Prostatite cronica e valutazione efficacia terapia
Buonasera.
Soggetto sportivo, assenti altre patologie, combatto da un paio d’anni, tra alti e bassi, contro una prostatite cronica di natura abatterica (urinocultura e spermiocultura negative / uroflussometria nella norma / PSA sempre nella norma), diagnosticatami da diversi specialisti urologi consultati. L’ultima ecografia ha inoltre evidenziato anche un lieve ristagno vescicale.
Nelle terapie precedenti avevo utilizzato principalmente Mictalase (15+15) e Xinprox (6 mesi): risultati discreti, poi nuovi problemi dopo circa 5-6 mesi.
Da circa 10 giorni ho iniziato cura con PROBIOPROST (6 settimane) + XATRAL 10 mg (6 mesi), ma non rilevo miglioramenti nella sintomatologia: fastidio/infiammazione nella zona vescicale-prostatica, aumento dello stimolo minzionale, con 1-2 risvegli notturni ed ipersensibilità della zona. Per alcuni versi lo stimolo minzionale sembrerebbe addirittura peggiorato.
Ho dubbi sulla efficacia della cura: normale che dopo 10 GG non ci siano stati miglioramenti, se non addirittura piccoli peggioramenti?
Xatral non dovrebbe cominciare ad agire in un tempo ridotto?
Quanto tempo occorre attendere perché si abbiano i primi effetti positivi?
Dopo quanto tempo invece, in assenza di risultati, la cura è da considerarsi inefficace?
Grazie in anticipo per ogni cortese risposta.
Soggetto sportivo, assenti altre patologie, combatto da un paio d’anni, tra alti e bassi, contro una prostatite cronica di natura abatterica (urinocultura e spermiocultura negative / uroflussometria nella norma / PSA sempre nella norma), diagnosticatami da diversi specialisti urologi consultati. L’ultima ecografia ha inoltre evidenziato anche un lieve ristagno vescicale.
Nelle terapie precedenti avevo utilizzato principalmente Mictalase (15+15) e Xinprox (6 mesi): risultati discreti, poi nuovi problemi dopo circa 5-6 mesi.
Da circa 10 giorni ho iniziato cura con PROBIOPROST (6 settimane) + XATRAL 10 mg (6 mesi), ma non rilevo miglioramenti nella sintomatologia: fastidio/infiammazione nella zona vescicale-prostatica, aumento dello stimolo minzionale, con 1-2 risvegli notturni ed ipersensibilità della zona. Per alcuni versi lo stimolo minzionale sembrerebbe addirittura peggiorato.
Ho dubbi sulla efficacia della cura: normale che dopo 10 GG non ci siano stati miglioramenti, se non addirittura piccoli peggioramenti?
Xatral non dovrebbe cominciare ad agire in un tempo ridotto?
Quanto tempo occorre attendere perché si abbiano i primi effetti positivi?
Dopo quanto tempo invece, in assenza di risultati, la cura è da considerarsi inefficace?
Grazie in anticipo per ogni cortese risposta.
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L'efficacia dell'alfuzosina si dimostra sull'ostruzione del collo vescicale, che nella prostatite è una manifestazione abbastanza marginale. Dall'integratore alimentare non ci si possono certo attendere grandi cose. In pratica, non ci stupisce che l'efficacia della attuale terapia tardi a farsi percepire. D'altronde, non essebdo disponibili terapia specifiche, come sempre si va per tentativi. Diremmo che se entro 2-3 settimane non si percepisce un miglioramento, sarà opportuno cercare altrove.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto per il pronto e chiaro riscontro dott. Piana.
In effetti nella sua risposta trovano conferma i dubbi che mi hanno spinto a porre il quesito. Ormai da molti mesi, come spiegavo, sono costretto alla ricerca del *tentativo buono, in balia di una sintomatologia rispetto alla quale percepisco spesso incertezza ed una certa approssimazione. Per chi è attento alla salute e si rivolge a specialisti qualificati, la buona sorte nella scelta, confesso, è un criterio piuttosto scoraggiante; mi auguro a questo punto di trovare presto la sintesi efficace.
Grazie ancora.
In effetti nella sua risposta trovano conferma i dubbi che mi hanno spinto a porre il quesito. Ormai da molti mesi, come spiegavo, sono costretto alla ricerca del *tentativo buono, in balia di una sintomatologia rispetto alla quale percepisco spesso incertezza ed una certa approssimazione. Per chi è attento alla salute e si rivolge a specialisti qualificati, la buona sorte nella scelta, confesso, è un criterio piuttosto scoraggiante; mi auguro a questo punto di trovare presto la sintesi efficace.
Grazie ancora.
[#3]
Purtroppo nella prostatite cronica incertezza ed approssimazione sono la realtà. L'urologo che avesse individuato la terapia sicuramente efficace sarebbe ora annoverato fra gli uomini più ricchi del mondo. Non ci pare che sia così. L'unica strada promettente è quella di affidarsi ad un Collega con il quale si riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 565 visite dal 09/08/2024.
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