Il 20% il potere della mente sarebbe enorme

Salve gent. psicologi,

vorrei cortesemente sapere se è vero che l’essere umano utilizza solo dal 6 al 10 % del cervello e che se solo si riuscisse a usare il 20% il potere della mente sarebbe enorme; gli ultimi studi fatti affermano che oltre l’ 80 % del cervello umano ad oggi rimane ancora un mistero, che ne pensate voi a proposito ?

Non pensavo che la domanda che ho fatto nel precedente post fosse così disinteressante da non meritare una risposta (o forse non c’è una risposta, visto che è stata cancellata dal moderatore dopo essere stata letta da più di 10 dottori).

Sinceramente sono rimasto deluso perché ero certo che voi psicologi sareste stati entusiasti a trattare e rispondere sull’argomento “il potere della mente”,
io chiedevo semplicemente un parere sul fatto che l’autosuggestione ha più volte dimostrato di poter fare delle cose inimmaginabili, visto che alle volte avvengono delle guarigioni inspiegabili che la scienza non sa spiegare e che non essendo frutto dell’intervento divino, la loro spiegazione è che il Potere della mente umana riesce a volte a dare origini a queste inspiegabili guarigioni.

Ancora non riesco a capire come mai proprio voi psicologi non avete darmi una risposta su questo affascinante aspetto della mente umana (il potere dell’autosuggestione ecc.).

O per caso. Proprio voi non credete che la mente ha ancora dei poteri inesplorati che quando (non si sa come) vengono a galla danno vita appunto a delle cose inspiegabili?

Voi psicologi credete o no che la mente umana è ancora un mistero per oltre l’ 80% e che il suo potere è indescrivibile ?
o credete solo a ciò che avete imparato sui libri e il mistero delle mente non vi interessa proprio ?

