Voler stare male e come andare oltre.

Buongiorno,
Mi scuso se suona come uno sfogo, la mia è una sorte di confessione.
Non sono (più) seguita perchè non voglio prendere in giro nessuno.
ho l'impressione di scegliermi lo stato in cui sono, di voler restare immobile e morire. Passo le giornate a rimuginare, passo da un lavoro all'altro, non riesco a terminare ciò che inizio, non ho costanza. Me ne accorgo dopo anni. Ora non riesco più a iniziare le cose. Mi sembra di non essere una persona per intero, perchè da sola non faccio niente che abbia senso,anzi mi infilo in vortici come farmi del male, pensare a morire e altro. Sento che potrei fare diversamente ma per pigrizia, forse, o non so che, mi ritiro in casa a soffocarmi di negatività. Mi immergo nel passato, mi sento in difetto e inadeguata (ad esempio rispetto alle famiglie degli altri). Mi è stato detto dalla psicologa, in passato, che non ho un equilibrio stabile e che se voglio essere un cervello sprecato posso farlo. Mi sembra quasi di farlo apposta ma non so cosa ci stia guadagnando. La mia mente sta perdendo lucidità e non sono più brillante in niente, spesso non sento niente. Eppure brevi attimi di amore, musica, arte e natura mi portano alle stelle facendomi sentire estremamente viva e positiva, perchè questo non basta a trascinare tutto il resto? Come abbandonare volontariamente questa parte di me che vuole stare male? Grazie
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
se c'è una parte di lei che vuole stare male, forse questo comportamento ha un'utilità celata, anche se mal intesa, che probabilmente affonda nell'inconscio e in eventi lontani.
Sta allo psicoterapeuta identificarla e predisporre tutti i mezzi a sua disposizione per trovarvi rimedio.
Tali mezzi non possono esaurirsi nell'indagine del passato perché l'unico tempo che viviamo realmente e in cui possiamo agire per cambiare è il presente.
Le consiglierei di provare a consultare una psicoterapeuta di diverso approccio che non si limiti a constatare e rimandarle la sua libertà di farsi del male, ma ne trovi le ragioni e predisponga rimedi.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Enrico Cazzolino Psicologo, Psicoterapeuta 26 1
Gentile Signora,

mi permetto tre commenti alla sua richiesta.

1) Non so se e in quale contesto sia stata pronunciata la frase "essere un cervello sprecato". Comunque sia, pur non conoscendola, mi piacerebbe invitarla a pensare che Lei non sarà mai (solo) un cervello. Lei è di certo ben di più: una persona con idee, emozioni, ricordi, aspirazioni. Tutto questo ha un valore positivo; forse anche le esperienze dolorose.

2) Quindi, prima di dare a sé stessa la colpa della situazione di disagio in cui si trova, potrebbe provare a parlare con il suo medico di base per cercare di escludere o di trattare possibili cause "biochimiche" che solo i medici possono gestire, perché sanno valutare anche l'eventuale opportunità di un aiuto farmacologico. Si prenda cura di sé e anche del suo prezioso cervello, che magari è un po' affaticato dal peso della vita.

3) Una persona come Lei, che apprezza "amore, musica, arte e natura" può sicuramente riuscire a stare meglio. Non tema di prendere in giro nessuno, alle volte è solo la nostra storia che ci prende in giro un po'. Si conceda di farsi aiutare da un medico e da uno psicoterapeuta. Lo merita.

Incoraggiamenti e auguri,
EC

Enrico Cazzolino
Psicologo Psicoterapeuta
psicoterapiaipnotica.net

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le vostre risposte
più avanti riproverò..
Ci tengo a"difendere" la psicologa perchè non è stata insensibile, in alcuni casi è stata severa ma solo per sbattermi in faccia alcune cose che io non volevo sentire fuori dalla mia testa ma che sono accadute e devo accettare.
Si non sono solo cervello ma idee, emozioni ed aspirazioni sono nel caos, vorrei saper mettere ordine e vorrei saper gestire la mia vita... sui farmaci, mi spaventano e ho il rifiuto, io sarei quella "a posto" in famiglia,ma vi ringrazio per il suggerimento..ma in che senso cause biochimiche?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
La libertà personale è indiscussa, anche quella di farsi del male e se la sua psicologa le ha sottolineato la inviolablità e la assoluta esistenza di una responsabilità personale nelle scelte sono pienamente d'accordo.
Il compito dello psicologo tuttavia è quello di "aumentare i gradi di libertà" nelle scelte e per far ciò può essere utile l'investigazione delle varie sfaccettature e origini del problema, l'esplorazione di soluzioni e qualunque altro mezzo che aumenti appunto i predetti "gradi di libertà.

Raramente la sola consapevolezza risolve i problemi.
Diversi possono essere i motivi che bloccano, ritardano, complicano l'azione, ad es. il perfezionismo, la paura di sbagliare, di non essere capaci ecc.. Compito dello psicologo è individuarli e cercare di aiutare il paziente a superarli.
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Dr. Enrico Cazzolino Psicologo, Psicoterapeuta 26 1
Gentile Signora,

ho usato il termine "cause biochimiche", di certo un po' approssimativo, solo per suggerire che la mente e l'organismo non sono entità separate: sono due "lati" della nostra vita che vanno curati e salvaguardati insieme, da medicina e psicologia. Se da una parte è riduttivo pensare a noi stessi come "solo cervello" fatto di cellule e biologia, dall'altra anche non interpellare un medico per paura dei farmaci può toglierci delle opportunità di salute, o dei "gradi di libertà", secondo l'ottima espressione della collega che le ha risposto qui.

Non vado oltre, proprio perché solo chi ha competenze in medicina potrebbe capire se e come aiutarla sotto questo aspetto. Non la conosco e scrivo via web, quindi può darsi che il mio consiglio non sia adeguato al suo caso. Da psicologo, però, ritengo utile sottolineare che ricevere aiuto da un medico insieme ad uno psicoterapeuta non farebbe di lei una persona meno "a posto". Forse, invece, solo aumenterebbe le sue probabilità di riuscita.

Ancora un saluto, buona settimana

EC