Bimbo di un anno e mezzo e famiglia

Buongiorno, sono mamma di un bimbo di 19 mesi.

Con mio marito le cose non sono mai andate bene, spesso aggressivo e manesco, a letto invece io non provavo alcun piacere, davo la colpa al suo comportamento e pensavo che se fosse cambiato mi sarebbe venuto.

Quando ci mettemmo insieme, avevo 15 anni, si presentò con la sua migliore amica e mi chiese se volessi stare con lui, io gli risposi di sì, ma stavo guardando lei, stile maschile, felpe larghe, cappellini, mi attraeva.
A maggio 2016 io e lui andammo a convivere e nel dicembre di quell'anno cambiammo casa.

A gennaio ci raggiunse pure lei e restò per due mesi, cominciai a capire cosa provavo in sua presenza, sentii che c'era qualcosa di più di un'amicizia, di un'attrazione, ma non volevo dire nulla, non sapendo la sua reazione.
A gennaio 2018 scoprii di essere incinta voluto da me ma lui no, l'aveva fatto solo per farmi un favore, illudendomi che lo volesse pure lui.
Ci lasciammo ma io insistetti affinché gli desse il suo cognome, a marzo tornammo insieme e ad aprile ci sposammo.

In questi anni lui non c'è mai stato e ha fatto altrettanto con suo figlio, zero aiuti in casa e mani che lui mi alzava contro per futili motivi.
Ogni volta chiamavo la sua migliore amica e con lei stavo subito meglio, era come se avessi solo bisogno di sentirla e che mi "salvasse" da lui più che sfogarmi.
Una sera dell'11/2019, durante una litigata lui mi prese per il collo e per i capelli, mi disse cose molto pesanti, li io capii che dovevo andare via quindi lo avvisai che la notte seguente non ci sarei stata perché avrei dormito dai miei visto che il giorno dopo avrei avuto un impegno fuori città.
Quella mattina presi su una borsa con l'indispensabile, mio figlio e corsi in strada dove mi aspettava mia zia.
A gennaio però cominciai a sentire e vedere la sua amica molto spesso, anche tutti i giorni, finché una sera, lei mi accompagnò in casa come sempre, salutò il bimbo di cui è madrina di battesimo e a cui lei è molto legata, lo mettemmo a letto e sulla porta d'ingresso, ci guardammo negli occhi, io poco dopo abbassai lo sguardo e lei mi baciò a lungo poi mi disse "sono cinque anni che volevo farlo, quando ti vidi la prima volta dissi wow", li capii che la cosa era ricambiata, parlammo un po', due giorni dopo lei mi chiese di metterci insieme.

Sono passati quasi due mesi e io sono sempre più convinta di lei e di chiedere la separazione da mio marito, ho capito che ciò che volevo lo cercavo nelle persone sbagliate e che il piacere non ci sarebbe stato comunque, io stavo solo seguendo ciò di cui mi avevano convinta i miei no ciò che volevo.
Mi chiedo però, come la chiamerà mio figlio?
Ha fatto la parte del papà fin da quando ho scoperto di essere incinta e lui, nonostante io abbia cercato di creare un legame anche con suo padre, è molto più legato a lei che però si sente maschio.
Preciso che non l'ho mai messo contro suo papà, anzi, solo che lui ha scelto.
Attendendo una risposta ringrazio e porgo cordiali saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

sembrerebbe la storia di un innamoramento,
e del passaggio da una coppia etero ad una omosessuale.

Ma online, dalle poche parole del Consulto, è quasi impossibile capire se ci sia dietro una complessità personale o relazionale più densa di quella raccontata.
Lei si pone delle domande sul ruolo che avrebbe la Sua "amica" nei confronti del bambino, come lui potrebbe chiamarla. Per nome? altro?

Quando Lei ci dice "Attendo una risposta",
a quale dubbio si riferisce in specifico?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto subito. Probabilmente, se rifletto anche sul mio modo di comportarmi in altre relazioni con ragazzi, sono sempre stata interessata alle ragazze ma con tratti maschili, questo perché forse capirlo è stato più difficile. Adesso, su di lei non ho alcun dubbio, l'unica cosa che mi preme è chiudere le cose con mio marito, come la guardo adesso è più forte di come la guardassi prima e prima, la guardavo come non guardavo mio marito o comunque altri ragazzi. Il mio dubbio però è come possa chiamarla mio figlio,su questo " attendo una risposta", perché gli ha fatto da papà, però fisicamente è una femmina anche se si sente a tutti gli effetti un maschio, per nome secondo me sarebbe troppo poco, per nome si chiama un'amica, la sorella, lei invece è stata sempre il genitore mancante, la persona che gli dice di si quando io gli dico no solo per comodità, la persona che si sveglia alla notte per calmarlo,che mi sostituisce nel cambio o nei pasti se io non posso o anche solo per lasciarmi un po' di spazio per me, la persona che lui cerca oltre a me e se non ci ha entrambe non si addormenta, se guardo loro due, penso a quando male gli abbia fatto quando eravamo con mio marito e lui stava sempre con me, non sorrideva mai al papà né lo cercava, questo perché mi piacerebbe che le venisse riconosciuto un ruolo(a volte parliamo senza impegno di avere un figlio nostro, sogno di entrambe e a lei la figura paterna riesce proprio bene)
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

perchè delegare ad una Specialista online un elemento tanto importante?

Il "nome" è frutto di negoziazione tra Voi,
ma tiene conto anche dei dati di realtà:
esiste un padre biologico e legale del bambino, che continua ad avere il diritto di trascorrere del tempo con proprio figlio;
c'è un bambino, che non ha bisogno di confusione di nomi, e neppure doppioni;
c'è un contesto sociale all'interno del quale vivete e nel quale il bimbo forse è già inserito, l'asilo nido ad es..
Tenendo conto di vincoli e desideri utilizzate la Vostra creatività per dare risposta alla questione del "nome".

Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Si il papà c'è, ma solo legalmente e geneticamente, a fatti non c'è quindi si avrebbe il diritto, ma non lo fa come non l'ha mai fatto quando eravamo a casa con lui, il bimbo non va all'asilo nido comunque e in generale il papà non è mai stato nominato in altri ambiti se non quelli familiari. Il bimbo adesso la chiama "m m " mentre scandisce bene "mamma" quando vuole chiamare me, cosa sta cercando di dirmi il bimbo? Supponevamo "mamma " però sa dirlo quindi non può essere