Sono una vipera !

Salve, gentili dottori!
Vi scrivo per parlare di me, di quello che mi sta accadendo...Sono fidanzata da un anno con uno splendido ragazzo, un ragazzo che chiunque si augurerebbe di avere...Io, però, stupida, ho deciso di mettere fine, di chiudere tutto nonostante la cosa mi faccia male. Non riesco a trattenere le lacrime, sto tanto male e allora mi domando perchè mi capita questo: si decide per star meglio e non peggio, ma io mi sento uno schifo! Sto facendo del male a chi non lo merita, sto distruggendo chi per me avrebbe dato anche la vita, sto rovinando proprio la persona che mi ama fino alla follia, e non riesco a perdonarmelo. Mi chiedo perchè lo faccio, quando credo che lui abbia tutto: sincerità, amore, sensibilità, fedeltà, dolcezza...e l'unica risposta che riesco a darmi è "il cuore ha le ragioni che la ragione non conosce", ma perchè quelle ragioni devono recarmi tanto dolore? Sono combattuta: ho paura di sbagliare, ho paura di aprire un giorno gli occhi e rendermi conto di aver fatto un errore, ho paura di non trovare mai più una persona così e di pentirmene...Tutti questi timori, perchè spesso sono portata a pensare che forse sono io quella sbagliata, sono io che non capisco nulla, sono io che cerco qualcosa che neppure so e che forse neanche esiste...Questo è quello che sto vivendo...e ho deciso di manifestare la mia angoscia, i miei sentimenti a chi più di chiunque altro può abbracciarli.Non è bello quello che sto facendo, ma purtroppo ho un cuore che metto sopra ogni cosa. Questo il più delle volte mi fa soffrire, ma allo stesso modo mi fa vivere in pieno la vita, in tutte le sue sfumature e questa è la mia unica forza .Sono molto triste perchè non so cosa fare...Credo di non amare più il mio fidanzato, ma tutto è troppo difficile...:lui mi ama da morire ed io gli voglio un bene dell'anima. Mi tormento chiedendomi:"Cosa posso volere di più? Sbaglierò? Ma poi mi rendo conto di non desiderarlo tanto (lo tradisco da un pò di tempo), di non sentire la sua mancanza, di dimenticarlo quando sono in compagnia o cmq quando sto bene e di non sentirmi "piena" quando trascorriamo il tempo insieme. Ho incominciato a dirgli qualcosa, ma lui mi rende tutto troppo complicato. Mi dice che non è possibile, che io sono confusa, ma che infondo lo amo, fa finta di niente...Ho paura di sbagliare, ho paura di decidere e parlare con lui mi sta distruggendo... mi viene meno la forza, non ce la faccio...Aiutatemi, ditemi qualcosa, una qualsiasi cosa...Secondo Voi(per quello che ho scritto), lo amo? Cosa devo fare? Grazie di cuore...
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Cara Utente,
quanta confusione, quanta sofferenza sta provando...
Da qui è difficile darle una risposta concreta; io credo semplicemente che quando si ama una persona le altre non si percepiscono nemmeno. I problemi nella coppia sono di solito segnalati da un peggioramento e da insoddisfazione nella vita sessuale, da un interessamento sessuale verso altre persone, da un senso di oppressione quando si trascorre il tempo libero col partner ma si vorrebbe essere altrove, ecc.
Ovviamente non è un dogma, diciamo che mediamente funziona così. Poi c'è il senso di colpa, che ci attanaglia perchè pensiamo a quante sofferenze dovrà affrontare il partner se dovessimo abbandonarlo. Poi c'è l'incertezza rispetto al futuro: ma starò facendo la cosa giusta? E se dovessi trovare una persona peggiore in futuro?
Insomma, lei ha un po' di normale paura.
Cosa fare allora? Non so quale potrebbe essere la soluzione migliore (come le ho detto è difficile dare consigli a distanza senza la persona di fronte), ma mi sembra che così come siete messi state male entrambi.
io metterei al primo posto il rispetto per l'altro e per lei stessa: stia sola per un attimo e riprenda fiato (quindi niente amante e niente partner).
Cordialmente

