Dolori sternali dopo psoriasi pustolosa, cosa fare?

Salve Gentilissimi Dottori,
Scrivo queste righe con la speranza di avere qualche consiglio/delucidazione su come affrontare la problematica oggetto di questo post.

In breve, a dicembre 2023, dopo diversi mesi in cui ho avuto una psoriasi alle mani, mi esplode un forma molto più pesante, definita dal dermatologo psoriasi pustolosa palmare.
Dopo una quindicina di giorni dall'esordio della suddetta psoriasi, incomincio ad avvertire dolori prima un sede clavicolare, bilateralmente, e dopo qualche giorno il dolore si concentra soprattutto un zona sternale, a volte sul centro destra e a volte sul centro sinistra, con migrazioni anche sulle spalle.
Dopo qualche giorno, dietro consiglio del mio medico curante faccio unal RX Torace e a seguire una TC toracica con mezzo di contrasto.
Entrambe negative.
La tac si è
resa necessaria, in quanto la radiografia, aveva evidenziato un'opacità ovalare da indagare, che poi si è rivelata essere l'arco aortico destroposto.

A seguire, visto il perdurare dei dolori sternali, ho fatto una prima visita reumatologica, dove viene rilevata, oltre alla forma pustolosa desquamante, sia in sede palmare che plantare, anche una onicopatia psoriasica nei piedi.
La diagnosi è quadro clinico sospetto per malattia psoriasica con interessamento articolare all'esordio.
Il dottore mi prescrive 15 GG di dicloreum 150 a rilascio modificato e pantoprazolo, e come esami mi prescrive la ricerca HLAB27 (esame negativo) e degli esami epatici.

Per circa 90 giorni sto piuttosto bene, non accusando altri sintomi.
Nell'ultima settimana mi sono ricomparsi i dolori, prima alle clavicole e poi si è localizzato soprattutto allo sterno.
Il reumatologo mi ha indicato una nuova terapia, 1 compressa di Arcoxia 90mg per una settimana.
Ma i risultati non sono proprio entusiasmanti, i dolori sono diminuiti, a volte scomparsi, ma c'è sempre qualche recrudescenza, e oggi che sono al quinto giorno di terapia, ho sofferto tutto il giorno.
La domanda che rivolgo a tutti gli specialisti, che vorranno darmi un consiglio, è cosa converrebbe fare adesso?
Io vorrei avere delle risposte, una diagnosi certa, sapere come affrontare la patologia di cui soffro e capire quali strumenti ci sono a disposizione.

Anche perché senza una diagnosi come si può arrivare ad una terapia efficace?
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 302 15
Gentile,

Il quadro clinico da lei descritto potrebbe effettivamente far pensare ad una artrite psoriasica, come giustamente il collega ha evidenziato.

Se un primo ciclo di terapia più conservativa con farmaci antinfiammatori non è sufficiente, se effettivamente si confermasse la presenza di artrite (per cui, visti i sintomi da lei riportati, potrebbe essere utile effettuare qualche approfondimento mirato a valutare la gabbia toracica, ad esempio una risonanza magnetica), allora vi sarebbe indicazione a passare ad una terapia più specifica mediante l’utilizzo di farmaci immunomodulanti. È indispensabile, però, che ne parli con il suo reumatologo, in modo tale da definire la strategia migliore.

Un caro saluto

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
Grazie per la risposta.
Farò senz'altro così. Avendo già fatto due visite, con due reumatologi diversi, una cosa però non mi è chiara. L'artrite psoriasica, per come mi ha riferito l'ultimo specialista da me incontrato, dovrebbe avere delle peculiarità piuttosto specifiche che nel mio caso, almeno in questo momento, non ci sono. Potrebbe essere qualcos'altro? Sindrome di Tietze o dello stretto toracico? Problemi posturali?
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Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 302 15
La presenza di algie alla gabbia toracica possono essere presenti in forme di artrite psoriasica (quando, ad esempio, vi è una artrite delle articolazioni dello sterno), ma può essere presente anche in forme non infiammatorie da lei citate.
Solo la visita di persona può però discernere questi dubbi.