Questa nuova cura sarà positiva per lei

egregio dottore,le scrivo per avere un consiglio su mia madre di 60 anni,lei ora è in pensione ma fino a tre anni fa lavorava come caposala,è sempre stata un sogg.ansioso e per anni ha fatto uso di psicofarmaci (ovviamente su consiglio medico) ultimamente ha usato prazene 20 mg 3 volte al di ma ad un certo punto le facevano effetto contrario e cioè appena lo prendeva le veniva l ansia.
mia madre è una persona molto ansiosa,fuma è spesso apatica nn ha voglia di fare nulla.solo dirante i preparativi della mia festa di laurea lei si considerava una miracolata perche si sentiva bene!
si lega ai medicinali come se ne fosse dipendente anche se non le fanno effetto.ora ha preso la fissa che le può venire un infarto quindi se le viene un dolore al petto vuole correre subito in ospedale,nonstante ciò continua a fumare etc.qualche volta ha crisi di pianto,insomma è tra l ansioso e il depresso.

ultimamente l ho portata da un altro dottore apparentemente bravo,dopo che gli ho descritto il suo stato le ha prescritto per un mese i seguenti prodotto:
samefast cmp 2 al mattino
e sulamid 50mg cmp 1 al di alle 10 del mattino e solo qnd sta male mezzo prazene da 10mg la sera

appena ha iniziato a prende qusti nuovi famaci era contenta ed attiva ma ora dopo 15 gg ha ricominciato a dire che ha l'ansia,che non si sente bene.
Poi soffrendo di cervicale lei prende il torecan l'ha assunto per circa 1 anno e mezzo i medici gliel hanno vietato e lei non fa altro che chiamare medici e chiedere se può assumerlo solo per trovare qualcuno che le dica che lo può prendere.
mi può dare un consiglio??questa nuova cura sarà positiva per lei??
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

queste condizioni che potrebbero inquadrarsi in un disturbo misto ansioso - depressivo oppure somatizzazione e/o ipocondria, andrebbero trattati adeguatamente e il più precocemente possibile in quanto la cronicizzazione peggiora la possibilità di risultati soddisfacenti.

Pertanto è preferibile una visita psichiatrica per definire una diagnosi e la terapia più adatta,

Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il fatto di legarsi ai tranquillanti anche se non fanno effetto più è una caratteristica dei tranquillanti tenuti a lungo termine, salvo alcune eccezioni. Questo accade a chi di solito ha disturbi con sintomi ansiosi.
Se una persona è abituata a prazene 20 per tre si sospende con gradualità, altrimenti può essere rischioso, mentre se già non lo stava più prendendo allora il discorso torna.

La cura attuale è una cura per una depressione "minore" si direbbe.

Nei pazienti depressi o ansiosi l'uso di sedativi con proprietà antidolorifiche spesso va al di là della ragione teorica, e agisce più sulla parte ansiosa. Prodotti del genere possono però indurre e peggiorare una depressione.

La questione è impostare una cura sulla base di una diagnosi chiara.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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