Blocco mentale/sessuale

Salve,
scrivo per avere un parere su una situazione che mi ritrovo, per l'ennesima volta, ad affrontare. Sono anni ormai che i miei rapporti interpersonali finiscono, dopo circa un anno, per calo di desiderio. Il calo, se non si fosse capito, è da parte mia. Ciò porta successivamente un calo di interesse per la persona che mi sta vicino, e dopo circa 4 o 5 mesi di "strascico" metto fine alla storia. Devo ora svelare il segreto che porto dentro, che mi riporta ai miei 12 anni e ai mesi di abusi che sono sembrati quasi interminabili. Dopo anni, circa 15, sono riuscita ad andare in terapia, e ci sono rimasta per circa un anno e mezzo. Ho smesso poi, sia per problemi finanziari che per il fatto che mi sentivo meglio. Ne sono infatti uscita rafforzata, mi volevo più bene e soprattutto pronta a chiedere aiuto. Ma adesso mi trovo di nuovo ad affrontare il blocco mentale che non mi ha mai abbandonato in questi anni. La differenza stavolta è che il desiderio verso la persona che mi sta vicino non è calato. Io voglio stare con lui e voglio lui, persona comprensiva alla quale ho svelato il mio segreto e con la quale mi sono confidata. Il problema però rimane, e quasi ogni volta che lui ha voglia di tenerezze, io non riesco a non vedere i suoi gesti come puro istinto sessuale piuttosto che come amore. E' come se la fiducia nei suoi sentimenti non fosse sufficiente, come se io vedessi nei suoi occhi un mero desiderio di sesso. All'inizio dei miei rapporti (i primi 6-7 mesi) io non ho assolutamente nessun problema. Nasce tutto più tardi, si rafforza il sentimento e si blocca il desiderio sessuale. Non posso al momento riprendere le sedute, e in fondo stavolta vorrei riuscire ad affrontare il mio problema di sempre da sola. Chiedo perciò dei consigli, che mi spronino, che mi aiutino, che facciano sì che io riesca a dimostrare alla persona che ho accanto quanto gli voglio bene sotto tutti i punti di vista. Spero di ricevere presto una vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Virginia Caprino Psicologo 15
Gentile utente,
ci dice che la terapia l'ha aiutata sotto diversi punti di vista e che ha imparato a chiedere aiuto. Questo mi sembra davvero fondamentale.
Un consiglio, seppur dato col cuore, non può alleggerire il peso di un abuso subito in tenera età...
Non credo nemmeno che lei abbia bisogno di essere spronata: "al cuor non si comanda", no?
Provi a fidarsi e ad affidarsi nuovamente ad un bravo psicoterapeta e tolleri di essere supportata anche quando le pare di non aver bisogno di aiuto.

Cordiali saluti

Dr.ssa Virginia Caprino

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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Cara utente, mi sembra che oggi più si sente legata a l'uomo che desidera e più il desiderio sessuale di lui lo percepisce come puro istinto sganciato dall'affetto e dall'amore. E la fiducia che sente per i suoi sentimenti, non basta a frenare il blocco del suo desiderio sessuale.
Come la collega, mi torvo in difficoltà a risolvere quello che lei a deciso di condividere con un breve consiglio, tanto siginificativo e rilevante mi sembra ciò che lei ha scritto.
A volte, si chiede aiuto in un periodo della propria vita e poi si riesce a camminare da soli, altre volte sulla strada può essere utile cammnare di nuovo "in comapagnia".
Faccia la sue opportune valutazioni e ci pensi.
Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Se lei si sentisse pronta a reiniziare un percorso psicoterapeutico ma non lo stesse facendo per motivi finanziari, la informo che può trovare un validissimo aiuto anche rivolgendosi al servizio sanitario nazionale, sostenendo spese minime.

Forse potrebbe non riuscire a reperire immediatatamente il professionista che fa al caso suo, ma credo che il tempo impiegato in questa ricerca sarebbe ben speso, non le pare?

Il colloquio psicoterapeutico è molto diverso rispetto a quello che è possibile avere con il partner, un amico o un conoscente. Come sottolinea correttamente la collega Caprino, spesso non bastano i consigli dati col cuore per risolvere i problemi.

E se ancora si porta dietro gli strascichi del suo fardello, pur essendo migliorata, ciò potrebbe significare che vi è ancora lavoro da fare. E che, se la terapia che interruppe le stava dando buoni risultati, potrebbe anche indicare che lei ha effettivamente le risorse per arrivare a capo del suo problema.

Se crede, può leggere la seguente pagina dal mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com