I miei problemi sono legati ancora una volta alla mia emotività

ho 23 anni e un problema persistente: la nausea. Questa cosa mi accompagna quasi ogni giorno da qualche mese (sono sempre stata una persona ansiosa ma non ai livelli di avere la nausea)
mi sento come un blocco in gola come se il cibo fosse rimasto li e non volesse piu andare giu... mentre quando sono a stomaco vuoto mi capita di avere dei conati di vomito, correre in bagno ma senza rimettere (soprattutto in situazioni in cui sono agitata)
Consultando il medico di famiglia (che sapeva che gli anni scorsi prendevo lexotan o simili) mi ha detto di provare con qualcosa che riguardasse lo stomaco, cosi mi ha prescritto il LEVOBREN da prendere al momento del bisogno... inutile dire che questo non è servito assolutamente a nulla, solo a farmi scoprire che i miei problemi sono legati ancora una volta alla mia emotività e non di certo a problemi di stomaco, cosi mi ha prescritto lo xanax. Tra qualche settimana dovrò partire per il mare e questo mi crea davvero un forte disagio perchè penso che se avrò problemi di nausea durante il volo non saprei proprio cosa fare (ah dimenticavo di dire che ho anche il terrore di rimettere quindi tutto questo aggrava il mio stato d ansia) percio mi chiedo: cosa posso fare? vorrei potermi godere le vacanze con il mio ragazzo senza la preoccupazione che alla vista di un ristorante mi venga qualche malessere, dato che ultiamente quando devo andare al ristorante o in qualche locale in cui servono cibo mi viene l ansia e la nausea da non riuscire ad entrare!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza,

> inutile dire che questo non è servito assolutamente a
> nulla

Non è inutile, è invece un'informazione importante.

> solo a farmi scoprire che i miei problemi sono legati
> ancora una volta alla mia emotività e non di certo a
> problemi di stomaco

Ma questa è una sua deduzione, oppure le è stato suggerito/diagnosticato da qualche professionista?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
gentile dottore,
anzitutto la ringrazio per la sua pronta risposta, in secondo luogo vorrei rispondere alla domanda che mi ha posto: mi erano gia stati diagnosticati problemi di ansia e attacchi di panico, infatti come dicevo prima anni fa mi avevano prescritto il lexotan e poi lo xanax, avendo dedotto che si trattava piu di attacchi di panico. La situazione poi si era calmata, ora invece si è ripresentata e in modo molto piu fastidiosa, accompagnata appunto da questa nausea e conseguente fobia di vomitare. Questo mi capita soprattutto fuori casa, ma l altra sera mi è capitato anche qui a casa: avevo invitato il mio fidanzato a cena per farlo conoscere ai miei e mi sono agitata a tal punto da dover correre in bagno a causa di conati di vomito, senza poi rimettere. Poi ho preso lo xanax, ovviamente non ha fatto subito effetto e ho passato la prima mezz ora della cena a non riuscire a toccar cibo per via della nausea e con un fortissimo senso di tensione allo stomaco...dopo, avendo fatto effetto la pastiglia mi sono calmata e sono riuscita a mandar giu qualcosa! e pensare che ho organizzato la cena a casa, pensando che mi sarei sentita piu tranquilla sapendo che se avessi avuto questo tipo di problemi sarei potuta correre nel mio bagno...perchè è quello che mi capita al ristorante, sto male corro in bagno con la paura di dover rimettere e cerco di calmarmi, essendo li da sola, poi prendo la medicina e aspetto di stare meglio...ma appena torno al tavolo mi sento fuori luogo, tutto cio che si dice mi pare che mi agiti ancora di piu! Non sopporto piu questa situazione!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ok, allora ciò che può fare è chiedere un consulto a uno psicologo/psicoterapeuta che utilizzi un indirizzo breve e focalizzato per sapere se può aiutarla.

Ovviamente, se ci avesse pensato un po' prima sarebbe stato meglio. Non credo che sarà possibile aiutarla a risolvere il suo problema in tre settimane. Ma intanto può sempre attivarsi.

Tenga presente che il particolare terapeuta che deciderà di contattare ha più importanza del particolare orientamento terapeutico utilizzato.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
purtroppo la mia sfortuna è quella di non avere un medico di base accurato (infatti sto pensando di cambiarlo) perchè per lui "non è nulla, prendi lo xanax, stai tranquilla e vedrai che ti passa"... non mi ha mai ventilato l'idea che mi potesse essere utile un consulto specialistico ed è per questo che mi sono rivolta a voi di questo sito, per sapere appunto se fosse il caso di intraprendere questo tipo di percorso, guidata da uno specialista.
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Utente
Utente
Volevo inotre chiederLe se secondo Lei dovrei evitare per il momento situazioni che mi causano disagio (come appunto ristoranti) o "sforzarmi" di andarci, prendendo magari una pastiglia per calmarmi un po
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Purtroppo questo è un inconveniente che a volte succede: "Lei ha un problema X, ma non occorre che vada dallo specialista che si occupa di X".

Può sentire anche altri tipi di specialista, ad esempio un gastroenterologo. Se non vuole passare dal suo medico di base, in molte città ci sono dei poliambulatori privati in convenzione, dove con 30-40 euro può prenotare direttamente appuntamenti con qualsiasi tipo di specialista.

Qualunque indicazione datale da qui non potrebbe essere calzata sul suo caso specifico, senza nemmeno vederla: deve necessariamente rivolgersi a consulti di persona.

Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, consigliarle di evitare cerchi luoghi significherebbe colludere con il suo disturbo, chiederle di sforzarsi significherebbe sottovalutare il suo disturbo esattamente come il suo medico. Le si può solo consigliarle di recarsi da uno specialista.
saluti
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Utente
Utente
ringrazio molto delle risposte che mi sono state d'aiuto e "d'incoraggiamento" nell'intraprendere la decisione di consultare uno pscicoterapeuta o chi per esso, che mi possa aiutare nel risolvere questo mio problema dalla radice, e non certo solo con l'ausilio di farmaci, che a lungo andare danneggiano l'organismo.
Cordiali saluti.