Autoinfliggersi dolore fisico

Ciao sono nuova in questo forum, ho 22 anni.
Scrivo per avere un riscontro di un esperto... Convivo con il mio partner da 8 mesi quasi dopo 7 mesi di precedente conoscenza, la scelta della convivenza è stata fatta per via della troppa distanza che ci separava... Perciò io ho lasciato gli studi universitari, la famiglia per raggiungere lui in Svizzera dove lavora.
Ho perdonato vari tradimenti, bugie e altro, ho sopportato tanto... Al momento nella mia vita non faccio nulla, conduco una vita monotona sempre sola a casa (lui rincasa semore la sera molto tardi) in una città a me del tutta estranea, data la mia poca integrazione a causa di non saper parlare la lingua.
Le liti sono tante, sono arrivata a scontrarmi con chiunque mi rivolga la parola, mi sento in un costante stato di inibizione, mi sento inutile, mi sento un peso per tante persone, mi sento essere usata, mi sento un fallimento, tutto questo pochi giorni fa dopo una violenta lite, nella totale disperazione, mi ha portato ha commettere un atto estremo, autolesionismo.
Più precisamente ho fatto dei graffi profondi sui polsi con una lametta, e mi sono sentita subito rilassata come se quel sangue che usciva mi togliesse un peso dall' Annina... Mi sono forse addormentata a a terra e dopo essere stata soccorsa nel vedere cosa avevo fatta sono scoppiata in un pianto che è andato avanti per ore e continuavoba chiedere a me stessa perché l' avessi fatto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se sta vivendo un momento problematico dovrebbe rivolgersi ad uno specialista dal vivo.

Considerata la difficoltà linguistica nel luogo in cui si trova sarebbe opportuno valutare altri aspetti delle sue scelte per poter stabilire un contatto concreto con uno psichiatra.

Dr. F. S. Ruggiero

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