Sintomi autismo accentuati dopo diagnosi

Salve, ho 23 anni e sono stato diagnosticato appartenente allo spettro autistico ad alto funzionamento ad inizio maggio.
Premesso che il cammino per arrivare in questo centro altamente specializzato è stato lungo ed estenuante, ho notato alcuni cambiamenti in me dopo la diagnosi.
Il giorno nel quale mi è stata fatta la diagnosi mi sono sentito totalmente svuotato, quasi sotto shock per tutto il giorno e anche un po' in quello seguente. Uscito dal centro il mio umore è calato a picco, mi sentivo apatico e a tratti triste.
Svuotato, e poi riempito piano piano di nuovo.

Ho notato un incremento dei miei livelli di ansia e la sera le luci mi sembrano ancora più forti di prima, al punto da dover spostare lo sguardo con i neon bianchi. E' come se facessi ancora più caso alle mie caratteristiche sensoriali e forse si tratta di auto suggestione, ma sento di essere ancora più "sensibile" di prima. Questo mi incuriosisce.

Le oscillazioni dell'umore si sono attenuate, ma c'è una stanchezza di fondo come se la mia mente stesse ancora costantemente lavorando per elaborare tutto ciò. Non riesco a studiare per tanto tempo, ho ripreso piano piano da poco, dopo un periodo di difficoltà più assoluta data tutta la mia ricerca presso centri vari.

A volte è come se non ci credessi ancora e altre invece nelle quali guardo i lati positivi di aver capito tutto ciò e di come posso impegnarmi per lavorare sulle mie criticità. Sarò seguito in questo centro con un supporto di tipo psicologico, ma mi chiedo realmente se sia cambiata la percezione di me in seguito alla diagnosi.
Un'elaborazione del genere richiede tutta questa fatica mentale? Mi sembra di andare avanti con un filo di gas ogni giorno...

Sto lavorando costantemente su un protocollo per esplorare la depressione nello spettro autistico, perchè ho sempre avuto un temperamento distimico e penso sia arrivato il momento di prevenire determinate cose piuttosto che curarle quando potrebbe essere ormai troppo tardi.

Grazie per la disponibilità.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

certamente le "etichette" influiscono sulla percezione di sè.
Ma al contempo sono interessanti e spesso necessarie proprio per individuare le
. terapie,
. cure,
. strategie
più opportune.

D'altra parte è da ritenersi "fisiologico" un periodo di tempo e un lavoro personale per elaborare ed accettare una diagnosi.

Ma sono tutte cose che Lei sa già,
a cui ha già pensato;
indice di riflessione e introspezione elevate.

Si affidi con fiducia al Centro di riferimento
e in particolare allo Psicologo che La seguirà;
sono certa che La aiuterà.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/