Tomoterapia encefalo

Salve.Scrivo per ricevere un parere in merito al trattamento a cui mia madre si stà sottoponendo consistente in dieci sedute di Tomoterapia all'encefalo per una metastasi da carcinoma al colon operato nell'aprile 2009 e seguito da 12 cicli di chemio secondo lo schema Folfox.La lesione è stata scoperta mediante Tac,Rmn e Pet,dopo che mia madre ha cominciato a mostrare difficoltà di parola e di memoria.Il medico radiologo che effettua il trattamento ha pianificato 10 sedute dopo la Tc di centraggio,spiegandoci che avrebbe provveduto ad un'irradiazione distribuita su tutto l'encefalo per scongiurare il pericolo di recidive ed una dose concentrata sulla metastasi.Adesso siamo a metà trattamento e noto che mia madre presenta di nuovo qualche difficoltà di linguaggio e lieve sonnolenza,nonostante l'infusione giornaliera di 250ml di mannitolo al 18% ed una fiala di Soldesam da 4mg.Inoltre lamenta una lieve alterazione dei sapori...il medico ci ha assicurato che a parte la perdita dei capelli non ci dovrebbero essere effetti pesanti permanenti grazie alla grande precisione dell'irradiazione,ma ciò non toglie che siamo un po' preoccupati!Infine vorrei chiedere ai medici che seguono questa board se è pensabile una remissione completa della metastasi grazie a questi raggi oppure se lo scopo del trattamento è più mirato ad una sua riduzione e stabilizzazione nel tempo.Ringrazio in anticipo per l'attenzione.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La risposta al trattamento non è prevedibile. dipende dalle dimensioni, dall'istologia, dalla sede e da altri fattori prognostici. Il trattamento sofisticato che le è stato effettuato è uno degli approcci più moderni e consente di ridurre il rischio di metastasi su tutto l'encefalo e tenere sottocontrollo le lesioni irradiate contestualmente a dosi maggiori nello stesso numero di sedute(tecnica di sovradossaggio integrato).
I sitnomi possono essere legati al residuo della lesione che effettua una pressione sui tessuti circostanti sani ma anche da altri fattori. Si rivolga a chi vi segue per studiare, anche con l'ausilio delle immagini il caso e decidere come impostare una terapia di supproto(cortisone e altri farmaci).

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
Sull'istologia della lesione non ho dettagli in quanto non è stato eseguito nessun prelievo di tessuto;il carcinoma "originario" al colon invece è stato classificato come T4N2M1-G2,in quanto è risultato invaso l'ovaio adeso al tratto di colon interessato,così come 10 dei 13 linfonodi repertati erano metastatici.Ci è stato spiegato che lo stadio era avanzato,ma che il Grading del tumore pari a 2 è un fattore prognostico "abbastanza" positivo rispetto ai valori più elevati.
Per quanto riguarda la tomoterapia siamo alle ultime due sedute, e posso dirle con certezza che vedo mia madre sicuramente migliorata rispetto ai giorni precedenti,ed il medico radiologo ci ha anticipato che il mannitolo si può sospendere dopo l'ultima seduta mentre il Soldesam và ancora iniettato per una settimana a giorni alterni (non può essere sospeso all'improvviso).Quel che le vorrei chiedere è la seguente cosa:è possibile che l'irradiazione distribuita su tutto l'encefalo oltre a "stanare" eventuali focolai invisibili possa servire anche ad abbattere la barriera ematoencefalica in vista della ripresa della chemio (già prospettataci dall'oncologa) per permettere quindi a quei farmaci di essere efficaci anche nel cervello?La ringrazio di nuovo per l'attenzione.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Su quanto mi dice relativamente alla "rottura della barriera Encefalica con RT a favore di farmaci" non ci sono evidenze scientifiche chiare. Sul fatto di sanare metastasi microscopiche invece ci sono conoscenze ampie.
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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,mia madre ha terminato le sedute di Tomoterapia la settimana scorsa,e ci è stata consegnata una cartella in cui è descritto il trattamento effettuato:la dose di radiazioni irrogata è stata pari a 30Gy su tutto l'encefalo e di 40Gy sulla lesione del polo frontale sx.Tale lesione alla Rmn risultava adesa alla dura,di forma sferoidale e con diametro max di 32mm.Per quanto riguarda la terapia di supporto le hanno prescritto una settimana di infusione di mannitolo dopo la fine della Tomo- e 4mg al dì di cortisone,dopodichè solo 2mg fino alla Rmn di valutazione da effettuarsi verso il 40esimo giorno dalla fine del trattamento tomoterapico.Vorrei un suo eventuale parere sulla situazione e se condivide l'iter che mia madre stà seguendo.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Condivido in pieno l'iter diagnostico-terapeutico impostato.

Cordialmente