Operazione di circoncisione andata male

Salve, mi rivolgo a voi per avere un chiarimento e un consiglio. In data 28/02/2016, in seguito a una visita urologica mi è stata diagnosticata una "lieve fimosi" e ho deciso di operarmi. Nelle dimissione probabilmente c'è stata un pò troppa superficialità visto e considerato che il chirurgo che mi ha operato mi ha consigliato di non fare medicazioni ma solo di sciacquare con acqua e prescritto un antibiotico orale (ciproxin) con l'aggiunta di un antidolorifico, invitandomi a tornare da lì a 10 giorni per la visita di controllo. I quattro giorni successivi all'operazione sono stati l'inferno. Il lieve gonfiore andava via via ingrandendosi sempre di più, ma tranquillizzato dal chirurgo (che lo descrisse come un edema post operatorio, normale complicazione in operazioni come la mia) dopo due giorni al telefono, decisi di sopportare e andare avanti. Il quarto giorno la pelle esterna del pene si era gonfiata in modo abnorme risucchiando il glande, che non si vedeva più, e il dolore era talmente forte da impedirmi persino di portare lo slip. La sera del quarto giorno post-operatorio iniziai ad avere delle perdite di sangue misto a pus dall'interno del pene ed iniziò a salirmi la febbre. La mattina seguente i due chirurghi che mi avevano operato, spaventati, ritennero opportuno "una revisione in sala operatoria" della prima operazione (anche perchè inizialmente tentarono di far uscire fuori la materia accumulata con le mani, provocandomi un dolore che fatico ad esprimere con le parole) affermando che c'era un'infezione in atto.La seconda volta in sala operatoria mi hanno dato un potente sedativo e mi sono addormentato. Dopo l operazione mi sono risvegliato con una bella "cannuccia" di drenaggio infilata nella pelle esterna del pene (che era effettivamente più sgonfia). Da quel giorno è iniziato un calvario lunghissimo che continua ancora oggi. Quando le dimensioni del mio pene ritornarono normali mi rivolsi ad un urologo che mi spiegò che probabilmente i punti erano stati dati con una saturatrice e quindi erano stati tirati durante l'ingrossamento del pene dovuto all'infezione e che mi rimaneva una cicatrice aperta di tessuto "vivo". Questa tessuto è rimasto così per quasi due mesi nonostante abbia applicato di tutto rivolgendomi anche a più medici: gentalyn beta, mercurocromo..ecc e mi fu consigliato l'intervento di chirurgia plastica "per rimozione di cercine fibroso". Disperato, mi rivolsi ad un chirurgo della zona che ha cauterizzato la ferita utilizzando nitrato di argento sconsigliandomi l'intervento di chirurgia plastica. Per 10 giorni sono stato abbastanza bene, anche perchè il chirurgo mi ha spiegato che l'intervento è stato sbagliato e c'è una parte di tessuto che andrebbe tolto. Due giorni fa però è iniziata l'insorgenza attorno al glande di una bombatura circolare dalla consistenza simile a quella delle bolle d'acqua, che dovrebbero scomparire con il tempo. E' normale tutto ciò? Vorrei capire se è necessario operarmi di nuovo oppure no. Posso allegare delle foto valutative.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
si prenoti una visita alla università Federico II di Napoli, in urologia. Me li saluti, e si affidi a loro.