Daniel Bulla

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
dopo
Utente
Utente
Carissimo Dr. Bulla,
ho raccontato a LEI di me, della mia storia...
Le ho parlato della rottura, dopo un anno, del mio fidanzamento, della mia angoscia, delle mie paure, delle mie insicurezze. Non sapevo se farlo: ho sempre adorato quella "splendida" persona, non volevo perdere quel concentrato di bontà, semplicità, intelligenza, sensibilità...,ma sapevo di non poter continuare così, perchè avevo messo in dubbio il mio amore per lui, ma soprattutto perchè continuavo a tradirlo...Presi una strada: mi allontanai da lui, pur non essendone convinta.
Intanto, per, c'era l'altro...c'era il ragazzo che mi aveva da sempre trasportata in un vortice di passione e che probabilmente mi aveva spinta a tanto...: a lasciare il mio ex.
Continuavo per a non sapere quale cosa potesse essere davvero giusta per me...
Ieri, solo ieri, decido di raccontargli tutto (dopo una lungameditazione sul suo "niente amante,niente partner). Gli confesso questo malessere dell'IO, questo mio malessere; questo non riuscire a vivere la storia serenamente e la mia insoddisfazione nel riconoscere di non dare abbastanza, di non dare quanto vorrei...
Gli parlavo ma stavo male (infondo,forse, non lo volevo...)Stavamo benissimo: ho vissuto tre ore indimenticabili. Io e lui, in uno studio vuoto, senza neppure la corrente elettrica...Una trapunta ed una candela rossa...Piangevo ad ogni suo abbraccio, ma solo per la consapevolezza della rarità di certi momenti. Ho "immortalato" quel magico momento(mentre lui era in bagno)con una foto alla candela...
Alla fine di tutto, rientrata a casa, gli invio un messaggio. Poche parole per esprimere la mia gratitudine...

"La profondità di quegl'attimi, l'immensità di quelle emozioni...IO e TE al centro di tutto: quanto bastava per una fiaba, quanto è bastato per fare di questa la fiaba più bella della mia vita! Non dimenticher mai..."

Che dolore...
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

sarebbe il caso di evitare di esporsi in questo modo all'interno di un sito internet credendo di effettuare una terapia psicologica di qualche genere.
Sarebbe il caso che si rivolga ad uno psicoterapeuta della sua zona che potra' valutare l'eventuale psicoterapia da intraprendere oppure una terapia farmacologica (se fosse anche psichiatra).
La invito pertanto a rivolgersi ad un medico della sua zona


Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Non credevo di effettuare una terapia psicologica...
Uno sfogo,solo questo...
Le parole sono state un pò dure, ma...GRAZIE LO STESSO!
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

perdoni la franchezza ma il suo sfogo, se interpretato e rivolto con tali parole puo' costituire un rapporto, seppur involontario, di tipo psicoterapico che potrebbe avere delle conseguenze specifiche e non consentendone, inoltre, il controllo.
Per questo motivo le ho consigliato di proseguire qualsiasi discussione in merito alle sue problematiche in un ambiente adeguato alla sua situazione.

Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#6]
Dr. Alessandro Roscetti Anestesista 83 3
Carissima,
in accordo con il Collega Saverio Ruggiero, mi rendo conto che, almeno apparentemente, lo "scrivere" sembrerebbe meno coinvolgente (soprattutto quando non conosci nè sai chi ti risponderà): un setting terapeutico peraltro concede uno spazio unico, proprio irrepetibilmente "palestra per la propria vita".
"L'esporsi" in un sito "aperto a tutti" invece è soprattutto un atto generativo di condividere "questione e risposta", transazione di permesso di uscire da sè stesso per promuovere una discussione con ALTRI.
MA LA PALESTRA DI VITA E' LA NOSTRA UNICA VITA, NELLA QUALE POSSIAMO INSERIRE ANCHE UN VALIDO SETTING TERAPEUTICO.


In Fede


Alessandro Dr. Roscetti