Durata terapia antibiotica per prostatite batterica cronica
Gentili dottori,
Sono un uomo di 25 anni e da circa 9 mesi ho una prostatite caratterizzata da minzione frequente, senso di peso alla vescica, tenesmo rettale, sensazione di incompleto svuotamento.
Tutto è iniziato l'anno scorso, con 2 episodi di questo tipo, ma con sintomi più acuti (senza febbre), risolti con terapia antibiotica di 5 giorni (levofloxacina), uno a marzo e l'altro a ottobre 2023.
A dicembre ricompaiono i sintomi e noto anche una tensione perineale.
Il medico di base mi prescrive Monuril, ma l'effetto dura poco.
Vado allora da un urologo, portando esami del sangue (acido urico un po' alto), ecografie (tutto in regola), urinocolture (negative), ecc.
ma mi dice che devo solo stare attento alla dieta.
Inizio a soffrire di stitichezza, mi impegno ad assumere più fibre possibile, cambio dieta, vado da 2 proctologi ed entrambi diagnosticano emorroidi di II grado ma secondo loro niente di così grave.
Con le creme rettali non ottengo benefici, né con Daflon.
Vado da un altro urologo (a cui sarò sempre grato per l'attenzione e gentilezza) e mi spiega che non basta l'urinocoltura, serve la spermiocoltura.
Risulto positivo all'escherichia coli ("alcune colonie").
Secondo l'urologo, è la stitichezza la causa: per via linfatica i batteri avrebbero raggiunto la prostata data la stasi delle feci nell'ampolla rettale.
Mi dice anche che non può essere un falso positivo, perché tale batterio non si trova mai normalmente nelle zone prostatiche.
Diagnosi: prostatite batterica cronica.
Consiglia terapia con Ciproxin 750mg 2 al giorno, per 21 giorni.
A vostro parere, è sufficiente questa terapia di 21 giorni?
Perché leggevo che per le prostatiti croniche servirebbero dalle 4 alle 8 settimane.
Inoltre, sto forse sbagliando qualcosa in questo percorso di guarigione?
Grazie per l'attenzione.
Sono un uomo di 25 anni e da circa 9 mesi ho una prostatite caratterizzata da minzione frequente, senso di peso alla vescica, tenesmo rettale, sensazione di incompleto svuotamento.
Tutto è iniziato l'anno scorso, con 2 episodi di questo tipo, ma con sintomi più acuti (senza febbre), risolti con terapia antibiotica di 5 giorni (levofloxacina), uno a marzo e l'altro a ottobre 2023.
A dicembre ricompaiono i sintomi e noto anche una tensione perineale.
Il medico di base mi prescrive Monuril, ma l'effetto dura poco.
Vado allora da un urologo, portando esami del sangue (acido urico un po' alto), ecografie (tutto in regola), urinocolture (negative), ecc.
ma mi dice che devo solo stare attento alla dieta.
Inizio a soffrire di stitichezza, mi impegno ad assumere più fibre possibile, cambio dieta, vado da 2 proctologi ed entrambi diagnosticano emorroidi di II grado ma secondo loro niente di così grave.
Con le creme rettali non ottengo benefici, né con Daflon.
Vado da un altro urologo (a cui sarò sempre grato per l'attenzione e gentilezza) e mi spiega che non basta l'urinocoltura, serve la spermiocoltura.
Risulto positivo all'escherichia coli ("alcune colonie").
Secondo l'urologo, è la stitichezza la causa: per via linfatica i batteri avrebbero raggiunto la prostata data la stasi delle feci nell'ampolla rettale.
Mi dice anche che non può essere un falso positivo, perché tale batterio non si trova mai normalmente nelle zone prostatiche.
Diagnosi: prostatite batterica cronica.
Consiglia terapia con Ciproxin 750mg 2 al giorno, per 21 giorni.
A vostro parere, è sufficiente questa terapia di 21 giorni?
Perché leggevo che per le prostatiti croniche servirebbero dalle 4 alle 8 settimane.
Inoltre, sto forse sbagliando qualcosa in questo percorso di guarigione?
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Una terapia di 8 settimane con antibiotici chinolonici (ciprofloxacina ed altri) sarebbe probabilmente ad elevato rischio di comparsa dei seri effetti collaterali dovuti a questi farmaci, in particolare sui tendini e le articolazioni. E’ noto che noi si sia abbastanza scettici sull’utilità di queste terapie antibiotiche prolungate, ma alcuni nostri Colleghi sono di diverso avviso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottor Piana,
La ringrazio per la gentile risposta. Effettivamente non sono da sottovalutare gli effetti collaterali dell'antibiotico. Si può dire quindi che in linea generale dalla prostatite batterica cronica si può guarire seguendo terapie diverse e migliorando lo stile di vita? A volte è veramente facile perdere la speranza di guarire, mi creda.
Cordialmente
La ringrazio per la gentile risposta. Effettivamente non sono da sottovalutare gli effetti collaterali dell'antibiotico. Si può dire quindi che in linea generale dalla prostatite batterica cronica si può guarire seguendo terapie diverse e migliorando lo stile di vita? A volte è veramente facile perdere la speranza di guarire, mi creda.
Cordialmente
[#3]
Lo stile di vita è sempre essenziale. Gli antibiotici sono talora necessari, ma dal nostro punto di vista ci vuole molta oculatezza.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 486 visite dal 04/10/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emorroidi
Cosa sono le emorroidi? Sintomi, cause, cura, rimedi e prevenzione della malattia emorroidaria. Quando è necessario l'intervento chirurgico o in ambulatorio?