La mia attuale ragazza

Buongiorno. Circa 5 anni fa stavo con una ragazza , con la quale poi ho troncato il rapporto. Ho iniziato da allora ad entrare nel circolo vizioso della pornografia su internet e, quel che è peggio, pornografia omosessuale, a tal punto che mi ero convinto del mio diverso orientamento sessuale. Dopo 3 anni dalla fine di questo rapporto ho intrapreso una nuova relazione, che mantengo ancora attualmente: tuttavia i dubbi non erano passati. Ed allora ho scelto di andare fino in fondo alla questione, nel senso che ho provato ad avere un rapporto "sessuale" (in verità solo "orale") con un ragazzo, per capire bene cosa mi stesse accadendo. Dopo quella esperienza , per me pessima, sono pervenuto alla conclusione che l'omosessualità non mi appartiene e , adesso, anche quando mi capita di stare in internet, non provo più alcun piacere nel guardare quell'immagine.

Mi ponevo due quesiti:
1) Se abbia fatto bene ad agire così(?)
2) se comunque ho fatto male, perchè mentre sono stato con questo ragazzo, stavo anche con la mia attuale ragazza (anche se l'ho fatto solo per risolvere un dissidio interiore e per poter vivere finalmente con più tranquillità la mia vita)?
Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Leggi quest'articolo se ancora non l'hai letto, e vedi se e quanto ti ci ritrovi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

Ti chiedi se hai fatto bene o male: tu che risposta ti dai?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile ragazzo,
Lei ha scritto:

<<Dopo quella esperienza , per me pessima, sono pervenuto alla conclusione che l'omosessualità non mi appartiene e , adesso, anche quando mi capita di stare in internet, non provo più alcun piacere nel guardare quell'immagine.>>

Sembrerebbe pertanto che tutti i suoi dubbi siano ormai risolti. In realtà, invece, continua a ripensare a quegli episodi del passato e a porsi delle domande in proposito.

Quali sono secondo Lei le emozioni e gli stati d'animo che alimentano questo suo rimuginio su ciò che è stato?
Cosa le impedisce di considerare quelle esperienze come una parentesi superata e conclusa della sua vita?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Le spiego: a volte è vero che mi capita di rimuginare sulla cosa , ma sostanzialmente per due ragioni: mi chiedo come io potessi essere arrivato fino a quel punto e, per la verità, comprendo (come aspetto positivo)che quel tipo di esperienza ha debellato i miei dubbi; la seconda è che mi dispiace di aver attraversato questa esperienza mentre stavo con la mia attuale ragazza, che amo moltissimo: questa seconda ragione è quella che mi infastidisce di più, benchè poi io pensi che in fondo, oltre che per dare delle risposte a me stesso, io lo abbia fatto anche per il benessere futuro del nostro rapporto. Di fatto sono convinto che i miei dubbi sono risolti, e chiedevo un consulto per due ragioni:
a) per parlarne con qualcuno dato che non ne avevo mai parlato con nessuno.
b) per capire secondo lei, se ho fatto bene ad andare fino in fondo o, se al contrario, sarebbe stato meglio che avessi risolto le cose diversamente. Le chiedo questo non perchè abbia dei dubbi, ma per capire se la mia scelta sia condivisibile o biasimabile.

e poi vorrei chiederle un parere personale: secondo lei dovrei parlarne con la mia ragazza, oppure no? Personalmente credo che non sia necessario, anche perchè il rapporto potrebbe cambiare radicalmente e poichè, al gesto compiuto, non attribuisco alcun valore, se non quello di procedere ad una introspezione più specifica, mi sembra che non sia il caso. Del resto penso anche che le cose o più specificamente le esperienze hanno un valore , se "tu" vuoi che lo possiedano, dal momento che spesso si tende ad attribuire valori che appartengono ad una collettività imbevuta di pregiudizi e poco senso critico. Spero di essere stato adeguatamente esauriente sulla questione.
Grazie e saluti
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentili utente

Prenda per buono quella esperienza fatta,almeno adesso ha chiarito i suoi gusti sessuali,se ha fatto bene a farlo quella esperienza?
Pensa se non lo avesse fatta?
Poi secono quali canoni? di chi? sta riflettendo se a fatto bene oppure no?

Parlare alla sua ragazza,faccia come vuole a volte le donne hanno più sensibilità rispetto a noi maschi specialmente in questioni sessuali!

tenga prsente soltanto che non è nemmeno giusto scaricare la valigia sui piedi dell'altro cosi tanto da farli del male!!!

Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Si, condivido il suo parere, nel senso che il parlarne con qualcuno è solo un modo per trasferire il "fardello", a qualcun altro. L'unica cosa che mi frena, come segnalavo nel post precedente, è che nella coscienza collettiva un comportamento di questo tipo imporrebbe l'obbligo morale di parlarne con la mia ragazza. Ma del resto chi può stabilire cosa sia morale o immorale? Procedendo con raziocinio mi sembra che si debbano contemperare due opposte esigenze : è meglio tenere in considerazione una morale o meglio una etica sociale che non dovrebbe incidere, oppure conservare la serenità di una relazione importante?Mi sembra di dover accogliere la seconda di queste tesi.
Grazie ancora e saluti.
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Le chiedo questo non perchè abbia dei dubbi, ma per capire se la mia scelta sia condivisibile o biasimabile.
>>>

Si tratta ugualmente di un dubbio, ma un dubbio morale. Lei si sta chiedendo se sia stato un bene o un male fare a suo tempo quelle scelte, e se sia ora un bene o un male dirlo alla sua ragazza.

>>> Ma del resto chi può stabilire cosa sia morale o immorale?
>>>

La morale sono le regole pubbliche, l'etica quelle private. Non c'è nessuna legge che la obblighi a render conto delle sue scelte in materia affettiva e sessuale, queste riguardano soltanto lei.

Anche perché alla sua età può capitare di avere esperienze omosessuali e ciò non "marchia" in alcun modo la persona. E poi anche se ne parlasse alla sua ragazza è probabile che se ne farebbe una risata e tutto finirebbe lì.

Se dovessi esprimere un parere clinico, con tutti i limiti del caso essendo a distanza, direi che lei ha una certa tendenza ossessiva che la porta a farsi molte domande e molti dubbi, per cercare rassicurazioni. Quindi anche le sue esperienze omosex possono essere state più un tentativo di mettersi alla prova per dissipare i suoi dubbi che altro.

Cordiali saluti
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissimo

< Credo che adesso stia cominciando a ragionare meglio sulla cosa,i canoni li ha stabilito la cultura la società,la storia ecc,noi quei canoni li che diversamente si chiama il MORALISMO, dovremmo in un processo terapeutico renderLi fluidi,integrarli nella nostra vita,ma non tutto di quei canoni li dovremmo assimilarLi,specialmente quando non le condividiamo,ognuno di noi è unico,e per questo abbiamo bisogno di distruggere alcune assimilazioni(introiezioni) che abbiamo appreso e farci delle nostre regole,scoprire i nostri gusti,metterci un nostro vestito personale avere una nostra propria filosofia di vita,un pensiero proprio!

Un uomo libero è colui che ascolta i propri bisogni,è la psicoterapia e tutto ciò che ad esso è attinente dovrebbe portare a questo!!!

Rifletta ancora secondo i canoni di Chi?

si liberi da ciò!!!!


saluti