corrispondono solo a timori o categorie non tecniche. Non possono corrispondere a niente tecnicamente dette così senza specificare cosa e per che diagnosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille della Sua risposta!
Quindi sostanzialmente è probabile che io abbia un disturbo d’ansia senza che sostanzialmente io senta l’ansia ogni giorno, o che mi vengano attacchi di ansia, c’è uno può avere un disturbo d’ansia e vivere normalmente come me finora ma avendo solo sintomi fisici?? E qui poi ho la seconda domanda ma se io l’ansia la sto già somatizzando andando a prendere un farmaco io andrei solo a sedarla quest ansia invece di tirarla fuori come dovrei visto che io non ho sintomi o segnali della mia ansia, Se non la debolezza muscolare i tremori quando alzo le gambe
Quindi io non ho ben capito cosa dovrei fare quindi?
[#3]
Utente
Utente
Poi io soffro anche di tiroidite di Hashimoto e già ho una stanchezza cronica ci manca solo lo psicofarmaco che non mi fa nemmeno alzare dal letto, perché ne ho già presi in passato e tutti portano sonnolenza, sbavi, parli rallentato . Riesco a riconoscere i miei limiti e sarei la prima a dire ok si forse ho bisogno di qualcosa , ma io mi sento così bene con me stessa , dormo bene , la mia vita è tranquilla e felice e quindi va bene accetto di avere un disturbo d’ansia anche senza sintomi e accetto di curarla con la psicoterapia o con qualsiasi cosa, ma andrebbe bene anche il farmaco da prendere c’è però bho vorrei avere più spiegazioni non cose dette molto così e poi senza avere una figura di riferimento a cui chiedere o con cui parlare una volta iniziata la terapia .
Vabbè la ringrazio per la risposta
Scusi del disturbo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.2k 1k 63
Se ha un disturbo d'ansia lo specialista di riferimento è lo psichiatra.

Se la visita è effettivamente poco chiara come la descrive è utile che la questione sia rivalutata

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45k 1k 248
" c’è uno può avere un disturbo d’ansia e vivere normalmente come me finora ma avendo solo sintomi fisici??"

Così come anche non abbia ansia di base, ma che di "fissi" mentalmente su alcune percezioni che poi diventano sintomi (cioè oggetti riferiti) oppure che tenda a esprimere un malessere riferito al corpo, in assenza di riscontri sul corpo, come modalità di espressione di un malessere relativo alla condizione che vive, in termini emotivi, o relazionali.
Sono categorie tra loro diverse, e per adesso la dicitura non è che chiarisca molto se siamo in un ambito o nell'altro.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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