Le comorbidità nel paziente complesso: confronto ospedale-terriorio

Le malattie cardiovascolari e polmonari costituiscono la prima causa di mortalità nei paesi industrializzati e la gestione dell’elevato numero di pazienti affetti da tali patologie rappresenta oggi più che mai argomento di grande rilevanza, non soltanto epidemiologico, ma anche sociale ed economico.
Negli ultimi anni si è quindi registrata un’aumentata attenzione verso possibili nuovi e più adeguati modelli gestionali per questi pazienti, in particolare vi è una tormentata ricerca di una necessaria e proficua integrazione tra territorio ed ospedale.
Tale evoluzione, associata alla necessità assoluta di ottimizzare le risorse, ha portato all’ introduzione in alcune regioni ed aziende di nuovi modelli organizzativi, che hanno però evidenziato non poche criticità proprio con nelll’organizzazione ed interazione tra Ospedale, Ambulatori Specialistici e MMG.
L’allungamento della vita media legata alla crescita culturale e sociale degli ultimi 50 anni ed il miglioramento delle possibilità diagnostiche e terapeutiche in tutte le discipline, ha portato alla necessità di gestione di un malato complesso, spesso anziano, con maggiori problematiche e comorbilità rispetto al passato.
In questi “ nuovi “ pazienti, la cardiopatia ischemica cronica, la BPCO, le valvulopatie, la fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco, l’embolia polmonare e le neoplasie solide con tutte le loro complicazioni (embolia polmonare, insufficienza renale, trombosi), hanno una prevalenza molto alta e la loro coesistenza è condizione di peggioramento della prognosi ed aumento di rischio di morte.
Nuovi studi ed evidenze di efficacia terapeutica nella cardiopatia ischemica cronica, l'utilizzo in varie patologie degli anticoagulanti orali non antagonisti della vitamina K (NAO), le diverse soluzioni strategiche terapeutiche nella cura della BPCO e patologie correlate, stanno confermando i dati di efficacia e di tollerabilità evidenziati nei trials clinici.
L’obiettivo formativo di questo evento è di condividere evidenze cliniche e scientifiche che emergono dalla real life in riferimento al malato complesso, al fine di aggiornare i percorsi diagnostico-terapeutici alla luce delle raccomandazioni presenti nelle più recenti linee guida internazionali.
Il Convegno si propone quindi di discutere e tentare di affrontare, almeno in parte, alcuni dei problemi di più frequente riscontro nella pratica clinica, attraverso un dialogo diretto che possa favorire l'integrazione di ruoli e competenze, con l’obiettivo di un miglioramento concreto dello stato di salute dei nostri pazienti e della popolazione tutta.