Eccesso radiazioni ionizzanti
Salve a tutti,
Vi scrivo in merito alla questione delle radiazioni ionizzanti utilizzate in campo sanitario per capire qual è la mia soglia di rischio di ammalarmi di una qualche malattia radioindotta.
Sono una persona abbastanza curiosa, mi piace informarmi ed inoltre credo nella mia storia clinica di aver ampiamente superato una certa soglia per cosi dire "limite", di sicurezza, e credo di aver aumentato più o meno significativamente la mia possibilità di ammalarmi di una qualche malattia radioindotta, sempre chiarendo che parliamo nell'ordine delle probabilità e mai di certezze.
Solo quest'anno ho subito diverse radiografie e ne dovrò subire altre due.
Elenco di seguito le radiografie eseguite:
- rx addome per una costola infrazionata
- rx bacino in seguito ad un urto a cui è seguito un dolore mediamente intenso per alcuni giorni, motivo per cui mi reco in ps. Nessuna frattura né infrazione.
- rx Endorali (circa 6) per diverse cure dentali
- rx rachide cervicale in seguito ad incidente automobilistico da cui risulta una rettilineizzazione del rachide
Elenco delle radiografie ancora da eseguire:
- Dental Scan emiarcata sx per cisti
- Ortopanoramica
Inoltre per l'anno prossimo programmerò diversi impianti dentali che potrebbero comportare ulteriori raggi.
A tutta questa serie di raggi, secondo me già troppi, si sommano quelli degli anni passati, di alcuni anni fa o di quando ero bambino e adolescente. Sono davvero molti e non riuscirei facilmente a ricordarli tutti (rx colonna vertebrale da piccolo, rx rachide da piccolo, TAC encefalo, varie Rx endorali, rx addome).
Ritengo, come chiaramente si evince, di esser stato a volte abbastanza sfortunato altre volte eccessivamente scrupoloso e ipocondriaco, per queste ragioni ho accumulato un'infinità di radiografie.
Sono molto preoccupato né posso evitarne ulteriori soprattutto quelle dentali per quanto riguarda la mia difficile e precaria situazione dentale.
In sintesi le mie domande sono le seguenti:
1) Ho superato la soglia di rischio? (Ed io credo di si)
2) Qual è la probabilità che nei prossimi anni (molti immagino) potrei ammalarmi di una qualche malattia radioindotta?
3) Quanto tempo deve passare da una rx ad un'altra?
4) Se dovessi avere da voi una risposta positiva e preoccupante, ovvero che ho ampiamente superato una soglia di rischio e che esso è abbastanza preoccupante cosa mi consigliate di fare? Dovrò fare dei controlli in futuro per capire se mi ammalerò?
5) In termini di rischi cosa significa fare 2-3 rx l'anno?
6) Ci sono statistiche sull'esposizione della popolazione media a radiazioni a scopo sanitario?
7) I danni al dna provocati dalle rx possono essere riparati? O sono permanenti?
Grazie
Vi scrivo in merito alla questione delle radiazioni ionizzanti utilizzate in campo sanitario per capire qual è la mia soglia di rischio di ammalarmi di una qualche malattia radioindotta.
Sono una persona abbastanza curiosa, mi piace informarmi ed inoltre credo nella mia storia clinica di aver ampiamente superato una certa soglia per cosi dire "limite", di sicurezza, e credo di aver aumentato più o meno significativamente la mia possibilità di ammalarmi di una qualche malattia radioindotta, sempre chiarendo che parliamo nell'ordine delle probabilità e mai di certezze.
Solo quest'anno ho subito diverse radiografie e ne dovrò subire altre due.
Elenco di seguito le radiografie eseguite:
- rx addome per una costola infrazionata
- rx bacino in seguito ad un urto a cui è seguito un dolore mediamente intenso per alcuni giorni, motivo per cui mi reco in ps. Nessuna frattura né infrazione.
- rx Endorali (circa 6) per diverse cure dentali
- rx rachide cervicale in seguito ad incidente automobilistico da cui risulta una rettilineizzazione del rachide
Elenco delle radiografie ancora da eseguire:
- Dental Scan emiarcata sx per cisti
- Ortopanoramica
Inoltre per l'anno prossimo programmerò diversi impianti dentali che potrebbero comportare ulteriori raggi.
A tutta questa serie di raggi, secondo me già troppi, si sommano quelli degli anni passati, di alcuni anni fa o di quando ero bambino e adolescente. Sono davvero molti e non riuscirei facilmente a ricordarli tutti (rx colonna vertebrale da piccolo, rx rachide da piccolo, TAC encefalo, varie Rx endorali, rx addome).
Ritengo, come chiaramente si evince, di esser stato a volte abbastanza sfortunato altre volte eccessivamente scrupoloso e ipocondriaco, per queste ragioni ho accumulato un'infinità di radiografie.
Sono molto preoccupato né posso evitarne ulteriori soprattutto quelle dentali per quanto riguarda la mia difficile e precaria situazione dentale.
In sintesi le mie domande sono le seguenti:
1) Ho superato la soglia di rischio? (Ed io credo di si)
2) Qual è la probabilità che nei prossimi anni (molti immagino) potrei ammalarmi di una qualche malattia radioindotta?
3) Quanto tempo deve passare da una rx ad un'altra?
4) Se dovessi avere da voi una risposta positiva e preoccupante, ovvero che ho ampiamente superato una soglia di rischio e che esso è abbastanza preoccupante cosa mi consigliate di fare? Dovrò fare dei controlli in futuro per capire se mi ammalerò?
5) In termini di rischi cosa significa fare 2-3 rx l'anno?
6) Ci sono statistiche sull'esposizione della popolazione media a radiazioni a scopo sanitario?
7) I danni al dna provocati dalle rx possono essere riparati? O sono permanenti?
Grazie
[#1]
1) no
2) praticamente uguale a chi non ha mai effettuato radiografie
3) il tempo ottimale affinche il rapporto costi benefici sia positivo (e questo lo decide il medico)
4) seguire le indicazioni del suo medico curante
5) dipende dal tipo di radiografia. Talvolta è molto meno dannosa di un viaggio in aereo o di un soggiorno in una zona vulcanica.
6) si e sono poco significative
7) certo ed è dipendente dalla capacità dei nostri sistemi di difesa
2) praticamente uguale a chi non ha mai effettuato radiografie
3) il tempo ottimale affinche il rapporto costi benefici sia positivo (e questo lo decide il medico)
4) seguire le indicazioni del suo medico curante
5) dipende dal tipo di radiografia. Talvolta è molto meno dannosa di un viaggio in aereo o di un soggiorno in una zona vulcanica.
6) si e sono poco significative
7) certo ed è dipendente dalla capacità dei nostri sistemi di difesa
Prof. Paolo Campioni
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.3k visite dal 14/07/2018.
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