Cordialità


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Dr.ssa Jeny Meregaglia Psicologo 26 1
Gentile utente,
la domanda che ci poni è molto interessante e fonte di grandi dibattiti attualmete in corso. Per questo motivo molto probabilmente nessuno , fino ad ora, si era sentito di esprimere un suo giudizio proprio perchè è un ambito ancora molto studiato e senza risposte precise e definitive. Il mito dell'utilizzo del 10% o 20% del proprio cervello è da tanti anni che richiama l'attenzione di folle e persone più spesso come ritorno economico o specchio delle allodole per chi,senza tanti scrupoli nè fini nobili o di amore di scienza e verità, tiene corsi o scrive libri su come imparare ad utilizzare la rimanente alta percetuale di cervello e abilità.
In realtà quello che posso dirle è che c'è molto interesse intorno a questo tema e che sicuramente l'enorme potenziale del cervello è ancora per molti versi sconosciuto e che molti di noi utilizzano poche delle infinite risorse che invece avremmo a disposizione.
Mi sovviene per esempio la suddivisione principale tra i due emisferi destro e sinistro ad ognuno dei quali competono abilità differenti, dall'ambito più razionale, matematico, logico, spaziale a quello più creativo, musicale e artistico o fisico. Ognuno ha delle proprie caratteristiche e l'utilizzo di ciascun emisfero porta ad avere determinate performance o stili di vita. Ci sono per esempio numerosi studi, soprattutto nell'ambito delle scienze applicate all'arte,che sproano nell'utilizzare la parte destra del nostro cervello per imparare a disegnare o a ad avere un occhio più artistico.Al di là di questo ambito più specifico sicuramente ci rendiamo conto di quante cose in realtà ognuno di noi potrebbe potenzialmente fare (il condiozionale è d'obbligo perchè non ci sono studi definitivi in merito). I casi e gli esempi sono sotto gli occhi di tutti:dai vari premi nobel, agli artisti, agli atleti, a chi ha subito un handicap e ha sviluppato abilità fortissime in vari ambiti riuscendo a sfruttare appieno le porprie abilità e potenzialità in fine ai bambini stessi nei quali è evidente quanto delle stimolazioni adeguate, creative e rispettose al tempo stesso dellea loro età, possano portarli a svuiluppare certe abilità e caratteristiche che potrebbero esseregli indispensabili per il futuro. Lo vediamo nell'ambito della musica per esempio, in cui l'insegnamento precoce è essenziale per svillppare determinate abilità e la plasmaticità del cervello stesso oppure lo vediamo in stuazioni di adattamento in cui l'uomo riesce a sopravvivere a certe condiozioni di forte stress o insicurezza trovando in sè risorse che non pensava minimamente di avere.
Ognuno di noi può portare esempi di persone sulle quali non si sarebbe scommesso nulla in termini magari di forza, di determinazione o coraggio che poi si sono rivelate essere abilissime in queste qualità. Tuttavia , nonostante le nuove tecniche scientifche di neuorimmagine, di tac e risonanze magnetiche, abbian contributo a migliorare l'ambito dello studio del cervello in vivo durante l'esecuzione di determinate abilità o attività, le risposte che si hanno a disposizione sono ancora molto fumose, ancora per certi versi contraddittorie e sicuramente non definitive.
Per quanto concerne invece il primo quesito la risposta è più semplice. Nel senso che esiste realmente una forte capaictà di autosuggestione del nostro cervello, una forza che permette di mettere in atto delle risposte e degli attetggiamenti che possono risultare essenziali per il superamento di un momento di particolare conflitto o sconforto.
Più nello specifico non mi sento di dire niente nell'ambito della guarigione da tumori o mali apparentemente incurabili. Ammetto che ci siano stati dei casi apparentemente inspiegabili ma qui si entrerebbe nel merito non solo della psicologia ma della religione e ognuno può avere delle risposte personali a riguardo ma non supportate da dimostrazioni scientifiche definitive. Tuttavia a supporto del fatto che la nostra mente e il nostro cervello possano avere una forte influenza sulle reazioni fisiche e corporee porto i risultati di studi condotti sui soldati reduci dalla guerra del Golfo degli anni novanta.
Sono stati studiati centinaia di soldati di rientro dalla guerra, soldati che hanno avuto come conseguenza quella denominata la sindrome della Guerra Del Golfo che in realtà si tratta di un diturbo post traumatico da stress che porta il soldato a rivivere attraverso allucinazioni visive, uditive o fisiche le sensazioni, le immagini e i suoni della guerra,del combattimento delle bombe e a mettere in atto di consguenza dei comportamenti inadeguati tipici del campo di battaglia anche in ambito domestico, portando i oldiati stessi a non dormire più per la paura di essere attaccati, a non risucire a gestire le proprie emozioni al suono di una sveglia che si trasformava per loro nel suono di una bomba fino ad arrivare a casi di mutismo che li ha portati a chiudersi sempre di più in sè stessi e a non svolgere più una vita adeguata vittima di uno stress ripetuto per troppo tempo e non adeguatamente supportato nella sua gestione. Tuttavia al di là di questa sindrome un altro aspetto fondamentale che è stato riscontrato è che soldati particolarmente motivati, forti sotto un punto di vista psicologico e ed emotivo hanno affrontato ferite di guerra in modo differente rispetto a soldati più timorosi, spronati al fronte da obiettivi diversi da un credo personale motivato e forte.
IN pratica in situazioni di ferite gravi come la perdita di una gamba o una ferita da arma da fuoco si è visto che i soldati più motivati e carichi psiclogicamente ed emotivamente hanno saputo affrontare il dolore conseguente e il recupero in tempi più veloci e straordinari rispetto algli altri. Per esempio durante un conflitto a fuoco un soldato ferito ad una gamba, ha saputo portarsi in salvo sino al campo più vicino per farsi curare motivato dal fatto di sopravvivere e di tornare in battaglia per sconfiggere il nemico. Ad una serie di questionari e test somministrati al soldato è emerso che in quei momenti di concitazione il soldato riusciva a non avvertire l'intenso dolore alla gamba (che successivamente venne amputata) perchè motivato maggiormente a salvarsi la vita e a toranre successivamente a combattere.In questo senso allora sono stati studiati metodi e abilità di coaching ovvero sia di motivazione, si supporto e sostegno che portino a tirare fuori la propria reale motivazione e la proptia abilità in momenti non solo di normale attivtà ma di stress.
Questo potere analgesico della nostra mente è noto ormai da tempo anche se è dfficile che venga preso come dibattito in ambito scientifici , tuttavia posso dirle che è vero che la nostra mente ha abilità che spesso non pensiamo di poter avere e che se stimolata maggiormente e in modo più efficace potrebbe farci vivere più serenamente e affrontare megilo determinati eventi. Tuttavia per quanto riguarda percentuali o guarigioni miracolose rimango più scettica.
Spero di aver risposto alla sua domanda.

Dr.ssa Jeny Meregaglia
jeny.meregaglia@email.it
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